L'acido okadaico è stato isolato per la prima volta da una spugna appartenente al genere Halichondria okadai, in un secondo momento si indentificarono diverse specie di dinoflagellato del genere Dinophisis e Prorocentrum come reponsabili della produzione di questa tossina.1 In questi ultimi anni l'acido okadaico è stato estremamente utilizzato per dimostrare il ruolo giocato dalle PP1 e PP2A nella regolazione di differenti processi cellulari spesso associati a patologie come il cancro, il diabete ed il morbo di Alzheimer, in quanto, questa tossina possiede una spiccata attività inibitoria verso queste fosfatasi.2 Nonostante recentemente sia stata pubblicata una sintesi completa dell'acido okadaico3, risulta economicamete più vantaggioso estrarlo dai microrganismi che lo producono. Questa tesi di laurea illustra il lavoro che è stato eseguito presso i laboratori dell'Istituto Universitario de Bio-Orgánica ¿Antonio González¿ (IUBO) de La Laguna, Tenerife, Spagna, sotto la direzione del Prof. Manuel Norte Martín e la supervisione del PhD Humberto Domìnguez. Durante 7 mesi è stato possibile effettuare una coltura artificiale su larga scala di dinoflagellato Prorocentrum lima dalla quale sono stati ottenuti due estratti cellulari che hanno permesso, attraverso una serie di processi separativi, la purificazione di 6,73 mg di acido okadaico.

Isolamento di acido okadaico da una coltura artificiale di dinoflagellato Prorocentrum lima

ARESE, UMBERTO
2011/2012

Abstract

L'acido okadaico è stato isolato per la prima volta da una spugna appartenente al genere Halichondria okadai, in un secondo momento si indentificarono diverse specie di dinoflagellato del genere Dinophisis e Prorocentrum come reponsabili della produzione di questa tossina.1 In questi ultimi anni l'acido okadaico è stato estremamente utilizzato per dimostrare il ruolo giocato dalle PP1 e PP2A nella regolazione di differenti processi cellulari spesso associati a patologie come il cancro, il diabete ed il morbo di Alzheimer, in quanto, questa tossina possiede una spiccata attività inibitoria verso queste fosfatasi.2 Nonostante recentemente sia stata pubblicata una sintesi completa dell'acido okadaico3, risulta economicamete più vantaggioso estrarlo dai microrganismi che lo producono. Questa tesi di laurea illustra il lavoro che è stato eseguito presso i laboratori dell'Istituto Universitario de Bio-Orgánica ¿Antonio González¿ (IUBO) de La Laguna, Tenerife, Spagna, sotto la direzione del Prof. Manuel Norte Martín e la supervisione del PhD Humberto Domìnguez. Durante 7 mesi è stato possibile effettuare una coltura artificiale su larga scala di dinoflagellato Prorocentrum lima dalla quale sono stati ottenuti due estratti cellulari che hanno permesso, attraverso una serie di processi separativi, la purificazione di 6,73 mg di acido okadaico.
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