Le infezioni fungine invasive rimangono la principale causa di morbilità e mortalità in pazienti gravemente immunocompromessi in particolare in quelli con malattia renale cronica sotto trattamento di emodialisi. Il maggior rischio di infezione in questa popolazione è spesso causato dall'immunità compromessa dell'ospite attraverso stato uremico che interferisce con le funzioni di difesa innata dell'ospite e, in particolar modo, sui meccanismi di fagocitosi e killing intracellulare dei polimorfonucleati (PMN) e dei macrofagi. Il sinergismo tra cellule fagocitiche e farmaci antimicotici può risultare importante per giungere ad una terapia di successo. I farmaci antifungini possono stimolare o alterare la risposta immunitaria dell'ospite in meccanismi che sono in grado di aumentare la clearance fungina. Pertanto farmaci antimicotici capaci di migliorare il sistema immunitario influenzando positivamente l'attività fagocitaria possono risultare determinanti per la risoluzione delle infezioni fungine dei pazienti immunocompromessi in condizioni critiche. Recentemente (Tullio V., 2010), si è scoperto che la caspofungina ha interessanti effetti immunomodulanti sulla risposta fagocita- mediata dell'ospite verso C.albicans, migliorando l'attività fungicida intracellulare dei PMN dei soggetti sani. Lo scopo di questo studio era di valutare il potenziale di interazione PMN-caspofungina nell'eradicare la C.albicans, il patogeno fungino più comune e mortale nei pazienti immunodepressi, studiando l'attività fagocitaria e fungicida dei PMN nei pazienti emodializzati rispetto l'attività dei PMN dei soggetti sani. Pertanto sono stati prelevati campioni di sangue venoso da pazienti emodializzati e da soggetti sani (come i controlli) e la valutazione dell'attività fagocitaria e fungicida intracellulare dei PMN di emodializzati e dei PMN dei sani è stata eseguita in presenza di caspofungina alla concentrazione minima inibente (MIC =2 µg/ml) . Nella condizione sperimentale in cui, i fagociti, i lieviti e farmaco, sono presenti contemporaneamente nel mezzo colturale, non è stata rilevata alcuna differenza significativa tra attività di fagocitosi dei PMN di emodializzati e dei PMN dei sani. Al contrario, è stato osservato un progressivo declino dell'attività di killing intracellulare dei PMN dei pazienti dializzati in favore della proliferazione dei lieviti. Caspofungina alla MIC è stata in grado di migliorare significativamente l'attività fungicida intracellulare dei PMN di emodializzati contro C.albicans, ripristinando la loro funzionalità. Questi risultati forniscono la prova che la caspofungina esercita un effetto sinergico sui PMN dei pazienti in emodialisi contro C.albicans, essendo in grado di rinforzare l'attività di killing intracellulare depresso; pertanto confermano l'uso di caspofungina come un'opzione terapeutica efficace per il trattamento delle infezioni fungine invasive nei pazienti dializzati.

RUOLO DELLA CASPOFUNGINA NEL RIPRISTINARE L'ATTIVITA' DI KILLING INTRACELLULARE DEI GRANULOCITI POLIMORFONUCLEATI PROVENIENTI DA PAZIENTI EMODIALIZZATI NEI CONFRONTI DI CANDIDA ALBICANS

CULLIA, DANIELA
2011/2012

Abstract

Le infezioni fungine invasive rimangono la principale causa di morbilità e mortalità in pazienti gravemente immunocompromessi in particolare in quelli con malattia renale cronica sotto trattamento di emodialisi. Il maggior rischio di infezione in questa popolazione è spesso causato dall'immunità compromessa dell'ospite attraverso stato uremico che interferisce con le funzioni di difesa innata dell'ospite e, in particolar modo, sui meccanismi di fagocitosi e killing intracellulare dei polimorfonucleati (PMN) e dei macrofagi. Il sinergismo tra cellule fagocitiche e farmaci antimicotici può risultare importante per giungere ad una terapia di successo. I farmaci antifungini possono stimolare o alterare la risposta immunitaria dell'ospite in meccanismi che sono in grado di aumentare la clearance fungina. Pertanto farmaci antimicotici capaci di migliorare il sistema immunitario influenzando positivamente l'attività fagocitaria possono risultare determinanti per la risoluzione delle infezioni fungine dei pazienti immunocompromessi in condizioni critiche. Recentemente (Tullio V., 2010), si è scoperto che la caspofungina ha interessanti effetti immunomodulanti sulla risposta fagocita- mediata dell'ospite verso C.albicans, migliorando l'attività fungicida intracellulare dei PMN dei soggetti sani. Lo scopo di questo studio era di valutare il potenziale di interazione PMN-caspofungina nell'eradicare la C.albicans, il patogeno fungino più comune e mortale nei pazienti immunodepressi, studiando l'attività fagocitaria e fungicida dei PMN nei pazienti emodializzati rispetto l'attività dei PMN dei soggetti sani. Pertanto sono stati prelevati campioni di sangue venoso da pazienti emodializzati e da soggetti sani (come i controlli) e la valutazione dell'attività fagocitaria e fungicida intracellulare dei PMN di emodializzati e dei PMN dei sani è stata eseguita in presenza di caspofungina alla concentrazione minima inibente (MIC =2 µg/ml) . Nella condizione sperimentale in cui, i fagociti, i lieviti e farmaco, sono presenti contemporaneamente nel mezzo colturale, non è stata rilevata alcuna differenza significativa tra attività di fagocitosi dei PMN di emodializzati e dei PMN dei sani. Al contrario, è stato osservato un progressivo declino dell'attività di killing intracellulare dei PMN dei pazienti dializzati in favore della proliferazione dei lieviti. Caspofungina alla MIC è stata in grado di migliorare significativamente l'attività fungicida intracellulare dei PMN di emodializzati contro C.albicans, ripristinando la loro funzionalità. Questi risultati forniscono la prova che la caspofungina esercita un effetto sinergico sui PMN dei pazienti in emodialisi contro C.albicans, essendo in grado di rinforzare l'attività di killing intracellulare depresso; pertanto confermano l'uso di caspofungina come un'opzione terapeutica efficace per il trattamento delle infezioni fungine invasive nei pazienti dializzati.
ENG
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
226377_tesiculliadaniela-pdf.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.31 MB
Formato Adobe PDF
1.31 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/73502