Il presente lavoro di tesi sperimentale intende indagare l'abilità imitativa nei bambini con sindrome autistica. Questo studio è preceduto da un lavoro di ricerca sull'argomento, nel quale, a partire dalla letteratura esistente sull'argomento, si cercano evidenze empiriche sul deficit imitativo in tale sindrome, già riportate da altri autori. Successivamente, somministrando a un gruppo di bambini autistici e di controllo il protocollo elaborato dal gruppo di ricerca dell'Università di Torino, si cominciano a raccogliere i primi risultati per organizzare il lavoro futuro. L'obbiettivo principale consiste nell' esaminare il comportamento dei bambini autistici sia durante l'imitazione di azioni transitive che di azioni intransitive. L'imitazione di azioni transitive può essere suddivisa a sua volta in azioni che prevedono l'uso di oggetti comuni (per esempio una bottiglia di plastica) o l'uso di strumenti (per esempio un martello). Per quanto riguarda le azioni intransitive risulta interessante indagare le abilità mimiche. Anche l'imitazione di azioni intransitive si può suddividere in azioni simboliche (per esempio muovere la mano in segno di saluto) e non simboliche (per esempio grasso o alto). Le performaces ai vari compiti sono videoregistrate e successivamente valutate, in base alla loro accuratezza e precisione, per poi essere confrontate con i punteggi ottenuti dai soggetti appartenenti a un gruppo di controllo costituito da bambini normali. Presento dunque i risultai ottenuti in seguito a una sofisticata elaborazione. Riporto quindi sia l'analisi dei risultati relativi al gruppo dei soggetti autistici sia quella relativa al gruppo di controllo, in fine riporto il confronto tra i risultati ottenuti nel gruppo di controllo e in quello dei soggetti autistici. In questo modo possiamo avere un'idea chiara dell'andamento dei bambini alle varie prove all'interno del gruppo e nel confronto tra gruppi. Si nota come i soggetti di controllo siano più bravi dei soggetti autistici in tutte le prove a parte che nell'imitazione delle Azioni Transitive Non Simboliche. In ogni caso nessuna di queste differenza è statisticamente significativa. Quindi dai risultati sperimentali non emergono differenze significative tra i gruppi (autistici e controlli) ma solo all'interno dei gruppi nei punteggi ottenuti ai vari tipi di prove. Bisogna però considerare un'importante limitazione ovvero l'uso di un campione troppo ristretto di partecipanti; con gruppi più ampi si potrebbero trovare altre differenze nei compiti imitativi, tra i soggetti autistici e i controlli. I risultati raccolti nel presente studio saranno oggetto di ulteriore attenzione in successivi lavori sperimentali già in programmazione.
EVIDENZE SPERIMENTALI SUI DEFICIT IMITATIVI NELLA SINDROME AUTISTICA
BANINO, ELISA
2008/2009
Abstract
Il presente lavoro di tesi sperimentale intende indagare l'abilità imitativa nei bambini con sindrome autistica. Questo studio è preceduto da un lavoro di ricerca sull'argomento, nel quale, a partire dalla letteratura esistente sull'argomento, si cercano evidenze empiriche sul deficit imitativo in tale sindrome, già riportate da altri autori. Successivamente, somministrando a un gruppo di bambini autistici e di controllo il protocollo elaborato dal gruppo di ricerca dell'Università di Torino, si cominciano a raccogliere i primi risultati per organizzare il lavoro futuro. L'obbiettivo principale consiste nell' esaminare il comportamento dei bambini autistici sia durante l'imitazione di azioni transitive che di azioni intransitive. L'imitazione di azioni transitive può essere suddivisa a sua volta in azioni che prevedono l'uso di oggetti comuni (per esempio una bottiglia di plastica) o l'uso di strumenti (per esempio un martello). Per quanto riguarda le azioni intransitive risulta interessante indagare le abilità mimiche. Anche l'imitazione di azioni intransitive si può suddividere in azioni simboliche (per esempio muovere la mano in segno di saluto) e non simboliche (per esempio grasso o alto). Le performaces ai vari compiti sono videoregistrate e successivamente valutate, in base alla loro accuratezza e precisione, per poi essere confrontate con i punteggi ottenuti dai soggetti appartenenti a un gruppo di controllo costituito da bambini normali. Presento dunque i risultai ottenuti in seguito a una sofisticata elaborazione. Riporto quindi sia l'analisi dei risultati relativi al gruppo dei soggetti autistici sia quella relativa al gruppo di controllo, in fine riporto il confronto tra i risultati ottenuti nel gruppo di controllo e in quello dei soggetti autistici. In questo modo possiamo avere un'idea chiara dell'andamento dei bambini alle varie prove all'interno del gruppo e nel confronto tra gruppi. Si nota come i soggetti di controllo siano più bravi dei soggetti autistici in tutte le prove a parte che nell'imitazione delle Azioni Transitive Non Simboliche. In ogni caso nessuna di queste differenza è statisticamente significativa. Quindi dai risultati sperimentali non emergono differenze significative tra i gruppi (autistici e controlli) ma solo all'interno dei gruppi nei punteggi ottenuti ai vari tipi di prove. Bisogna però considerare un'importante limitazione ovvero l'uso di un campione troppo ristretto di partecipanti; con gruppi più ampi si potrebbero trovare altre differenze nei compiti imitativi, tra i soggetti autistici e i controlli. I risultati raccolti nel presente studio saranno oggetto di ulteriore attenzione in successivi lavori sperimentali già in programmazione.File | Dimensione | Formato | |
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