Dato il crescente interesse nei confronti della medicina ayurvedica, anche nel mondo occidentale, ed essendo emersi diversi studi sulla presenza e sugli effetti tossici di metalli e semimetalli nel contenuto di preparati ayurvedici, si è deciso di analizzare sedici di questi prodotti, di diversa provenienza: cinque acquistati su Internet, sei acquistati in India, cinque acquistati in una farmacia italiana, di Torino. Prima della determinazione della concentrazione dei diciannove analiti selezionati (Al, As, Ba, Ca, Cr, Cu, Fe, Hg, K, Mg, Mn, Na, Ni, P, Pb, Pd, Pt, Si e Zn), i campioni sono stati sottoposti a digestione acida con HNO3 e H2O2 (1:1) in mineralizzatore a microonde. L'analisi del contenuto totale é stata quindi effettuata con spettroscopia ottica di emissione a plasma ad accoppiamento induttivo (ICP-OES). Soltanto nei campioni provenienti dall'India sono state riscontrate concentrazioni molto alte di elementi con potenziale tossicità. Confrontando le dosi giornaliere ammissibili fissate da The Joint FAO/WHO Expert Committee on Food Additives (JEFCA) con le dosi assunte seguendo la posologia indicata in etichetta, quattro campioni sono risultati avere contenuti tossici: un prodotto per il mercurio, un prodotto per il rame, un prodotto per l'arsenico ed uno sia per l'arsenico che per il mercurio. É stata valutata la bioaccessibilità di metalli e semimetalli in alcuni campioni determinando la concentrazione estratta a contatto con soluzioni che simulano fluidi gastrici e fluidi intestinali, con e senza enzimi. Per la preparazione dei fluidi sono state seguite le indicazioni della Farmacopea Americana. Il pH si è rivelato essere il fattore con maggiore influenza sul rilascio dei metalli dai preparati ayurvedici: il pH acido dei fluidi gastrici ha contribuito ad estrarre percentuali maggiori di analiti rispetto a quelle rilasciate a pH intestinale. Gli enzimi invece hanno avuto un'influenza minore sui risultati. Nonostante la percentuale estratta sia nella maggior parte dei casi inferiore al 100%, i campioni continuano a risultare al di fuori dei limiti stabiliti per il rame e l'arsenico. I dati sperimentali, sul contenuto totale e sulle percentuali di rilascio, sono stati trattati con metodi chemiometrici (PCA e HCA) che hanno messo in evidenza similitudini e differenze tra i campioni.
Metalli e semimetalli in preparati ayurvedici. Determinazione del contenuto totale e studi preliminari sulla bioaccessibilità
CASANOVA, CHIARA
2011/2012
Abstract
Dato il crescente interesse nei confronti della medicina ayurvedica, anche nel mondo occidentale, ed essendo emersi diversi studi sulla presenza e sugli effetti tossici di metalli e semimetalli nel contenuto di preparati ayurvedici, si è deciso di analizzare sedici di questi prodotti, di diversa provenienza: cinque acquistati su Internet, sei acquistati in India, cinque acquistati in una farmacia italiana, di Torino. Prima della determinazione della concentrazione dei diciannove analiti selezionati (Al, As, Ba, Ca, Cr, Cu, Fe, Hg, K, Mg, Mn, Na, Ni, P, Pb, Pd, Pt, Si e Zn), i campioni sono stati sottoposti a digestione acida con HNO3 e H2O2 (1:1) in mineralizzatore a microonde. L'analisi del contenuto totale é stata quindi effettuata con spettroscopia ottica di emissione a plasma ad accoppiamento induttivo (ICP-OES). Soltanto nei campioni provenienti dall'India sono state riscontrate concentrazioni molto alte di elementi con potenziale tossicità. Confrontando le dosi giornaliere ammissibili fissate da The Joint FAO/WHO Expert Committee on Food Additives (JEFCA) con le dosi assunte seguendo la posologia indicata in etichetta, quattro campioni sono risultati avere contenuti tossici: un prodotto per il mercurio, un prodotto per il rame, un prodotto per l'arsenico ed uno sia per l'arsenico che per il mercurio. É stata valutata la bioaccessibilità di metalli e semimetalli in alcuni campioni determinando la concentrazione estratta a contatto con soluzioni che simulano fluidi gastrici e fluidi intestinali, con e senza enzimi. Per la preparazione dei fluidi sono state seguite le indicazioni della Farmacopea Americana. Il pH si è rivelato essere il fattore con maggiore influenza sul rilascio dei metalli dai preparati ayurvedici: il pH acido dei fluidi gastrici ha contribuito ad estrarre percentuali maggiori di analiti rispetto a quelle rilasciate a pH intestinale. Gli enzimi invece hanno avuto un'influenza minore sui risultati. Nonostante la percentuale estratta sia nella maggior parte dei casi inferiore al 100%, i campioni continuano a risultare al di fuori dei limiti stabiliti per il rame e l'arsenico. I dati sperimentali, sul contenuto totale e sulle percentuali di rilascio, sono stati trattati con metodi chemiometrici (PCA e HCA) che hanno messo in evidenza similitudini e differenze tra i campioni.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
304485_tesi_chiaracasanova.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.7 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.7 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/73504