L'efedrina è un alcaloide estratto dall'Ephedra sinica (o Ma Huang), pianta appartenente agli arbusti delle Efedracee, caratteristica del nord della Cina. La tesi ha lo scopo di evidenziare come l'efedrina possieda contemporaneamente un carattere benefico, quando impiegata a scopi terapeutici (usi leciti) e rappresenti una minaccia per la salute, quando utilizzata come sostanza dopante (usi illeciti). Per quanto riguarda l'uso illecito, si sottolinea che lo scopo di migliorare le proprie prestazioni atletiche non è retaggio esclusivo degli atleti professionisti, ma riguarda tutti coloro che, desiderando superare i limiti loro imposti dalla natura, sono disposti a rischiare oltre ai danni fisici, anche le sanzioni previste da leggi internazionali. L'effetto dopante viene riscontrato quando la concentrazione di efedrina nell'urina supera il valore di 25 mcg/mL.In entrambi i casi l' impiego dipende dalle sue proprietà di agente simpaticomimetico dotato di attività agonista diretta ed indiretta nei confronti di recettori α- e β-adrenergici e stimolante del SNC. Nella medicina occidentale è usata come antiasmatico, come decongestionante nasale, come antinfiammatorio ed è dotata di attività antibatterica in vitro. Nella medicina tradizionale cinese è usata per preparare infusi e decotti, allo scopo di alleviare la tosse con sibilo, gli attacchi d'asma e, poiché aumenta la sudorazione, come antipiretico. In conclusione, l'impiego dell'efedrina va strettamente controllato poiché l'origine naturale della sostanza non ne garantisce l'innocuità. Allo scopo è auspicabile che vi sia da parte degli organi competenti una migliore informazione sugli effetti dannosi che l'efedrina può provocare.
Efedrina: dalle medicine tradizionali al doping
BERTUCCELLI, FRANCESCA
2011/2012
Abstract
L'efedrina è un alcaloide estratto dall'Ephedra sinica (o Ma Huang), pianta appartenente agli arbusti delle Efedracee, caratteristica del nord della Cina. La tesi ha lo scopo di evidenziare come l'efedrina possieda contemporaneamente un carattere benefico, quando impiegata a scopi terapeutici (usi leciti) e rappresenti una minaccia per la salute, quando utilizzata come sostanza dopante (usi illeciti). Per quanto riguarda l'uso illecito, si sottolinea che lo scopo di migliorare le proprie prestazioni atletiche non è retaggio esclusivo degli atleti professionisti, ma riguarda tutti coloro che, desiderando superare i limiti loro imposti dalla natura, sono disposti a rischiare oltre ai danni fisici, anche le sanzioni previste da leggi internazionali. L'effetto dopante viene riscontrato quando la concentrazione di efedrina nell'urina supera il valore di 25 mcg/mL.In entrambi i casi l' impiego dipende dalle sue proprietà di agente simpaticomimetico dotato di attività agonista diretta ed indiretta nei confronti di recettori α- e β-adrenergici e stimolante del SNC. Nella medicina occidentale è usata come antiasmatico, come decongestionante nasale, come antinfiammatorio ed è dotata di attività antibatterica in vitro. Nella medicina tradizionale cinese è usata per preparare infusi e decotti, allo scopo di alleviare la tosse con sibilo, gli attacchi d'asma e, poiché aumenta la sudorazione, come antipiretico. In conclusione, l'impiego dell'efedrina va strettamente controllato poiché l'origine naturale della sostanza non ne garantisce l'innocuità. Allo scopo è auspicabile che vi sia da parte degli organi competenti una migliore informazione sugli effetti dannosi che l'efedrina può provocare.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/73541