Introduction: hospitalization leads the child to unpleasant and painful experiences with short- and long-term negative psychological effects. The pediatric nurse has the role of recognizing, assessing, and treating procedural pain through the application of nonpharmacological techniques, through targeted communication, and through an effective caring relationship. Aim: Strategies and the basics of effective communication are introduced to establish a therapeutic relationship based on the active participation of the child and family. Some best-known nonpharmacological techniques used to alleviate procedural pain, applicable through dialogue and cooperation of the child, are reported. Materials and Methods: the CINAHL and PubMed databases were consulted for the retrieval of 25 scientific articles, and 7 textbooks were consulted for the basic theoretical concepts of the topics covered. Findings: there are different ways to communicate and various interaction strategies applicable in clinical settings. Hospitalization leads the child to negative experiences that can be avoided through empathic approaches, targeted and individualized distractive techniques, and the child's active involvement in the therapeutic process. Conclusions: Distractive techniques are effective in relieving pediatric procedural pain. Establishing a caring relationship, active involvement of the child and family, and the use of communication strategies are necessary for their application and to improve hospitalization. Pediatric procedural pain is still poorly treated with nonpharmacological methods, and the child and family are often not adequately involved in the care pathway. Keywords: pain, nonpharmacological therapies, communication, relationship, compliance.
Introduzione: l’ospedalizzazione porta il bambino a vivere esperienze spiacevoli e dolorose con effetti psicologici negativi a breve e lungo termine. L’infermiere pediatrico ha il ruolo di riconoscere, valutare e trattare il dolore procedurale tramite l’applicazione di tecniche non farmacologiche, attraverso una comunicazione mirata e una relazione di cura efficace. Obiettivo: si introducono le strategie e le basi di una comunicazione efficace al fine di instaurare una relazione terapeutica basata sulla partecipazione attiva del bambino e della famiglia. Vengono riportate alcune tecniche non farmacologiche maggiormente conosciute e utilizzate per alleviare il dolore procedurale, applicabili attraverso il dialogo e la collaborazione del bambino. Materiali e metodi: sono state consultate le banche dati CINAHL e PubMed per il reperimento di 25 articoli scientifici e sono stati consultati 7 libri di testo per i concetti teorici di base degli argomenti trattati. Risultati: esistono diversi modi per comunicare e varie strategie di interazione applicabili in ambito clinico. Il ricovero porta il bambino a vivere esperienze negative che possono essere evitate grazie ad approcci empatici, tecniche distrattive mirate e personalizzate ed il suo coinvolgimento attivo nel percorso terapeutico. Conclusioni: Le tecniche distrattive sono efficaci per alleviare il dolore procedurale pediatrico. Per la loro applicazione e per migliorare l’ospedalizzazione sono necessari l’instaurazione di una relazione di cura, il coinvolgimento attivo del bambino e della famiglia e l’uso di strategie comunicative. Il dolore procedurale pediatrico viene ancora scarsamente trattato con metodi non farmacologici ed il bambino e la famiglia spesso non vengono coinvolti adeguatamente nel percorso di cura. Parole chiave: dolore, terapie non farmacologiche, comunicazione, relazione, compliance.
Tecniche non farmacologiche per alleviare il dolore procedurale nel paziente pediatrico attraverso la comunicazione efficace e la relazione di cura: revisione della letteratura
MORARU, MARIA-MAGDALENA
2022/2023
Abstract
Introduzione: l’ospedalizzazione porta il bambino a vivere esperienze spiacevoli e dolorose con effetti psicologici negativi a breve e lungo termine. L’infermiere pediatrico ha il ruolo di riconoscere, valutare e trattare il dolore procedurale tramite l’applicazione di tecniche non farmacologiche, attraverso una comunicazione mirata e una relazione di cura efficace. Obiettivo: si introducono le strategie e le basi di una comunicazione efficace al fine di instaurare una relazione terapeutica basata sulla partecipazione attiva del bambino e della famiglia. Vengono riportate alcune tecniche non farmacologiche maggiormente conosciute e utilizzate per alleviare il dolore procedurale, applicabili attraverso il dialogo e la collaborazione del bambino. Materiali e metodi: sono state consultate le banche dati CINAHL e PubMed per il reperimento di 25 articoli scientifici e sono stati consultati 7 libri di testo per i concetti teorici di base degli argomenti trattati. Risultati: esistono diversi modi per comunicare e varie strategie di interazione applicabili in ambito clinico. Il ricovero porta il bambino a vivere esperienze negative che possono essere evitate grazie ad approcci empatici, tecniche distrattive mirate e personalizzate ed il suo coinvolgimento attivo nel percorso terapeutico. Conclusioni: Le tecniche distrattive sono efficaci per alleviare il dolore procedurale pediatrico. Per la loro applicazione e per migliorare l’ospedalizzazione sono necessari l’instaurazione di una relazione di cura, il coinvolgimento attivo del bambino e della famiglia e l’uso di strategie comunicative. Il dolore procedurale pediatrico viene ancora scarsamente trattato con metodi non farmacologici ed il bambino e la famiglia spesso non vengono coinvolti adeguatamente nel percorso di cura. Parole chiave: dolore, terapie non farmacologiche, comunicazione, relazione, compliance.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/7328