Il rapporto tra denaro e politica è una delle questioni più serie che si trovano ad affrontare le democrazie contemporanee. Una questione che, evidentemente, ha implicazioni immediate e cospicue sul corretto funzionamento della vita politica. Come frenare la crescita continua dei costi della politica, che in certe campagne elettorali arrivano a dei veri e propri eccessi? Come impedire che il denaro pregiudichi il libero gioco democratico, garantendo l'eguaglianza delle opportunità che è necessaria a una vera competizione politica? Come preservare il policy-making dalle influenze indebite dei poteri economici e delle lobby? Quello che ne è scaturito è uno studio essenzialmente descrittivo ¿ rigorosamente basato su dati empirici ¿ che può essere letto in due chiavi diverse, una più circoscritta, l'altra più generalizzante. Innanzitutto, si può vedere questa tesi come un'introduzione alla tematica specifica della finanza politica, la quale si interessa del modo in cui gli attori politici acquisiscono e spendono denaro, dell'impatto del denaro politico e delle regolamentazioni che lo riguardano sulla competizione politico-elettorale, dell'influenza dei finanziatori e dei collettori di fondi sulle strategie e sulle politiche dei partiti e degli altri attori politici nonchè sul processo di governo. Intesa in tal senso, la finanza politica va considerata un oggetto a sè stante in quel complesso di fenomeni di cui si compone la politica, e in quanto tale può coagularsi in un vero e proprio sottosettore disciplinare della scienza politica. Il denaro è certamente uno strumento normale e necessario perchè in una società moderna la politica, che è fatta pur sempre di rapporti tra individui e gruppi di individui, possa funzionare. È attraverso il denaro che la logica della mercificazione è penetrata nel processo politico, consentendo agli interessi che dispongono di maggiore ricchezza di comprare favori e concessioni dagli operatori politici. È questa la seconda chiave di lettura della tesi. Quest'ultima vuole appunto portare un contributro all'analisi complessiva del funzionamento dei sistemi politici democratici. Rappresentanza degli interessi, distribuzione del potere, forma di governo, procedure elettorali, organizzazioni e sistemi di partito, comunicazione politica etc. ¿ tutti gli aspetti più importanti di un sistema politico possono essere proficuamente esaminati dal punto di vista della finanza politica; nessuno può essere compreso in maniera compiuta senza dar conto della provenienza del denaro che li assorbe e del impiego che se ne fa.
Il finanziamento dei partiti politici
BIANCO, ANDREA
2011/2012
Abstract
Il rapporto tra denaro e politica è una delle questioni più serie che si trovano ad affrontare le democrazie contemporanee. Una questione che, evidentemente, ha implicazioni immediate e cospicue sul corretto funzionamento della vita politica. Come frenare la crescita continua dei costi della politica, che in certe campagne elettorali arrivano a dei veri e propri eccessi? Come impedire che il denaro pregiudichi il libero gioco democratico, garantendo l'eguaglianza delle opportunità che è necessaria a una vera competizione politica? Come preservare il policy-making dalle influenze indebite dei poteri economici e delle lobby? Quello che ne è scaturito è uno studio essenzialmente descrittivo ¿ rigorosamente basato su dati empirici ¿ che può essere letto in due chiavi diverse, una più circoscritta, l'altra più generalizzante. Innanzitutto, si può vedere questa tesi come un'introduzione alla tematica specifica della finanza politica, la quale si interessa del modo in cui gli attori politici acquisiscono e spendono denaro, dell'impatto del denaro politico e delle regolamentazioni che lo riguardano sulla competizione politico-elettorale, dell'influenza dei finanziatori e dei collettori di fondi sulle strategie e sulle politiche dei partiti e degli altri attori politici nonchè sul processo di governo. Intesa in tal senso, la finanza politica va considerata un oggetto a sè stante in quel complesso di fenomeni di cui si compone la politica, e in quanto tale può coagularsi in un vero e proprio sottosettore disciplinare della scienza politica. Il denaro è certamente uno strumento normale e necessario perchè in una società moderna la politica, che è fatta pur sempre di rapporti tra individui e gruppi di individui, possa funzionare. È attraverso il denaro che la logica della mercificazione è penetrata nel processo politico, consentendo agli interessi che dispongono di maggiore ricchezza di comprare favori e concessioni dagli operatori politici. È questa la seconda chiave di lettura della tesi. Quest'ultima vuole appunto portare un contributro all'analisi complessiva del funzionamento dei sistemi politici democratici. Rappresentanza degli interessi, distribuzione del potere, forma di governo, procedure elettorali, organizzazioni e sistemi di partito, comunicazione politica etc. ¿ tutti gli aspetti più importanti di un sistema politico possono essere proficuamente esaminati dal punto di vista della finanza politica; nessuno può essere compreso in maniera compiuta senza dar conto della provenienza del denaro che li assorbe e del impiego che se ne fa.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/73380