Secondo le ultime stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo ci sono 39 milioni di ciechi e 246 milioni di ipovedenti. La cataratta è la causa di quasi la metà di tutte le cecità in particolar modo nei paesi in via di sviluppo, dove vive il 90% delle persone ipovedenti. Essere cieco in un paese povero del mondo significa essere condannato all'emarginazione, alla povertà ed alla morte. A causa dell'aumento dell'aspettativa di vita, il problema della cecità da cataratta assumerà proporzioni sempre più grandi. Al momento, non c'è un metodo per prevenire la comparsa della malattia. Nelle aree più sviluppate, chi è reso cieco da cataratta può riacquistare la vista con un intervento chirurgico; al contrario, nelle zone più povere del mondo si è verificato, nel corso degli anni, un accumulo di persone cieche da cataratta con necessità di intervento. La cataratta è definita come una progressiva opacizzazione o perdita di trasparenza del cristallino. Il tipo di cataratta che rappresenta un problema di salute pubblica è l'opacizzazione del cristallino associato all'età che compromette la vista a tal punto che le attività quotidiane sono severamente limitate. I fattori di rischio sono raggruppati in fattori demografici, fattori medici associati al disturbo:farmaci (corticosteroidi), patologie (diabete), fattori ambientali (esposizione ai raggi UVB). La gestione del ripristino della vista da cecità da cataratta comprende l'individuazione del caso e segnalazione, la prestazione chirurgica ed assistenza post-operatoria, controlli oftalmici e educazione del paziente. L'accesso a tali servizi è parecchio difficile nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo; lo scopo sarebbe portare la chirurgia della cataratta a livello dell'assistenza sanitaria di base. Una buona gestione del problema si avvale del lavoro di volontari della salute pubblica, scelti tra la popolazione locale; a loro spetta non solo l'identificazione dei casi, la sensibilizzazione al problema e l'invito ad affidarsi ai servizi di cura, ma anche la gestione del trasferimento dei pazienti in quanto la maggior parte di loro proviene da zone remote. La tecnica chirurgica attualmente in uso nei paesi meno agiati è l'estrazione extracapsulare che prevede l'asportazione della cataratta per intero tramite un'incisione di 15mm; essa richiede una buona manualità e strumenti poco costosi. Nei paesi industrializzati tale tecnica è stata da tempo sostituita dalla facoemulsificazione (FACO) che prevede la frantumazione e l'aspirazione della cataratta tramite una sonda particolare ad ultrasuoni, introdotta attraverso una piccola incisione della parete oculare. Nei paesi in via di sviluppo, al fine di garantire un servizio sanitario efficiente, è vitale un'attiva collaborazione con la comunità locale e la cooperazione con le organizzazioni non governative (ONG). Quest'ultime, sia nazionali sia internazionali, provvedono un supporto finanziario e tecnico ai programmi di intervento di cataratta. La Onlus Dott. Chiono utilizza una strategia che prende il nome di IAT (Identification, Assessment, Transfer) e costituisce la pietra miliare del Cataract Case Finding Programme. Programmi così strutturati possono portare alla realizzazione di oltre 4000 interventi di cataratta in un anno con un medico coadiuvato da due/quattro assistenti specializzati in oftalmologia.
La cataratta: recenti acquisizioni in tema di prevenzione e cura
NARDI, DIEGO
2012/2013
Abstract
Secondo le ultime stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo ci sono 39 milioni di ciechi e 246 milioni di ipovedenti. La cataratta è la causa di quasi la metà di tutte le cecità in particolar modo nei paesi in via di sviluppo, dove vive il 90% delle persone ipovedenti. Essere cieco in un paese povero del mondo significa essere condannato all'emarginazione, alla povertà ed alla morte. A causa dell'aumento dell'aspettativa di vita, il problema della cecità da cataratta assumerà proporzioni sempre più grandi. Al momento, non c'è un metodo per prevenire la comparsa della malattia. Nelle aree più sviluppate, chi è reso cieco da cataratta può riacquistare la vista con un intervento chirurgico; al contrario, nelle zone più povere del mondo si è verificato, nel corso degli anni, un accumulo di persone cieche da cataratta con necessità di intervento. La cataratta è definita come una progressiva opacizzazione o perdita di trasparenza del cristallino. Il tipo di cataratta che rappresenta un problema di salute pubblica è l'opacizzazione del cristallino associato all'età che compromette la vista a tal punto che le attività quotidiane sono severamente limitate. I fattori di rischio sono raggruppati in fattori demografici, fattori medici associati al disturbo:farmaci (corticosteroidi), patologie (diabete), fattori ambientali (esposizione ai raggi UVB). La gestione del ripristino della vista da cecità da cataratta comprende l'individuazione del caso e segnalazione, la prestazione chirurgica ed assistenza post-operatoria, controlli oftalmici e educazione del paziente. L'accesso a tali servizi è parecchio difficile nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo; lo scopo sarebbe portare la chirurgia della cataratta a livello dell'assistenza sanitaria di base. Una buona gestione del problema si avvale del lavoro di volontari della salute pubblica, scelti tra la popolazione locale; a loro spetta non solo l'identificazione dei casi, la sensibilizzazione al problema e l'invito ad affidarsi ai servizi di cura, ma anche la gestione del trasferimento dei pazienti in quanto la maggior parte di loro proviene da zone remote. La tecnica chirurgica attualmente in uso nei paesi meno agiati è l'estrazione extracapsulare che prevede l'asportazione della cataratta per intero tramite un'incisione di 15mm; essa richiede una buona manualità e strumenti poco costosi. Nei paesi industrializzati tale tecnica è stata da tempo sostituita dalla facoemulsificazione (FACO) che prevede la frantumazione e l'aspirazione della cataratta tramite una sonda particolare ad ultrasuoni, introdotta attraverso una piccola incisione della parete oculare. Nei paesi in via di sviluppo, al fine di garantire un servizio sanitario efficiente, è vitale un'attiva collaborazione con la comunità locale e la cooperazione con le organizzazioni non governative (ONG). Quest'ultime, sia nazionali sia internazionali, provvedono un supporto finanziario e tecnico ai programmi di intervento di cataratta. La Onlus Dott. Chiono utilizza una strategia che prende il nome di IAT (Identification, Assessment, Transfer) e costituisce la pietra miliare del Cataract Case Finding Programme. Programmi così strutturati possono portare alla realizzazione di oltre 4000 interventi di cataratta in un anno con un medico coadiuvato da due/quattro assistenti specializzati in oftalmologia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/73538