La corporeità e il movimento hanno un valore fondamentale nello sviluppo globale del bambino in quanto il corpo è il primo mezzo attraverso cui esplora la realtà e ne costruisce i significati. Dall'osservazione dell'ambiente scolastico, centrale nella vita del bambino, emerge però una forte tendenza ad ostacolare il diritto naturale al movimento e ciò si verifica già nella scuola dell'infanzia. È ormai appurato che modalità di apprendimento in cui il bambino è costretto a un ruolo passivo sono del tutto inefficaci, incentivano un apprendimento di superficie e, nei peggiori dei casi, possono diventare una vera e propria barriera per l'apprendimento. È ancora diffusa la concezione erronea di corpo come separato dalla mente, e quest'ultima è la dimensione privilegiata nel percorso di apprendimento. Il percorso di ricerca mira a indagare quali sono le peculiarità alla base delle metodologie innovative dell'Educazione Motoria che si fondano sulla relazione tra corpo e mente, includendo allo stesso tempo la sfera affettiva; una sorta di immersione in quella che viene definita “Pedagogia del corpo”. Il campo di ricerca è delimitato alla scuola dell'infanzia e dunque ai bambini della fascia di età 3-5 anni. In questa prospettiva assume un ruolo fondamentale il gioco motorio che diventa un mezzo per lo sviluppo globale del bambino. L'attività motoria diventa così occasione per apprendere il movimento e, contemporaneamente, per apprendere attraverso il movimento e educare al movimento. Le metodologie innovative consentono al corpo di riappropriarsi di quel primato di “mezzo naturale di apprendimento” preservando quel diritto naturale e poi giuridico, che appartiene a ogni bambino e bambina, di muoversi e giocare ed esplorare il mondo che li circonda. Il titolo del lavoro di ricerca “Corpo, Mente e Cuore sull'onda dell'apprendimento: l'attività ludico-motoria nella Scuola dell'Infanzia per lo sviluppo globale del bambino e il suo benessere” riporta alla visione appena delineata per cui la sfera motoria (corpo), la sfera cognitiva (mente) e la sfera affettiva (cuore come metafora dell'emotività e delle relazioni) sono interconnesse tra loro in una visione globale di sviluppo della persona e conduce all'immagine di una “Didattica in movimento”, una didattica innovativa nella quale l'attività ludico-motoria diventa veicolo di apprendimenti significativi e al cui centro si pone il “bambino in movimento”, un esploratore sulle onde dell'apprendimento (le onde del mare rievocano l'idea del movimento). Allo stesso tempo, l'attività ludico-motoria si configura come viatico per educare a uno stile di vita attivo e sano favorendo il benessere psico-fisico e sociale della persona.

Corpo, Mente e Cuore sull'onda dell'apprendimento: l'attività ludico-motoria nella Scuola dell'Infanzia per lo sviluppo globale del bambino e il suo benessere

BADAMI, ELEONORA
2019/2020

Abstract

La corporeità e il movimento hanno un valore fondamentale nello sviluppo globale del bambino in quanto il corpo è il primo mezzo attraverso cui esplora la realtà e ne costruisce i significati. Dall'osservazione dell'ambiente scolastico, centrale nella vita del bambino, emerge però una forte tendenza ad ostacolare il diritto naturale al movimento e ciò si verifica già nella scuola dell'infanzia. È ormai appurato che modalità di apprendimento in cui il bambino è costretto a un ruolo passivo sono del tutto inefficaci, incentivano un apprendimento di superficie e, nei peggiori dei casi, possono diventare una vera e propria barriera per l'apprendimento. È ancora diffusa la concezione erronea di corpo come separato dalla mente, e quest'ultima è la dimensione privilegiata nel percorso di apprendimento. Il percorso di ricerca mira a indagare quali sono le peculiarità alla base delle metodologie innovative dell'Educazione Motoria che si fondano sulla relazione tra corpo e mente, includendo allo stesso tempo la sfera affettiva; una sorta di immersione in quella che viene definita “Pedagogia del corpo”. Il campo di ricerca è delimitato alla scuola dell'infanzia e dunque ai bambini della fascia di età 3-5 anni. In questa prospettiva assume un ruolo fondamentale il gioco motorio che diventa un mezzo per lo sviluppo globale del bambino. L'attività motoria diventa così occasione per apprendere il movimento e, contemporaneamente, per apprendere attraverso il movimento e educare al movimento. Le metodologie innovative consentono al corpo di riappropriarsi di quel primato di “mezzo naturale di apprendimento” preservando quel diritto naturale e poi giuridico, che appartiene a ogni bambino e bambina, di muoversi e giocare ed esplorare il mondo che li circonda. Il titolo del lavoro di ricerca “Corpo, Mente e Cuore sull'onda dell'apprendimento: l'attività ludico-motoria nella Scuola dell'Infanzia per lo sviluppo globale del bambino e il suo benessere” riporta alla visione appena delineata per cui la sfera motoria (corpo), la sfera cognitiva (mente) e la sfera affettiva (cuore come metafora dell'emotività e delle relazioni) sono interconnesse tra loro in una visione globale di sviluppo della persona e conduce all'immagine di una “Didattica in movimento”, una didattica innovativa nella quale l'attività ludico-motoria diventa veicolo di apprendimenti significativi e al cui centro si pone il “bambino in movimento”, un esploratore sulle onde dell'apprendimento (le onde del mare rievocano l'idea del movimento). Allo stesso tempo, l'attività ludico-motoria si configura come viatico per educare a uno stile di vita attivo e sano favorendo il benessere psico-fisico e sociale della persona.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/73710