La nutrigenomica descrive le interazioni biologiche tra geni e alcuni nutrienti della dieta ed i conseguenti effetti sul metabolismo e sulla suscettibilità a manifestare malattie. Recentemente è emerso che specifici nutrienti possono modulare l'espressione genica attraverso l'interazione con recettori che attivano la trascrizione di geni target e alcune vie di segnale: vi sono quindi numerose potenziali applicazioni di specifiche indicazioni dietetiche in soggetti con predisposizione genetica allo sviluppo di malattie quali cancro, diabete e problemi cardiovascolari. Questa tesi riporta l'azione di alcuni nutrienti, come la vitamina D, i fitoestrogeni ed i ¿phytochemicals¿, sulla salute umana; in particolare viene descritta l'azione antiossidante dei derivati polifenolici. Sono descritti gli effetti della curcuma e dell'aglio, una spezia ed un bulbo solitamente usati come condimenti; la prima è in grado di aumentare sia la produzione che il flusso biliare, esibisce proprietà stimolanti la muscolatura biliare, proprietà carminative, antispastiche ed antiinfiammatorie; il secondo ha effetti antipertensivi, possiede proprietà benefiche per il sistema cardiovascolare e per la prevenzione dell'aterosclerosi. Ma il capitolo più specifico affronta lo studio del carciofo (Cynara scolymus) e delle sue proprietà. Esso rappresenta un componente rilevante nella dieta mediterranea ed è una ricca risorsa di composti fenolici bioattivi, di inulina, di fibre e di minerali. L'estratto di carciofo è usato già nella medicina tradizionale egizia e greca; mostra proprietà epatoprotettive, anticarcinogeniche, antibatteriche, antiossidanti ed ha la capacità di inibire la biosintesi del colesterolo e l'ossidazione delle LDL. Le indicazioni terapeutiche non possono essere circoscritte ad un singolo componente, ma sono rappresentate dall'attività dei diversi componenti del fitocomplesso, che insieme generano l'effetto farmacologico secondo un criterio additivo o sinergistico; sono inclusi gli acidi mono e dicaffeoilchinici, i flavonoidi, come la luteolina ed il suo 7-O-glucoside. Numerosi sono gli studi qui riportati e riassunti, in vitro ed in vivo, per mostrare l'efficacia dell'estratto.

ANTIOSSIDANTI: scavenger di radicali o modulatori dell'espressione genica?

SANTYSIAK, MILENA
2011/2012

Abstract

La nutrigenomica descrive le interazioni biologiche tra geni e alcuni nutrienti della dieta ed i conseguenti effetti sul metabolismo e sulla suscettibilità a manifestare malattie. Recentemente è emerso che specifici nutrienti possono modulare l'espressione genica attraverso l'interazione con recettori che attivano la trascrizione di geni target e alcune vie di segnale: vi sono quindi numerose potenziali applicazioni di specifiche indicazioni dietetiche in soggetti con predisposizione genetica allo sviluppo di malattie quali cancro, diabete e problemi cardiovascolari. Questa tesi riporta l'azione di alcuni nutrienti, come la vitamina D, i fitoestrogeni ed i ¿phytochemicals¿, sulla salute umana; in particolare viene descritta l'azione antiossidante dei derivati polifenolici. Sono descritti gli effetti della curcuma e dell'aglio, una spezia ed un bulbo solitamente usati come condimenti; la prima è in grado di aumentare sia la produzione che il flusso biliare, esibisce proprietà stimolanti la muscolatura biliare, proprietà carminative, antispastiche ed antiinfiammatorie; il secondo ha effetti antipertensivi, possiede proprietà benefiche per il sistema cardiovascolare e per la prevenzione dell'aterosclerosi. Ma il capitolo più specifico affronta lo studio del carciofo (Cynara scolymus) e delle sue proprietà. Esso rappresenta un componente rilevante nella dieta mediterranea ed è una ricca risorsa di composti fenolici bioattivi, di inulina, di fibre e di minerali. L'estratto di carciofo è usato già nella medicina tradizionale egizia e greca; mostra proprietà epatoprotettive, anticarcinogeniche, antibatteriche, antiossidanti ed ha la capacità di inibire la biosintesi del colesterolo e l'ossidazione delle LDL. Le indicazioni terapeutiche non possono essere circoscritte ad un singolo componente, ma sono rappresentate dall'attività dei diversi componenti del fitocomplesso, che insieme generano l'effetto farmacologico secondo un criterio additivo o sinergistico; sono inclusi gli acidi mono e dicaffeoilchinici, i flavonoidi, come la luteolina ed il suo 7-O-glucoside. Numerosi sono gli studi qui riportati e riassunti, in vitro ed in vivo, per mostrare l'efficacia dell'estratto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/73293