According with the most recent classification proposed by the DSM-5-TR (APA, 2022), Selective Mutism is classified as a transitory Anxiety Disorder of developmental age characterized by the constant inability to speak in social situations or new places, important emotional corpus, cognitive distortions, inhibited behaviour and body freezing. The aim of this paper is to examine the psychological, cognitive and emotional mechanisms that characterize the behavioural apparatus of Selective Mutism, outlining its autonomic and sensorial functioning through the most recent discoveries by neuroscience from the theories of S.W. Porges - Polyvagal Theory - and A.J. Ayres - Sensory Integration Theory. The totality of the theories presented above, as well as the marked role of the secondary emotion of anxiety, allows us to understand how the disorder in question is characterized by a chronic sense of lack of security, resulting from a dysfunctional and excessive activity of the Autonomic Nervous System associated with both a low threshold of tolerance to stress and a probable hypersensitivity and hyper-reactivity to specific sensory channels. This neurobiological framework must not preclude considering the child's individuality. Recognizing the importance of the body in the disorder in question, because it gives the inability of context-dependent verbal production, as the main communication channel of psychic suffering, it is proposed to focus on an intervention that has its observational and operational focus precisely on the body. Through the methodology of the Aucouturier Psychomotor PracticeⓇ, based on conceiving the child's motor action as a declaration of his interiority rather than his verbalization capacity, the close interconnections between body and mind, between anguish and reassurance, will be explored in the exemplification of the same through the child's spontaneous play, re-enacting dynamics of the past that have their roots in the tonic-emotional bond between mother and child. In addition, this Practice offers a particular attention to the experimentation of the sense of security, an objective to be pursued in session and in relation with the Psychomotor Therapist, in order to propose to the child occasions within which to be able to experiment with co-regulation which would reduce the prolonged alert threshold and open up to the helping relationship.
In accordo con la più recente classificazione offerta dal DSM-5-TR (APA, 2022) il Mutismo Selettivo si classifica come un Disturbo d’Ansia transitorio dell’età evolutiva caratterizzato dalla costante incapacità di parlare in situazioni sociali o luoghi nuovi, importante corpus emotivo, distorsioni cognitive, comportamento inibito e freezing corporeo. Il presente elaborato nasce con l’obiettivo di esaminare quali sono i meccanismi psicologici, cognitivi ed emotivi che caratterizzano l’apparato comportamentale del Mutismo Selettivo delineandone funzionamento autonomico e sensoriale tramite le più recenti scoperte ad opera delle neuroscienze prendenti corpo nelle teorizzazioni di S.W. Porges– Teoria Polivagale - e A.J. Ayres – Teoria dell’Integrazione Sensoriale. La totalità delle teorizzazioni sopra presenti, nonché lo spiccato ruolo dell’emozione secondaria dell’ansia permette di comprendere come il disturbo in esame sia caratterizzato da un cronico senso di mancata sicurezza, conseguente a un’attività disfunzionale ed eccessiva del Sistema Nervoso Autonomo associabile sia a una bassa soglia di tolleranza allo stress sia a una probabile ipersensibilità e iper-reattività a specifici canali sensoriali. Tale quadro neurobiologico, per quanto possa definirsi come tale, non deve precludersi dal considerare l’individualità del bambino. Riconoscendo nel disturbo in esame, data l’incapacità di una produzione verbale contesto-dipendente, l’importanza della dimensione corporea come principale canale comunicativo delle sofferenze psichiche, si prospetta di attenzionare un intervento che abbia proprio in esso il suo focus osservativo e operativo. Attraverso la metodologia propria della Pratica Psicomotoria AucouturierⓇ, fondata sul concepire l’agire motorio del bambino come dichiarazione della sua interiorità piuttosto che la sua capacità di verbalizzazione, si esploreranno le strette interconnessioni tra corpo e mente, tra angosce e rassicurazioni, nell’esemplificazione delle stesse attraverso il gioco spontaneo del bambino, riattualizzante dinamiche del passato che affondano le loro radici nel legame tonico-emozionale madre-bambino. In aggiunta, la presente Pratica offre un attenzione peculiare alla sperimentazione del senso di sicurezza, obiettivo da perseguire in seduta e in relazione con lo Psicomotricista, al fine di proporre al bambino occasioni entro le quali poter sperimentare la co-regolazione la quale ridimensionerebbe la soglia d’allerta protratta e aprirebbe alla relazione d’aiuto.
Il Mondo Sommerso del Mutismo Selettivo. Dalla Teoria Polivagale alla Pratica Psicomotoria Aucouturier, dalla Mente al Corpo, dal Gioco Spontaneo al Senso di Sicurezza
CASANOVA, ASTRID
2023/2024
Abstract
In accordo con la più recente classificazione offerta dal DSM-5-TR (APA, 2022) il Mutismo Selettivo si classifica come un Disturbo d’Ansia transitorio dell’età evolutiva caratterizzato dalla costante incapacità di parlare in situazioni sociali o luoghi nuovi, importante corpus emotivo, distorsioni cognitive, comportamento inibito e freezing corporeo. Il presente elaborato nasce con l’obiettivo di esaminare quali sono i meccanismi psicologici, cognitivi ed emotivi che caratterizzano l’apparato comportamentale del Mutismo Selettivo delineandone funzionamento autonomico e sensoriale tramite le più recenti scoperte ad opera delle neuroscienze prendenti corpo nelle teorizzazioni di S.W. Porges– Teoria Polivagale - e A.J. Ayres – Teoria dell’Integrazione Sensoriale. La totalità delle teorizzazioni sopra presenti, nonché lo spiccato ruolo dell’emozione secondaria dell’ansia permette di comprendere come il disturbo in esame sia caratterizzato da un cronico senso di mancata sicurezza, conseguente a un’attività disfunzionale ed eccessiva del Sistema Nervoso Autonomo associabile sia a una bassa soglia di tolleranza allo stress sia a una probabile ipersensibilità e iper-reattività a specifici canali sensoriali. Tale quadro neurobiologico, per quanto possa definirsi come tale, non deve precludersi dal considerare l’individualità del bambino. Riconoscendo nel disturbo in esame, data l’incapacità di una produzione verbale contesto-dipendente, l’importanza della dimensione corporea come principale canale comunicativo delle sofferenze psichiche, si prospetta di attenzionare un intervento che abbia proprio in esso il suo focus osservativo e operativo. Attraverso la metodologia propria della Pratica Psicomotoria AucouturierⓇ, fondata sul concepire l’agire motorio del bambino come dichiarazione della sua interiorità piuttosto che la sua capacità di verbalizzazione, si esploreranno le strette interconnessioni tra corpo e mente, tra angosce e rassicurazioni, nell’esemplificazione delle stesse attraverso il gioco spontaneo del bambino, riattualizzante dinamiche del passato che affondano le loro radici nel legame tonico-emozionale madre-bambino. In aggiunta, la presente Pratica offre un attenzione peculiare alla sperimentazione del senso di sicurezza, obiettivo da perseguire in seduta e in relazione con lo Psicomotricista, al fine di proporre al bambino occasioni entro le quali poter sperimentare la co-regolazione la quale ridimensionerebbe la soglia d’allerta protratta e aprirebbe alla relazione d’aiuto.File | Dimensione | Formato | |
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