Il lavoro nasce nell'ambito di un crescente interesse della comunità medica scientifica nei confronti della Medicina Narrativa e dall'integrazione tra Medicina Narrativa e approcci didattici classici. È stato dedicato il tempo di due tesi di laurea, la presente e quella della collega Laura Tomasi Cont, per sviluppare due e-books, ¿Come far crescere alberi¿ e ¿Nascere in barba al rischio¿. Il libro ¿Come far crescere alberi¿ raccoglie una serie di interviste ad alcune pazienti selezionate dell'Ambulatorio di Nefropatia in Gravidanza, Sant'Anna di Torino; ¿Nascere in barba al rischio¿, invece, contiene una mini guida su rene e gravidanza, e alcune interviste ai medici che gestiscono o collaborano con l'Ambulatorio sopracitato. I libri sono rivolti sia alle pazienti che ai medici. ¿Nascere in barba al rischio¿ contiene due sezioni diverse e complementari, una più scientifica-didattica ed una più squisitamente narrativa. La mini guida su rene e gravidanza spiega ai lettori alcuni punti chiave che possono servire ad affrontare meglio la gestazione ¿a rischio¿: quali sono i rischi, quali i controlli, utilizzando un linguaggio specifico ma semplice e chiaro, adatto anche ai ¿non esperti¿. La seconda parte del libro, che raccoglie le interviste ai medici, impiega la narrazione per veicolare, in maniera complementare, analoghe informazioni sulla gestione delle gravidanze in donne con malattie renali. La scelta di inserire le interviste ai medici nasce, innanzitutto, dal desiderio di introdurre alle pazienti le figure che più spesso intervengono nella gestione delle gravidanze ¿a rischio¿ presso la struttura del Sant'Anna di Torino, mostrandole da un punto di vista meno formale: permettendo quindi agli stessi medici di presentarsi, di raccontare il proprio approccio alla Medicina materno-fetale, in base alla diversa esperienza maturata, di mostrare quelle che sono, a parere di ognuno, le principali difficoltà e i nodi più importanti della quotidiana pratica clinica. Gli stessi medici hanno così cercato di ¿mettersi a nudo¿ in prima persona, al pari del lavoro proposto alle pazienti stesse. ¿Come far crescere alberi¿ risponde al desiderio dei medici di dedicare più tempo a parlare, a spiegare e ad ascoltare le pazienti. Un libro non può sostituire il contatto diretto del colloquio clinico, ma può aiutare a riflettere, può indurre medico e paziente a confrontarsi con la straordinaria diversità degli esseri umani, può aiutare ad identificare i problemi e a rendere più incisive le domande. Il libro apre la strada ad un maggiore ascolto e alla comprensione dei propri pazienti, aiutando i medici a capire cosa voglia dire convivere con una malattia cronica, e consente loro di superare discriminazioni e luoghi comuni. Inoltre la lettura di esperienze, seppur difficili, a ¿lieto fine¿, bilancia il gran numero di informazioni ¿negative¿ reperibili su Internet e può dare speranza a donne con problemi clinici simili, che vedono la gravidanza come riscatto sulla malattia e completamento della loro vita. In sintesi l'integrazione dei due approcci ¿dalla parte del medico¿, didattico classico e narrativo, ed il completamento con il libro ¿gemello¿ che veicola il punto di vista delle donne, dovrebbe non solo avere il compito di reiterare sotto un punto di vista differente le informazioni cliniche, ma anche di avvicinare a cogliere la complessità della gestione e sorveglianza delle gravidanze ¿a rischio¿, facilitando il colloquio clinico.
La gravidanza difficile: "Nascere in barba al rischio". La narrazione come veicolo di insegnamento (II). Interviste ai medici
CAMPAGNOLO, STELLA
2011/2012
Abstract
Il lavoro nasce nell'ambito di un crescente interesse della comunità medica scientifica nei confronti della Medicina Narrativa e dall'integrazione tra Medicina Narrativa e approcci didattici classici. È stato dedicato il tempo di due tesi di laurea, la presente e quella della collega Laura Tomasi Cont, per sviluppare due e-books, ¿Come far crescere alberi¿ e ¿Nascere in barba al rischio¿. Il libro ¿Come far crescere alberi¿ raccoglie una serie di interviste ad alcune pazienti selezionate dell'Ambulatorio di Nefropatia in Gravidanza, Sant'Anna di Torino; ¿Nascere in barba al rischio¿, invece, contiene una mini guida su rene e gravidanza, e alcune interviste ai medici che gestiscono o collaborano con l'Ambulatorio sopracitato. I libri sono rivolti sia alle pazienti che ai medici. ¿Nascere in barba al rischio¿ contiene due sezioni diverse e complementari, una più scientifica-didattica ed una più squisitamente narrativa. La mini guida su rene e gravidanza spiega ai lettori alcuni punti chiave che possono servire ad affrontare meglio la gestazione ¿a rischio¿: quali sono i rischi, quali i controlli, utilizzando un linguaggio specifico ma semplice e chiaro, adatto anche ai ¿non esperti¿. La seconda parte del libro, che raccoglie le interviste ai medici, impiega la narrazione per veicolare, in maniera complementare, analoghe informazioni sulla gestione delle gravidanze in donne con malattie renali. La scelta di inserire le interviste ai medici nasce, innanzitutto, dal desiderio di introdurre alle pazienti le figure che più spesso intervengono nella gestione delle gravidanze ¿a rischio¿ presso la struttura del Sant'Anna di Torino, mostrandole da un punto di vista meno formale: permettendo quindi agli stessi medici di presentarsi, di raccontare il proprio approccio alla Medicina materno-fetale, in base alla diversa esperienza maturata, di mostrare quelle che sono, a parere di ognuno, le principali difficoltà e i nodi più importanti della quotidiana pratica clinica. Gli stessi medici hanno così cercato di ¿mettersi a nudo¿ in prima persona, al pari del lavoro proposto alle pazienti stesse. ¿Come far crescere alberi¿ risponde al desiderio dei medici di dedicare più tempo a parlare, a spiegare e ad ascoltare le pazienti. Un libro non può sostituire il contatto diretto del colloquio clinico, ma può aiutare a riflettere, può indurre medico e paziente a confrontarsi con la straordinaria diversità degli esseri umani, può aiutare ad identificare i problemi e a rendere più incisive le domande. Il libro apre la strada ad un maggiore ascolto e alla comprensione dei propri pazienti, aiutando i medici a capire cosa voglia dire convivere con una malattia cronica, e consente loro di superare discriminazioni e luoghi comuni. Inoltre la lettura di esperienze, seppur difficili, a ¿lieto fine¿, bilancia il gran numero di informazioni ¿negative¿ reperibili su Internet e può dare speranza a donne con problemi clinici simili, che vedono la gravidanza come riscatto sulla malattia e completamento della loro vita. In sintesi l'integrazione dei due approcci ¿dalla parte del medico¿, didattico classico e narrativo, ed il completamento con il libro ¿gemello¿ che veicola il punto di vista delle donne, dovrebbe non solo avere il compito di reiterare sotto un punto di vista differente le informazioni cliniche, ma anche di avvicinare a cogliere la complessità della gestione e sorveglianza delle gravidanze ¿a rischio¿, facilitando il colloquio clinico.File | Dimensione | Formato | |
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