BACKGROUND The diagnosis of vertigo syndromes makes use of innovative tests, which in recent decades have revolutionized the clinical approach: in particular, the video Head Impulse Test (vHIT) and functional Head Impulse Test (fHIT), which investigate the functionality of the semicircular channels and can detect the signs of a cognitive decline still subclinical in geriatric age; from 69 years the accuracy of the test is significantly affected; statistics will show that, especially in male patients, the performance suffers from the physiological intellectual involution. The clinical rationale is the prevention of falls. OBJECTIVES To analyze the variability, in involutional age versus adulthood, of the impulsive video versus functional approach, which requires different patient participation in investigating the integrity of the vestibular labyrinth. PATIENTS AND METHODS Seventy-four subjects aged 60-88 years, referred to the Otoneurology outpatient clinic of the University of Turin between April 2019 and November 2020 for vertiginous symptoms or summoned ad hoc, were examined; to exclude a selection bias, we preliminarily performed: the Tinetti test, DHI, otoscopy, liminal tonal audiometry, and bedside examination; subsequently, the cohort under study was subjected to vHIT and fHIT. RESULTS After finding outcomes in the normal range on preliminary examinations, we showed a statistically significant decrease in functional capacity (fHIT) in male subjects older than 69 years compared with those under 69. Statistical concordance between vHIT and fHIT was then analyzed and found to be valid up to the age of 68 years for both sexes; for completeness, we also tested for discordance between the two impulse tests in males and females subjects from the age of 69 years. CONCLUSIONS The comparison between the video (vHIT) and functional (fHIT) Head Impulse Test found the presence of a progressive deficit of functional capacity starting from the age of 69 years, especially in male subjects, inferable since the fHIT requires the active participation of the subject; it follows that the two major limitations of this test are the unreliability in old age or case of cognitive pathologies and the possibility of simulation. From the comparison between impulse tests and conventional vestibular examinations (thermal and rotoacceleratory tests, evoked potentials, bedside examination) a substantial affinity emerged, which suggests a further validation of the new vHIT and fHIT tests and allows the specialist an accurate clinical evaluation of the vestibular system in different functional moments. The correlate, of significant and current socio-economic interest, is the prevention of falls, which heavily affect both the overall survival of the patient and the use of health and social care services. The assessment of balance and the probability of falling is an increasingly topical issue due to the aging of the population and the increase in average age, and primary prevention interventions a constantly expanding field of research. Scientific research is aimed at improving the Quality of Life and preventing fractures and disabilities, in a perspective that looks on the one hand to the strengthening of the autonomy of the elderly and, on the other hand, to a technologically advanced care network widely available to all social classes.
BACKGROUND La diagnostica delle sindromi vertiginose si avvale di esami innovativi, che negli ultimi decenni hanno rivoluzionato l’approccio clinico: in particolare i test impulsivi video Head Impulse Test (vHIT) e functional Head Impulse Test (fHIT), che indagano la funzionalità dei canali semicircolari e sono in grado di rilevare i segni di un declino cognitivo ancora subclinico in età geriatrica; a partire dai 69 anni, infatti, l’accuratezza del test risulta significativamente inficiata; le statistiche dimostreranno che, soprattutto nei pazienti di sesso maschile, la prestazione risente della fisiologica involuzione intelllettiva. Il razionale clinico è la prevenzione delle cadute. OBIETTIVI Analizzare la variabilità, in età involutiva rispetto all’età adulta, dell’approccio impulsivo video versus funzionale, i quali richiedono una diversa partecipazione del paziente nell’indagare l’integrità del labirinto vestibolare. PAZIENTI E METODI Sono stati esaminati 74 soggetti di età compresa tra 60 e 88 anni, afferiti all’ambulatorio di Otoneurologia dell’Università degli Studi di Torino tra l’aprile 2019 ed il novembre 2020 per sintomi vertiginosi o convocati ad hoc; per escludere un bias di selezione abbiamo eseguito in via preliminare: il test di Tinetti, il DHI, l’otoscopia, l’audiometria tonale liminare e la bedside examination; in seguito, la coorte in studio è stata sottoposta al vHIT e fHIT. RISULTATI Dopo aver riscontrato esiti in range di normalità agli esami preliminari, abbiamo evidenziato un decremento statisticamente significativo della capacità funzionale (fHIT) in soggetti maschi di età superiore a 69 anni rispetto agli under 69. È poi stata analizzata la concordanza statistica tra vHIT e fHIT, che è risultata valida fino all’età di 68 anni, per entrambi i sessi; per completezza, si è verificata inoltre la discordanza tra i due test impulsivi nei soggetti di sesso maschile e femminile a partire dai 69 anni d’età. CONCLUSIONI Il confronto tra l’Head Impulse Test video (vHIT) e funzionale (fHIT) ha riscontrato la presenza di un progressivo deficit della capacità funzionale a partire dall’età di 69 anni, specialmente nei soggetti maschi, desumibile per il fatto che il fHIT richieda la partecipazione attiva del soggetto; ne deriva che i due limiti maggiori di tale esame sono l’inattendibilità in età senile o in caso di patologie cognitive e la possibilità di simulazione. Dal confronto tra test impulsivi ed esami vestibolari convenzionali (prove termiche e rotoacceleratorie, potenziali evocati, bedside examination) è poi emersa una sostanziale affinità, che suggerisce un’ulteriore validazione dei nuovi test vHIT e fHIT e permette allo specialista un’accurata valutazione clinica del sistema vestibolare in diversi momenti funzionali. Il correlato, di significativo ed attuale interesse socio-economico, è la prevenzione delle cadute, che influiscono pesantemente sia sulla sopravvivenza globale del paziente, sia sull’impiego dei servizi sanitari e socio assistenziali. La valutazione dell’equilibrio e della probabilità di cadere costituisce infatti un tema sempre più attuale a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento dell’età media, e gli interventi di prevenzione primaria un campo di ricerca in costante espansione. La ricerca scientifica è volta a migliorare la QoL e prevenire fratture e disabilità, per rafforzare l’autonomia dell’anziano e garantire una rete assistenziale avanzata per tutte le classi sociali
Modificazioni del test funzionale impulsivo nell'età involutiva
SERRA, ILARIA
2019/2020
Abstract
BACKGROUND La diagnostica delle sindromi vertiginose si avvale di esami innovativi, che negli ultimi decenni hanno rivoluzionato l’approccio clinico: in particolare i test impulsivi video Head Impulse Test (vHIT) e functional Head Impulse Test (fHIT), che indagano la funzionalità dei canali semicircolari e sono in grado di rilevare i segni di un declino cognitivo ancora subclinico in età geriatrica; a partire dai 69 anni, infatti, l’accuratezza del test risulta significativamente inficiata; le statistiche dimostreranno che, soprattutto nei pazienti di sesso maschile, la prestazione risente della fisiologica involuzione intelllettiva. Il razionale clinico è la prevenzione delle cadute. OBIETTIVI Analizzare la variabilità, in età involutiva rispetto all’età adulta, dell’approccio impulsivo video versus funzionale, i quali richiedono una diversa partecipazione del paziente nell’indagare l’integrità del labirinto vestibolare. PAZIENTI E METODI Sono stati esaminati 74 soggetti di età compresa tra 60 e 88 anni, afferiti all’ambulatorio di Otoneurologia dell’Università degli Studi di Torino tra l’aprile 2019 ed il novembre 2020 per sintomi vertiginosi o convocati ad hoc; per escludere un bias di selezione abbiamo eseguito in via preliminare: il test di Tinetti, il DHI, l’otoscopia, l’audiometria tonale liminare e la bedside examination; in seguito, la coorte in studio è stata sottoposta al vHIT e fHIT. RISULTATI Dopo aver riscontrato esiti in range di normalità agli esami preliminari, abbiamo evidenziato un decremento statisticamente significativo della capacità funzionale (fHIT) in soggetti maschi di età superiore a 69 anni rispetto agli under 69. È poi stata analizzata la concordanza statistica tra vHIT e fHIT, che è risultata valida fino all’età di 68 anni, per entrambi i sessi; per completezza, si è verificata inoltre la discordanza tra i due test impulsivi nei soggetti di sesso maschile e femminile a partire dai 69 anni d’età. CONCLUSIONI Il confronto tra l’Head Impulse Test video (vHIT) e funzionale (fHIT) ha riscontrato la presenza di un progressivo deficit della capacità funzionale a partire dall’età di 69 anni, specialmente nei soggetti maschi, desumibile per il fatto che il fHIT richieda la partecipazione attiva del soggetto; ne deriva che i due limiti maggiori di tale esame sono l’inattendibilità in età senile o in caso di patologie cognitive e la possibilità di simulazione. Dal confronto tra test impulsivi ed esami vestibolari convenzionali (prove termiche e rotoacceleratorie, potenziali evocati, bedside examination) è poi emersa una sostanziale affinità, che suggerisce un’ulteriore validazione dei nuovi test vHIT e fHIT e permette allo specialista un’accurata valutazione clinica del sistema vestibolare in diversi momenti funzionali. Il correlato, di significativo ed attuale interesse socio-economico, è la prevenzione delle cadute, che influiscono pesantemente sia sulla sopravvivenza globale del paziente, sia sull’impiego dei servizi sanitari e socio assistenziali. La valutazione dell’equilibrio e della probabilità di cadere costituisce infatti un tema sempre più attuale a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento dell’età media, e gli interventi di prevenzione primaria un campo di ricerca in costante espansione. La ricerca scientifica è volta a migliorare la QoL e prevenire fratture e disabilità, per rafforzare l’autonomia dell’anziano e garantire una rete assistenziale avanzata per tutte le classi sociali| File | Dimensione | Formato | |
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