La maggior parte dei medicinali prescritti per i bambini viene formulata esclusivamente per una popolazione adulta a causa della difficoltà da parte delle industrie farmaceutiche di effettuare studi clinici sulla popolazione pediatrica; una mancanza di formulazioni specifiche può portare alla somministrazione di dosaggi inadeguati, che possono risultare insufficienti o eccessivi per questa popolazione. Per questo motivo, in ambito ospedaliero, si ricorre sempre più spesso all'uso off label e unlicensed di un farmaco o all'allestimento di preparati galenici. L'allestimento di queste formulazioni non è un compito semplice per il farmacista ospedaliero, dal momento che la preparazione deve essere stabile, efficace, appetibile, ben tollerata dal paziente e allestita nella maniera più semplice possibile, per evitare eventuali effetti indesiderati causati dagli eccipienti. La farmacia ospedaliera dell'Ospedale Maria Vittoria di Torino allestisce quotidianamente cartine di idroclorotiazide e spironolattone destinate al reparto di Neonatologia, a causa della mancata presenza in commercio di preparazioni con un dosaggio adatto per i pazienti pediatrici. A causa del lungo lavoro richiesto e dalla percentuale di errore data dalla piccola quantità di polvere maneggiata durante la preparazione si è cercato di mettere a punto, in collaborazione con il Laboratorio di Tecnica della Facoltà di Farmacia di Torino, una sospensione di spironolattone e una di idroclorotiazide e di studiarne la stabilità. Entrambe le formulazioni contengono 1,5 mg/ml di principio attivo e come veicolo si è scelto di utilizzare il saccarosio sciroppo; come agente viscosizzante è stata utilizzata la carbossimetilcellulosa sodica e come conservante il sorbato di potassio. Le sospensioni sono state caratterizzate valutando la dimensione delle particelle, il pH, il potenziale Zeta, il titolo in principio attivo, l'omogeneità di contenuto, la viscosità e il comportamento reologico. Per lo studio della stabilità fisica e chimica nel tempo, le sospensioni sono state conservate a 25°C e a 4°C e caratterizzate ad intervalli di tempo definiti. La sospensione di spironolattone risulta essere maggiormente stabile a 4°C e la stabilità migliora se il pH della sospensione viene portato a 4,5 garantendo così un periodo di conservazione di 30 giorni. Per la sospensione di idroclorotiazide invece si registra una perdita del 20% del contenuto di principio attivo in 7 giorni, causata dalla degradazione dell'idroclorotiazide presente in soluzione nella fase continua della sospensione. Inoltre l'uniformità di contenuto ad ogni prelievo è garantita con l'utilizzo di polvere di idroclorotiazide cristallizzata in acqua ed etanolo.
Allestimento di sospensioni di spironolattone e idroclorotiazide per il reparto di Neonatologia dell'Ospedale Maria Vittoria di Torino
LONGO, ANNA ANNUNZIATA
2011/2012
Abstract
La maggior parte dei medicinali prescritti per i bambini viene formulata esclusivamente per una popolazione adulta a causa della difficoltà da parte delle industrie farmaceutiche di effettuare studi clinici sulla popolazione pediatrica; una mancanza di formulazioni specifiche può portare alla somministrazione di dosaggi inadeguati, che possono risultare insufficienti o eccessivi per questa popolazione. Per questo motivo, in ambito ospedaliero, si ricorre sempre più spesso all'uso off label e unlicensed di un farmaco o all'allestimento di preparati galenici. L'allestimento di queste formulazioni non è un compito semplice per il farmacista ospedaliero, dal momento che la preparazione deve essere stabile, efficace, appetibile, ben tollerata dal paziente e allestita nella maniera più semplice possibile, per evitare eventuali effetti indesiderati causati dagli eccipienti. La farmacia ospedaliera dell'Ospedale Maria Vittoria di Torino allestisce quotidianamente cartine di idroclorotiazide e spironolattone destinate al reparto di Neonatologia, a causa della mancata presenza in commercio di preparazioni con un dosaggio adatto per i pazienti pediatrici. A causa del lungo lavoro richiesto e dalla percentuale di errore data dalla piccola quantità di polvere maneggiata durante la preparazione si è cercato di mettere a punto, in collaborazione con il Laboratorio di Tecnica della Facoltà di Farmacia di Torino, una sospensione di spironolattone e una di idroclorotiazide e di studiarne la stabilità. Entrambe le formulazioni contengono 1,5 mg/ml di principio attivo e come veicolo si è scelto di utilizzare il saccarosio sciroppo; come agente viscosizzante è stata utilizzata la carbossimetilcellulosa sodica e come conservante il sorbato di potassio. Le sospensioni sono state caratterizzate valutando la dimensione delle particelle, il pH, il potenziale Zeta, il titolo in principio attivo, l'omogeneità di contenuto, la viscosità e il comportamento reologico. Per lo studio della stabilità fisica e chimica nel tempo, le sospensioni sono state conservate a 25°C e a 4°C e caratterizzate ad intervalli di tempo definiti. La sospensione di spironolattone risulta essere maggiormente stabile a 4°C e la stabilità migliora se il pH della sospensione viene portato a 4,5 garantendo così un periodo di conservazione di 30 giorni. Per la sospensione di idroclorotiazide invece si registra una perdita del 20% del contenuto di principio attivo in 7 giorni, causata dalla degradazione dell'idroclorotiazide presente in soluzione nella fase continua della sospensione. Inoltre l'uniformità di contenuto ad ogni prelievo è garantita con l'utilizzo di polvere di idroclorotiazide cristallizzata in acqua ed etanolo.File | Dimensione | Formato | |
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