La domanda di partenza di questa tesi nasce da una provocazione di Gianni Rodari, che si domandava perché rendere deprimente, noioso e triste un periodo come l'infanzia, che dovrebbe essere invece il momento dell'allegria, della gioia, della felicità di crescere ed imparare? E come dovrebbe essere una scuola che sappia promuovere queste emozioni nei suoi alunni? Partendo dal presupposto che due delle caratteristiche principali dei bambini siano la creatività e la socialità, in questa tesi si sono voluti studiare questi concetti dal punto di vista psicologico, pedagogico e didattico, per comprendere se effettivamente i bambini apprendano meglio lavorando in gruppo e sfruttando quella dote comune a tutti gli esseri umani, ovvero la capacità creativa. Dopo una breve analisi della scuola contemporanea, si è arrivati ala conclusione che oggi le scuole siano considerate quasi delle aziende, non dei luoghi di crescita e socializzazione e che si stiano omologando al resto della società in cui è evidente la perdita sempre maggiore di senso comunitario. È apparso quindi necessario comprendere quali possano essere gli ingredienti per promuovere la costruzione di comunità nelle scuole e nelle classi e a tal fine sono state individuate alcune metodologie che permettono maggiormente di sfruttare le abilità sociali dei bambini per favorire lo sviluppo di un apprendimento significativo, ovvero il Cooperative Learning e la Discussione Collettiva. Si è poi scelto di esaminare il pensiero di alcuni maestri del Novecento che hanno saputo rendere la scuola un vero luogo di crescita e confronto positivo ed è apparso evidente che soprattutto alcuni di loro abbiano concentrato la loro didattica sulla creatività dei bambini e sul lavoro collaborativo e collettivo, riuscendo nell'intento di trasformare la scuola in una piccola comunità di studenti che questi ultimi erano felici e motivati a frequentare. Dopo aver riscontrato che la creatività letteraria è uno dei canali di espressione più spontanei nell'età dei bambini della scuola primaria, si è scelto di sperimentare un'attività che potesse dimostrare quanto creatività e collaborazione possano essere gli ingredienti fondamentali per promuovere la costruzione di comunità nelle scuole. L'attività didattica proposta prevedeva la scrittura di un intero libro da parte degli studenti di una classe quinta della scuola primaria Gozzi di Torino, che sono infatti diventati ideatori e scrittori di un libro prodotto interamente da loro attraverso le metodologie di Discussione Collettiva e Cooperative Learning. Questa sperimentazione, progettata a partire dagli esempi didattici dei maestri Gianni Rodari e Mario Lodi, ha permesso ai ragazzi di sentirsi parte qualcosa di proprio, unico e prodotto completamente dalla loro creatività, che come sostengono studiosi e maestri non è la capacità di creare qualcosa dal nulla, ma è la possibilità di attingere dalle proprie esperienze personali per costruire qualcosa di nuovo ed innovativo: e se ventuno bambini mettono insieme le proprie risorse ed esperienze personali per creare qualcosa di nuovo, ecco che non può che nascere un'occasione di crescita, collaborazione e comunità entusiasmante ed arricchente per ognuno dei protagonisti di questa avventura.

Bambini scrittori:costruire comunità nelle scuole attraverso creatività e collaborazione

CERRUTI LEONARDI, MARTINA
2015/2016

Abstract

La domanda di partenza di questa tesi nasce da una provocazione di Gianni Rodari, che si domandava perché rendere deprimente, noioso e triste un periodo come l'infanzia, che dovrebbe essere invece il momento dell'allegria, della gioia, della felicità di crescere ed imparare? E come dovrebbe essere una scuola che sappia promuovere queste emozioni nei suoi alunni? Partendo dal presupposto che due delle caratteristiche principali dei bambini siano la creatività e la socialità, in questa tesi si sono voluti studiare questi concetti dal punto di vista psicologico, pedagogico e didattico, per comprendere se effettivamente i bambini apprendano meglio lavorando in gruppo e sfruttando quella dote comune a tutti gli esseri umani, ovvero la capacità creativa. Dopo una breve analisi della scuola contemporanea, si è arrivati ala conclusione che oggi le scuole siano considerate quasi delle aziende, non dei luoghi di crescita e socializzazione e che si stiano omologando al resto della società in cui è evidente la perdita sempre maggiore di senso comunitario. È apparso quindi necessario comprendere quali possano essere gli ingredienti per promuovere la costruzione di comunità nelle scuole e nelle classi e a tal fine sono state individuate alcune metodologie che permettono maggiormente di sfruttare le abilità sociali dei bambini per favorire lo sviluppo di un apprendimento significativo, ovvero il Cooperative Learning e la Discussione Collettiva. Si è poi scelto di esaminare il pensiero di alcuni maestri del Novecento che hanno saputo rendere la scuola un vero luogo di crescita e confronto positivo ed è apparso evidente che soprattutto alcuni di loro abbiano concentrato la loro didattica sulla creatività dei bambini e sul lavoro collaborativo e collettivo, riuscendo nell'intento di trasformare la scuola in una piccola comunità di studenti che questi ultimi erano felici e motivati a frequentare. Dopo aver riscontrato che la creatività letteraria è uno dei canali di espressione più spontanei nell'età dei bambini della scuola primaria, si è scelto di sperimentare un'attività che potesse dimostrare quanto creatività e collaborazione possano essere gli ingredienti fondamentali per promuovere la costruzione di comunità nelle scuole. L'attività didattica proposta prevedeva la scrittura di un intero libro da parte degli studenti di una classe quinta della scuola primaria Gozzi di Torino, che sono infatti diventati ideatori e scrittori di un libro prodotto interamente da loro attraverso le metodologie di Discussione Collettiva e Cooperative Learning. Questa sperimentazione, progettata a partire dagli esempi didattici dei maestri Gianni Rodari e Mario Lodi, ha permesso ai ragazzi di sentirsi parte qualcosa di proprio, unico e prodotto completamente dalla loro creatività, che come sostengono studiosi e maestri non è la capacità di creare qualcosa dal nulla, ma è la possibilità di attingere dalle proprie esperienze personali per costruire qualcosa di nuovo ed innovativo: e se ventuno bambini mettono insieme le proprie risorse ed esperienze personali per creare qualcosa di nuovo, ecco che non può che nascere un'occasione di crescita, collaborazione e comunità entusiasmante ed arricchente per ognuno dei protagonisti di questa avventura.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/73416