L'abuso o l'uso inappropriato di molti farmaci antimicrobici è correlato alla diffusione dell'antibiotico-resistenza nei batteri patogeni e nella popolazione microbica commensale dell'ospite.La maggiore problematica associata a questa condizione è che batteri lattici commensali antibiotico-resistenti,tra cui i lattobacilli, in grado di sopravvivere alla terapia garantendo il corretto equilibrio del microbiota endogeno e ostacolando la proliferazione di organismi patogeni e opportunisti indesiderati, possano fungere,tuttavia,da ¿reservoir¿ per la trasmissione dell'antibiotico-resistenza.Un ulteriore rischio è rappresentato anche dalla possibilità che lattobacilli antibiotico-resistenti, dopo traslocazione in altre sedi tramite via ematica, possano essere responsabili di gravi infezioni di difficile trattamento. Alla luce di queste considerazioni,lo scopo dello studio è stato valutare la funzionalità dei leucociti polimorfonucleati (PMN),prelevati da soggetti sani,nell'eradicare specie diverse di lattobacilli antibiotico-resistenti potenzialmente patogeni,come Lactobacillus acidophilus,L.gasseri e L.plantarum,isolati dal microbiota vaginale.Inoltre,è stata studiata l'influenza esercitata dal fluorochinolone ciprofloxacina (CFX) sull'interazione tra le funzioni primarie dei PMN e due ceppi di L.gasseri,uno sensibile al farmaco (CFX-S;MIC=0.5 g/ml) e uno resistente (CFX-R;MIC>32 g/ml),per mettere in evidenza come la CFX possa modulare i meccanismi di difesa dell'ospite nei confronti di questi batteri. L'attività funzionale dei PMN è stata studiata in assenza e in presenza di CFX valutandone la fagocitosi e la capacità battericida intracellulare nei confronti dei lattobacilli. Dai dati ottenuti si evidenzia che i PMN da soli,privi di farmaco, sono in grado di fagocitare i due ceppi di L.gasseri (uno sensibile e l'altro resistente alla CFX),a percentuali sovrapponibili.Inoltre i PMN esplicano un'ottima attività di killing nei confronti dei due ceppi anche se CFX-S è ucciso a valori quasi del doppio rispetto a CFX-R. In presenza di CFX si evidenzia che il farmaco influisce positivamente sulla funzionalità dei PMN, determinando un aumento del killing intracellulare sia di L.gasseri CFX-R sia di quello sensibile,con valori significativamente superiori a quelli osservati senza farmaco. I dati sull'attività microbicida intracellulare dei PMN nei confronti di L.gasseri,L.acidophilus e L.plantarum tutti CFX-R,senza farmaco,evidenzia che i batteri commensali fluorochinoloni-resistenti sono efficacemente ¿sotto il controllo¿ dei PMN e,quindi, dei sistemi di difesa dell'ospite,che ne impediscono la proliferazione, limitando così il rischio,maggiormente elevato negli immunodefedati,di una loro eventuale disseminazione incontrollata in distretti anatomici non propri. In conclusione il profilo di antibiotico-resistenza espresso non costituisce di per sé un fattore intrinseco di maggiore o minore patogenicità nei confronti dell'ospite.La CFX è dotata di attività immunomodulante poiché stimola i fagociti a ridurre la carica intracellulare dei batteri qualora questi si allontanassero dal loro distretto abituale, contribuendo così all'eradicazione dell'infezione.Questo dato può risultare interessante in presenza di soggetti immunodepressi,dove l'interazione positiva della CFX con i PMN umani risulta utile per contrastare la proliferazione e un'eventuale disseminazione dei lattobacilli commensali,indipendentemente dal loro profilo di antibiotico-resistenza

azione sinergica tra la ciprofloxacina e leucociti polimorfonucleati nell'eradicare lattobacilli intracellulari, sia sensibili che resistenti ai fluorochinoloni

FERRANTINI, ELISA
2011/2012

Abstract

L'abuso o l'uso inappropriato di molti farmaci antimicrobici è correlato alla diffusione dell'antibiotico-resistenza nei batteri patogeni e nella popolazione microbica commensale dell'ospite.La maggiore problematica associata a questa condizione è che batteri lattici commensali antibiotico-resistenti,tra cui i lattobacilli, in grado di sopravvivere alla terapia garantendo il corretto equilibrio del microbiota endogeno e ostacolando la proliferazione di organismi patogeni e opportunisti indesiderati, possano fungere,tuttavia,da ¿reservoir¿ per la trasmissione dell'antibiotico-resistenza.Un ulteriore rischio è rappresentato anche dalla possibilità che lattobacilli antibiotico-resistenti, dopo traslocazione in altre sedi tramite via ematica, possano essere responsabili di gravi infezioni di difficile trattamento. Alla luce di queste considerazioni,lo scopo dello studio è stato valutare la funzionalità dei leucociti polimorfonucleati (PMN),prelevati da soggetti sani,nell'eradicare specie diverse di lattobacilli antibiotico-resistenti potenzialmente patogeni,come Lactobacillus acidophilus,L.gasseri e L.plantarum,isolati dal microbiota vaginale.Inoltre,è stata studiata l'influenza esercitata dal fluorochinolone ciprofloxacina (CFX) sull'interazione tra le funzioni primarie dei PMN e due ceppi di L.gasseri,uno sensibile al farmaco (CFX-S;MIC=0.5 g/ml) e uno resistente (CFX-R;MIC>32 g/ml),per mettere in evidenza come la CFX possa modulare i meccanismi di difesa dell'ospite nei confronti di questi batteri. L'attività funzionale dei PMN è stata studiata in assenza e in presenza di CFX valutandone la fagocitosi e la capacità battericida intracellulare nei confronti dei lattobacilli. Dai dati ottenuti si evidenzia che i PMN da soli,privi di farmaco, sono in grado di fagocitare i due ceppi di L.gasseri (uno sensibile e l'altro resistente alla CFX),a percentuali sovrapponibili.Inoltre i PMN esplicano un'ottima attività di killing nei confronti dei due ceppi anche se CFX-S è ucciso a valori quasi del doppio rispetto a CFX-R. In presenza di CFX si evidenzia che il farmaco influisce positivamente sulla funzionalità dei PMN, determinando un aumento del killing intracellulare sia di L.gasseri CFX-R sia di quello sensibile,con valori significativamente superiori a quelli osservati senza farmaco. I dati sull'attività microbicida intracellulare dei PMN nei confronti di L.gasseri,L.acidophilus e L.plantarum tutti CFX-R,senza farmaco,evidenzia che i batteri commensali fluorochinoloni-resistenti sono efficacemente ¿sotto il controllo¿ dei PMN e,quindi, dei sistemi di difesa dell'ospite,che ne impediscono la proliferazione, limitando così il rischio,maggiormente elevato negli immunodefedati,di una loro eventuale disseminazione incontrollata in distretti anatomici non propri. In conclusione il profilo di antibiotico-resistenza espresso non costituisce di per sé un fattore intrinseco di maggiore o minore patogenicità nei confronti dell'ospite.La CFX è dotata di attività immunomodulante poiché stimola i fagociti a ridurre la carica intracellulare dei batteri qualora questi si allontanassero dal loro distretto abituale, contribuendo così all'eradicazione dell'infezione.Questo dato può risultare interessante in presenza di soggetti immunodepressi,dove l'interazione positiva della CFX con i PMN umani risulta utile per contrastare la proliferazione e un'eventuale disseminazione dei lattobacilli commensali,indipendentemente dal loro profilo di antibiotico-resistenza
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