The restoration of the polychrome wooden crucifix from the Saint Michel chapel in Saint-Rhémy-en-Bosses. The recovery of previous polychromies. The following thesis has as its object the restoration of a polychrome wooden crucifix probably dating back to the sixteenth century, from the Saint Michel chapel in the Artanavaz hamlet, in Saint-Rhémy-en-Bosses (province of Aosta). The results obtained stem from the synergy of three key areas in an inter-disciplinary methodological approach towards the artwork: History and History of Art, Science, Restoration. The study, research and analysis of the object's conservation history, the materials it is made of and the techniques that were adopted, with the support of an in-depth and focused diagnostic campaign, were preparatory to the direct intervention on the artwork, guiding the choices at every stage of the process and validating the final results. Therefore, in order to place the Saint Rhémy Crucifix within the proper historical and artistic context and retrace the history of its conservation, an accurate bibliographical and archival survey was carried out at the Archivio Storico Regionale in Aosta and the local parish archive in Saint Rhémy. During the restoration of the object, the first issue was the stabilisation of the paint layers affected by cracking, detachment and severe lifting problems. This led to the study of environmental conditions undergone by the object during its conservation, to identify the causes of the phenomena. Subsequently, the decision of bringing the Crucifix's vivid previous polychromies back to light through the removal of the last layer of repainting was an opportunity for in-depth analysis of the executive techniques that were used and of the materials which make up the object. This decision also led to the theoretical and methodological reflection that resulted in a strictly conservative approach, coherently with the principle of minimum intervention. Finally, the necessity of intervening with consolidation work on a portion of the wooden support that was carbonized by candle flames led to the research of the most suitable products, solvents, concentrations and application modalities, through the execution of tests on specifically prepared samples.
Il restauro del Crocefisso ligneo policromo proveniente dalla cappella di Saint Michel a Saint-Rhémy-en-Bosses. Il recupero delle policromie antecedenti. La seguente tesi di laurea ha come oggetto il restauro del Crocefisso ligneo policromo verosimilmente databile al XVI secolo e proveniente dalla cappella di Saint Michel in frazione Artanavaz, nel comune di Saint-Rhémy-en-Bosses (provincia di Aosta). I risultati conseguiti sono l'esito della sinergia di tre ambiti fondamentali per un approccio metodologico interdisciplinare sull'opera d'arte: la Storia e la Storia dell'Arte, la Scienza, il Restauro. Lo studio, la ricerca e l'analisi della storia conservativa, dei materiali costitutivi e della tecnica esecutiva, con il supporto di una campagna diagnostica approfondita e mirata, sono stati propedeutici all'intervento diretto sull'opera, guidandone le scelte in ogni fase e convalidandone i risultati finali. Inizialmente è stata, dunque, condotta un'accurata indagine bibliografica e d'archivio presso l'Archivio Storico Regionale di Aosta e l'Archivio parrocchiale di Saint-Rhémy al fine di inserire il Crocefisso di Saint Rhémy all'interno del corretto contesto storico-artistico e ricostruirne le vicende conservative. Affrontando l'intervento di restauro la prima problematica presentatasi è stata la messa in sicurezza degli strati pittorici interessati da fenomeni di crettatura, distacco e sollevamento di grave entità, problematica che ha condotto ad uno studio delle condizioni ambientali verificatesi nel corso della sua storia conservativa per individuarne la genesi. Successivamente, la scelta di riportare alla luce le vivaci policromie antecedenti attraverso la rimozione dell'ultimo strato di ridipintura, è stata l'occasione per un'analisi approfondita della tecnica esecutiva e dei materiali costitutivi. Ne è, inoltre, scaturita la riflessione teorico-metodologica che ha condotto ad un successivo approccio strettamente conservativo, coerentemente al principio di minimo intervento. Infine, la necessità di intervenire su di una porzione di supporto ligneo carbonizzato dalla fiamma di candele con un'operazione di consolidamento, ha portato alla ricerca dei prodotti, dei solventi, delle concentrazioni e delle modalità di applicazione più adatti, attraverso l'esecuzione di test su campioni appositamente preparati.
Il restauro del Crocefisso ligneo policromo proveniente dalla cappella di Saint Michel a Saint-Rhémy-en-Bosses. Il recupero delle policromie antecedenti.
DE MARCHI, MARTA
2015/2016
Abstract
Il restauro del Crocefisso ligneo policromo proveniente dalla cappella di Saint Michel a Saint-Rhémy-en-Bosses. Il recupero delle policromie antecedenti. La seguente tesi di laurea ha come oggetto il restauro del Crocefisso ligneo policromo verosimilmente databile al XVI secolo e proveniente dalla cappella di Saint Michel in frazione Artanavaz, nel comune di Saint-Rhémy-en-Bosses (provincia di Aosta). I risultati conseguiti sono l'esito della sinergia di tre ambiti fondamentali per un approccio metodologico interdisciplinare sull'opera d'arte: la Storia e la Storia dell'Arte, la Scienza, il Restauro. Lo studio, la ricerca e l'analisi della storia conservativa, dei materiali costitutivi e della tecnica esecutiva, con il supporto di una campagna diagnostica approfondita e mirata, sono stati propedeutici all'intervento diretto sull'opera, guidandone le scelte in ogni fase e convalidandone i risultati finali. Inizialmente è stata, dunque, condotta un'accurata indagine bibliografica e d'archivio presso l'Archivio Storico Regionale di Aosta e l'Archivio parrocchiale di Saint-Rhémy al fine di inserire il Crocefisso di Saint Rhémy all'interno del corretto contesto storico-artistico e ricostruirne le vicende conservative. Affrontando l'intervento di restauro la prima problematica presentatasi è stata la messa in sicurezza degli strati pittorici interessati da fenomeni di crettatura, distacco e sollevamento di grave entità, problematica che ha condotto ad uno studio delle condizioni ambientali verificatesi nel corso della sua storia conservativa per individuarne la genesi. Successivamente, la scelta di riportare alla luce le vivaci policromie antecedenti attraverso la rimozione dell'ultimo strato di ridipintura, è stata l'occasione per un'analisi approfondita della tecnica esecutiva e dei materiali costitutivi. Ne è, inoltre, scaturita la riflessione teorico-metodologica che ha condotto ad un successivo approccio strettamente conservativo, coerentemente al principio di minimo intervento. Infine, la necessità di intervenire su di una porzione di supporto ligneo carbonizzato dalla fiamma di candele con un'operazione di consolidamento, ha portato alla ricerca dei prodotti, dei solventi, delle concentrazioni e delle modalità di applicazione più adatti, attraverso l'esecuzione di test su campioni appositamente preparati.File | Dimensione | Formato | |
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