CAMELLIA SINENSIS: PREGI E DIFETTI DI UNA PIANTA MILLENARIA. UN APPROFONDIMENTO SUL TE' VERDE

Camellia sinensis is an evergreen tree or shrub belonging to the Theaceae family from some parts of China and India. From its leaves tea is obtained, the most widely consumed beverage in the world after water. Only few people know that the six different types of recognized tea (green tea, black tea, oolong tea, white tea, yellow tea, Pu-erh tea) are derived from the same plant, Camellia sinensis, and only the different processing of the leaves is able to give the particular flavor characteristics to the various types of tea. The aim of the thesis was to collect data from the scientific literature regarding Camellia sinensis. Special attention has been given to green tea (not only as a tea, but also as plant extract) in order to analyze the many beneficial properties attributed to it with the intention to clarify, as far as possible, on their actual effectiveness. The toxic characteristics have been evaluated, particularly hepatotoxicity, attributed to the use of extracts of green tea, analyzing a study that took into account several cases of liver damage. In addition, possible interactions of green tea with certain drugs have been taken into account. The beneficial properties of green tea (such as antibacterial activity, preventive activity of certain types of cancer, the anti-diabetic activity, anticavity activity, activity on cardiovascular disease and weight control) are attributed to catechins, in particular to epigallocatechina-3-O-gallate (EGCG), which has been shown to have a good antioxidant effect. It was found that the positive effects of green tea are largely demonstrated with in vitro and in vivo studies on animal models, while human studies have yielded conflicting and sometimes inconclusive results, probably because of the low amount of green tea taken during epidemiological studies, compared to the high doses used in tests on laboratory animals. It will therefore be necessary, in the future, it will be necessary to make further studies in humans. The easy availability of products containing green tea on the shelves of supermarkets and pharmacies, added to the erroneous common belief that << if a product is natural does not hurt >> led to an increase of reported cases, although rare, of acute hepatotoxicity. It should be borne in mind, however, that products containing green tea can contain also other natural compounds and this can make it difficult to establish a causal relationship between the green tea extracts and reported cases of hepatotoxicity liver. In the upcoming years, the researches will have to concentrate on the study of the actual extent of the health benefits, on the definition of the consumption of tea within a safe range and on elucidating potential mechanisms of action in the human body.

Camellia sinensis è un albero o un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Teacee, originaria di alcune zone della Cina e dell'India. Dalle sue foglie si ottiene il tè, la bevanda più consumata al mondo dopo l'acqua. In pochi sanno che i sei diversi tipi di tè riconosciuti (tè verde, tè nero, tè Oolong, tè bianco, tè giallo, tè Pu-erh) sono ottenuti dalla stessa pianta, Camellia sinensis, e solo la differente lavorazione delle sue foglie è in grado di dare le caratteristiche aromatiche peculiari alle varie tipologie di tè. Lo scopo della tesi è stato quello di raccogliere i dati presenti nella letteratura scientifica riguardanti Camellia sinensis. Un'attenzione particolare è stata rivolta al tè verde (non solo come infuso, ma anche come estratto vegetale) in modo da analizzare le numerose proprietà benefiche ad esso attribuite con l'intenzione di fare chiarezza, per quanto possibile, sulla loro effettiva efficacia. Sono state anche affrontate le caratteristiche di tossicità, in particolare di epatotossicità, attribuite all'uso degli estratti di tè verde, analizzando uno studio che ha preso in considerazione diversi casi di danno al fegato. Inoltre, sono state prese in considerazione le possibili interazioni del tè verde con alcuni farmaci. Le proprietà benefiche del tè verde (come l'attività antibatterica, l'attività preventiva su alcuni tipi di tumore, l'attività antidiabetica, l'attività anticariogenica, l'attività sulle malattie cardiovascolari e sul controllo del peso) sono attribuite alle catechine, in particolare all'epigallocatechina-3-O-gallato (EGCG), che ha dimostrato avere un buon effetto antiossidante. È emerso che gli effetti positivi del tè verde sono largamente dimostrati con studi in vitro e in vivo su modelli animali, mentre gli studi effettuati sull'uomo hanno dato esiti contrastanti e a volte inconcludenti, probabilmente a causa della bassa quantità di tè verde assunta durante gli studi epidemiologici, rispetto alle alte dosi utilizzate nei test sugli animali di laboratorio. Sarà quindi necessario, in futuro, effettuare ulteriori studi sull'uomo. La facile reperibilità da parte della popolazione di prodotti contenenti tè verde, sugli scaffali dei supermercati e in farmacia, sommata all'errata convinzione comune che <<se un prodotto è naturale non fa male>> ha portato ad un aumento di segnalazioni di casi, seppur rari, di epatotossicità acuta. È da tener presente, però, che i prodotti contenenti tè verde possono avere al loro interno anche altri composti naturali e questo può rendere difficile stabilire una reazione causale tra gli estratti di tè verde e i casi riportati di epatotossicità al fegato. Negli anni a venire, le ricerche si dovranno concentrare sullo studio dell'effettiva entità dei benefici per la salute, nella definizione del range di sicurezza del consumo di tè e nel chiarire i potenziali meccanismi d'azione nell'organismo umano