I Sali di litio, sono, ad oggi, il più importante presidio per il trattamento del Disturbo Bipolare. La presente tesi si propone come obiettivo, quello di affrontare l'importante tema delle collateralità legate al loro utilizzo, ponendo, in particolar modo, l'attenzione sugli effetti a carico delle ghiandole paratiroidi. A proposito di tale distretto, infatti, la Letteratura esistente è piuttosto esigua e non sono presenti chiare indicazioni su come affrontare alterazioni paratiroidee indotte da litio nelle Linee Guida internazionali. Il lavoro è articolato in quattro capitoli ed i dati riportati sono stati ricavati attraverso ricerca bibliografica all'interno della Letteratura. Nel primo capitolo, vengono presentate le caratteristiche epidemiologiche e cliniche del Disturbo Bipolare. Il secondo è incentrato sul trattamento con la descrizione delle indicazioni delle più recenti Linee Guida internazionali. Nel terzo, viene descritto il ruolo del litio nel trattamento del Disturbo Bipolare, considerandone efficacia, predittori di risposta ed infine collateralità. Infine, la tesi affronta in particolare, la questione relativa alle collateralità legate alle paratiroidi nell'ultimo capitolo, attraverso un lavoro sperimentale condotto presso il Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino. La conclusione che viene tratta è che il litio risulta, effettivamente, responsabile di alterazioni paratiroidee e del metabolismo del calcio ed è, pertanto, suggerita la necessità di controllare regolarmente i livelli sierici di paratormone e calcio prima e durante il trattamento con tale farmaco.

Effetti del trattamento a lungo termine con sali di litio sulle ghiandole paratiroidi

CITINO, ERMINIA
2015/2016

Abstract

I Sali di litio, sono, ad oggi, il più importante presidio per il trattamento del Disturbo Bipolare. La presente tesi si propone come obiettivo, quello di affrontare l'importante tema delle collateralità legate al loro utilizzo, ponendo, in particolar modo, l'attenzione sugli effetti a carico delle ghiandole paratiroidi. A proposito di tale distretto, infatti, la Letteratura esistente è piuttosto esigua e non sono presenti chiare indicazioni su come affrontare alterazioni paratiroidee indotte da litio nelle Linee Guida internazionali. Il lavoro è articolato in quattro capitoli ed i dati riportati sono stati ricavati attraverso ricerca bibliografica all'interno della Letteratura. Nel primo capitolo, vengono presentate le caratteristiche epidemiologiche e cliniche del Disturbo Bipolare. Il secondo è incentrato sul trattamento con la descrizione delle indicazioni delle più recenti Linee Guida internazionali. Nel terzo, viene descritto il ruolo del litio nel trattamento del Disturbo Bipolare, considerandone efficacia, predittori di risposta ed infine collateralità. Infine, la tesi affronta in particolare, la questione relativa alle collateralità legate alle paratiroidi nell'ultimo capitolo, attraverso un lavoro sperimentale condotto presso il Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino. La conclusione che viene tratta è che il litio risulta, effettivamente, responsabile di alterazioni paratiroidee e del metabolismo del calcio ed è, pertanto, suggerita la necessità di controllare regolarmente i livelli sierici di paratormone e calcio prima e durante il trattamento con tale farmaco.
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