Il Legno nero (LN) è un tipico Giallume della vite noto in Francia dal 1961 e ampiamente diffuso negli areali viticoli europei. Il LN è causato da un fitoplasma appartenente al gruppo tassonomico dello Stolbur (16Sr-XII), in grado di infettare diverse specie erbacee e arboree. Il fitoplasma del LN è presente in forma endemica in tutte le principali regioni viticole italiane ed è trasmesso a vite principalmente dal cixiide Hyalesthes obsoletus. Scopo di questo lavoro è stato lo studio della variabilità genetica degli isolati di LN da vite, specie spontanee e insetti vettori in otto vigneti piemontesi, negli anni 2007, 2008 e 2009 ed in diverse stagioni vegetative (primavera, estate, autunno). I vigneti sono stati scelti con l'appoggio del Servizio Fitosanitario della Regione Piemonte sulla base di precedenti informazioni sulla diffusione della malattia, in modo da rappresentare l'intera viticoltura regionale. Nel corso dei tre anni sono stati prelevati 517 campioni sintomatici appartenenti a diverse specie spontanee (principalmente Convolvulus arvensis) e 201 campioni di V. vinifera. Inoltre, per ciascun vigneto sono state create mappe indicanti la localizzazione delle viti e delle specie spontanee campionate, e il loro stato sanitario. I campioni prelevati sono stati sottoposti ad un primo saggio diagnostico rapido mediante reverse transcriptase PCR (RT-PCR), per individuare i campioni positivi allo Stolbur.Gli isolati di LN identificati in tali campioni sono poi stati caratterizzati attraverso un'amplificazione di una porzione del gene vmp1, codificante per una proteina di membrana presente nel fitoplasma. Con lo stesso protocollo di PCR sono stati caratterizzati gli isolati di Stolbur identificati in 50 insetti appartenenti a specie potenzialmente vettrici del fitoplasma campionati dal Settore di Entomologia del Di.Va.P.R.A. (Università degli Studi di Torino) negli stessi vigneti. Gli ampliconi ottenuti a seguito dell'amplificazione del gene vmp1, sono stati caratterizzati sulla base del loro profilo di restrizione. La maggior parte degli isolati di Stolbur mostrava un profilo RFLP di tipo V12 o V10, indipendentemente dalla specie vegetale o di insetto. Sono stati trovati due nuovi profili non riportati in letteratura: il profilo V13 ritrovato solo in campioni vegetali e il profilo V14, ritrovato esclusivamente in due insetti appartenenti alla specie R. cuspidatus. I risultati di questo lavoro indicano chiaramente che nei vigneti piemontesi in studio il ciclo epidemiologico di LN per la vite coinvolge quasi esclusivamente C. arvensis- H. obsoletus- V. vinifera, che costituiscono un ciclo molto più importante di quello che coinvolge l'ortica. Il ruolo di alcuni insetti (H. scotti, R. cuspidatus e E. variegatus), risultati positivi alla presenza del fitoplasma, deve essere ulteriormente indagato mediante esperimenti in condizioni controllate per verificare se possono effettivamente trasmettere il patogeno alla vite.
CARATTERIZZAZIOLNE MOLECOLARE DI ISOLATI DEL FITOPLASMA LEGNO NERO IN VIGNETI PIEMONTESI.
PELIZZARO, VALENTINA
2008/2009
Abstract
Il Legno nero (LN) è un tipico Giallume della vite noto in Francia dal 1961 e ampiamente diffuso negli areali viticoli europei. Il LN è causato da un fitoplasma appartenente al gruppo tassonomico dello Stolbur (16Sr-XII), in grado di infettare diverse specie erbacee e arboree. Il fitoplasma del LN è presente in forma endemica in tutte le principali regioni viticole italiane ed è trasmesso a vite principalmente dal cixiide Hyalesthes obsoletus. Scopo di questo lavoro è stato lo studio della variabilità genetica degli isolati di LN da vite, specie spontanee e insetti vettori in otto vigneti piemontesi, negli anni 2007, 2008 e 2009 ed in diverse stagioni vegetative (primavera, estate, autunno). I vigneti sono stati scelti con l'appoggio del Servizio Fitosanitario della Regione Piemonte sulla base di precedenti informazioni sulla diffusione della malattia, in modo da rappresentare l'intera viticoltura regionale. Nel corso dei tre anni sono stati prelevati 517 campioni sintomatici appartenenti a diverse specie spontanee (principalmente Convolvulus arvensis) e 201 campioni di V. vinifera. Inoltre, per ciascun vigneto sono state create mappe indicanti la localizzazione delle viti e delle specie spontanee campionate, e il loro stato sanitario. I campioni prelevati sono stati sottoposti ad un primo saggio diagnostico rapido mediante reverse transcriptase PCR (RT-PCR), per individuare i campioni positivi allo Stolbur.Gli isolati di LN identificati in tali campioni sono poi stati caratterizzati attraverso un'amplificazione di una porzione del gene vmp1, codificante per una proteina di membrana presente nel fitoplasma. Con lo stesso protocollo di PCR sono stati caratterizzati gli isolati di Stolbur identificati in 50 insetti appartenenti a specie potenzialmente vettrici del fitoplasma campionati dal Settore di Entomologia del Di.Va.P.R.A. (Università degli Studi di Torino) negli stessi vigneti. Gli ampliconi ottenuti a seguito dell'amplificazione del gene vmp1, sono stati caratterizzati sulla base del loro profilo di restrizione. La maggior parte degli isolati di Stolbur mostrava un profilo RFLP di tipo V12 o V10, indipendentemente dalla specie vegetale o di insetto. Sono stati trovati due nuovi profili non riportati in letteratura: il profilo V13 ritrovato solo in campioni vegetali e il profilo V14, ritrovato esclusivamente in due insetti appartenenti alla specie R. cuspidatus. I risultati di questo lavoro indicano chiaramente che nei vigneti piemontesi in studio il ciclo epidemiologico di LN per la vite coinvolge quasi esclusivamente C. arvensis- H. obsoletus- V. vinifera, che costituiscono un ciclo molto più importante di quello che coinvolge l'ortica. Il ruolo di alcuni insetti (H. scotti, R. cuspidatus e E. variegatus), risultati positivi alla presenza del fitoplasma, deve essere ulteriormente indagato mediante esperimenti in condizioni controllate per verificare se possono effettivamente trasmettere il patogeno alla vite.File | Dimensione | Formato | |
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