Object of this paper is the analysis of the mens rea and homicide in English criminal law compared to the Italian criminal law. The maxim "actus non facit reum, nisi mens sit rea" is the starting point of this discussion, because it resumes the criminal liability's principles in English law. Particularly, after a brief definition of the actus reus, the issue of the subjective element will be explored, through the definition and evolution of the mens rea case law, its structure and the states of mind which compose the mens rea itself. Besides, the boundaries represented by the defences affecting the mens rea and causing the exclusion or reduction of liability of the actor will be defined. This analysis will be performed through a comparison with the subjective element of articles 42 and 43 of penal code and with the grounds for exclusion of criminal liability governed by articles 47, 48, 62 and 88 and following of penal code. Subsequently, the state of mind of recklessness, such as the acceptance of an unjustified and unreasonable risk by the actor will be defined. Particularly, the concepts of recklessness introduced by leading cases Cunningham, Caldwell and Lawrence and the following debate will be described until the case R. v. G & R in 2003, that restored the original concept of recklessness. Finally, the relationship between recklessness and the other states of mind will be analyzed, underlying its oscillation as an intermediate concept between dolo and colpa. In conclusion, homicide will be discussed, starting from a general overview, and then focusing on the crimes of murder and manslaughter. Particularly, each single crime will be analyzed, together with the common elements, such as the common conduct characterized by the killing of a person, and their differences regarding the mens rea required for the particular offenses. The degrading factors of the title of offense from murder to manslaughter and the relationship existing between the two different crimes will be described as well. The discussion will finish with a comparison between murder and manslaughter, and the cases of homicide in the Italian criminal law, such as omicidio doloso, preterintenzionale and colposo, specifically regulated by articles 575 and following of the penal code.
Oggetto della presente trattazione è l'analisi dell'elemento soggettivo del reato e dell'omicidio in chiave comparatistica tra il diritto penale inglese e italiano. Il brocardo ¿actus non facit reum, nisi mens sit rea¿ ne è il punto di partenza, poiché sintetizza i principi della responsabilità penale nell'ordinamento inglese. In particolare, dopo una breve definizione dell'elemento materiale del reato, viene approfondito il tema della colpevolezza, o elemento soggettivo, attraverso la definizione ed evoluzione giurisprudenziale del concetto, la sua struttura e i fatti psichici che compongono la mens rea stessa. Inoltre, vengono presi in considerazione i confini rappresentati dalle difese che incidono sulla mens rea e che causano l'esclusione o la riduzione della responsabilità in capo al soggetto agente. Tale analisi verrà svolta attraverso una comparazione con l'elemento soggettivo, di cui agli articoli 42 e 43 del nostro codice penale, e con le cause di esclusione della punibilità, disciplinate dagli articoli 47, 48, 62 e 88 e seguenti del nostro codice penale. In seguito, si prenderà in considerazione lo state of mind della recklessness, ovvero l'accettazione di un rischio ingiustificato e irragionevole da parte del soggetto agente. Si presterà particolare attenzione alle nozioni di recklessness introdotte dalla giurisprudenza con i casi Cunningham, Caldwell e Lawrence e il relativo dibattito che ne è seguito, fino al caso R. v. G & R del 2003 che ha ripristinato la concezione originaria della recklessness. In ultimo, verrà analizzato il rapporto della recklessness stessa con gli altri states of mind e la sua oscillazione quale forma intermedia tra dolo e colpa. Un ultimo sguardo verrà dato all'omicidio partendo da un'analisi generale e panoramica del concetto, per poi concentrare l'attenzione sui reati di murder e manslaughter. In particolare, si analizzeranno i singoli reati, per poi passare agli elementi comuni, ovvero la condotta comune caratterizzata dall'uccisione di una persona, e alle relative differenze concernenti proprio l'elemento soggettivo richiesto per il particolare reato posto in essere. Verranno poi analizzati i fattori che degradano il titolo di reato da omicidio a omicidio colposo e il rapporto che sussiste tra i due differenti reati. Tale trattazione si concluderà con una comparazione tra i reati di murder e manslaughter e le ipotesi di omicidio previste dal diritto penale italiano, ovvero i reati di omicidio doloso, preterintenzionale e colposo espressamente disciplinate dagli articoli 575 e seguenti del codice penale.
L'elemento soggettivo del reato nel sistema penale U.K., con particolare riferimento all'omicidio
ROSSO, CRISTINA
2013/2014
Abstract
Oggetto della presente trattazione è l'analisi dell'elemento soggettivo del reato e dell'omicidio in chiave comparatistica tra il diritto penale inglese e italiano. Il brocardo ¿actus non facit reum, nisi mens sit rea¿ ne è il punto di partenza, poiché sintetizza i principi della responsabilità penale nell'ordinamento inglese. In particolare, dopo una breve definizione dell'elemento materiale del reato, viene approfondito il tema della colpevolezza, o elemento soggettivo, attraverso la definizione ed evoluzione giurisprudenziale del concetto, la sua struttura e i fatti psichici che compongono la mens rea stessa. Inoltre, vengono presi in considerazione i confini rappresentati dalle difese che incidono sulla mens rea e che causano l'esclusione o la riduzione della responsabilità in capo al soggetto agente. Tale analisi verrà svolta attraverso una comparazione con l'elemento soggettivo, di cui agli articoli 42 e 43 del nostro codice penale, e con le cause di esclusione della punibilità, disciplinate dagli articoli 47, 48, 62 e 88 e seguenti del nostro codice penale. In seguito, si prenderà in considerazione lo state of mind della recklessness, ovvero l'accettazione di un rischio ingiustificato e irragionevole da parte del soggetto agente. Si presterà particolare attenzione alle nozioni di recklessness introdotte dalla giurisprudenza con i casi Cunningham, Caldwell e Lawrence e il relativo dibattito che ne è seguito, fino al caso R. v. G & R del 2003 che ha ripristinato la concezione originaria della recklessness. In ultimo, verrà analizzato il rapporto della recklessness stessa con gli altri states of mind e la sua oscillazione quale forma intermedia tra dolo e colpa. Un ultimo sguardo verrà dato all'omicidio partendo da un'analisi generale e panoramica del concetto, per poi concentrare l'attenzione sui reati di murder e manslaughter. In particolare, si analizzeranno i singoli reati, per poi passare agli elementi comuni, ovvero la condotta comune caratterizzata dall'uccisione di una persona, e alle relative differenze concernenti proprio l'elemento soggettivo richiesto per il particolare reato posto in essere. Verranno poi analizzati i fattori che degradano il titolo di reato da omicidio a omicidio colposo e il rapporto che sussiste tra i due differenti reati. Tale trattazione si concluderà con una comparazione tra i reati di murder e manslaughter e le ipotesi di omicidio previste dal diritto penale italiano, ovvero i reati di omicidio doloso, preterintenzionale e colposo espressamente disciplinate dagli articoli 575 e seguenti del codice penale.File | Dimensione | Formato | |
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