Gli organismi fitoplanctonici rappresentano una fonte preziosa di sostanze chimiche attraverso la produzione di metaboliti secondari, molecole organiche dotate di un potenziale biologico così importate da rappresentare per la comunità scientifica validissimi lead compounds utilizzati come punto di partenza per la progettazione di nuovi farmaci mediante la Drug Discovery.1 Le microalghe del genere dei dinoflagellati, in particolare le specie Prorocentrum belizeanum e Prorocentrum lima, producono alcuni dei più attivi e complessi metaboliti secondari presenti in natura, di cui l'acido okadaico rappresenta il composto testa di serie.2 Numerosi studi dimostrano come questa potente tossina inibisca le proteine fosfatasi responsabili della defosforilazione di serina e treonina (PSPs), classificandolo come il primo inibitore altamente selettivo per le proteine fosfatasi di tipo 1 (PP1) e di tipo 2 (PP2a) nonché un potente agente promotore tumorale in vitro3. L'acido okadaico costituisce pertanto uno strumento prezioso per approfondire gli studi dei processi cellulari regolati da questi enzimi, finalizzati al miglioramento dell'approccio terapeutico nei confronti delle patologie ad essi correlate come il diabete, l'Alzheimer, l'osteoporosi ed il cancro.4. La presente tesi di laurea illustra il lavoro svolto durante 6 mesi presso il laboratorio di Bio-Organica ¿Antonio Gonzàlez¿ (IUBO) situato a La Laguna, Tenerife, Spagna, sotto la supervisione del Dr. Manuel Norte Martìn, del Dr. Josè Javier Fernàndez Castro e della Dr.ssa Marìa Luisa Souto Suàrez. Questo lavoro descrive da una parte la coltura artificiale su larga scala di due ceppi della microalga P.belizeanum da cui sono stati ricavati due estratti cellulari (uno in acetone ed uno in metanolo), dall'altra i percorsi di separazione cromatografica a partire da due estratti di P.lima e P.belizeanum per isolare e purificare l'acido okadaico e l'estere etilico del Feoforbide A, dei quali è stata effettuata l'identificazione strutturale mediante diversi esperimenti di risonanza magnetica nucleare. 1) Blunt J.W.; Copp B.R.; Keyzers R.A.; Munro M.H.G.; Prinsep M.R., Nat. Prod, 2010, pp 27-165. 2) Fernàndez J.J; Suàrez Gòmez B.; Souto M.L.; Norte M., Nat. Prod., 2003, 66, pp 1294-1296. 3) Arteche E.; Strippoli G.; Loirand G.; Pacaund P.; Candenas M.L.; Moltò J.C.; Souto M.L.; Fernàndez J.J.; Norte M.; Martìn D.J.; Savineau J.P., J. Pharmacol. Exp. Ther. 1997, pp 282-285. 4) Boudreau R.T.M.; Hoskin D.W., International Immunopharmacology, 2005, 5, pp 1507-1518.
COLTURA ARTIFICIALE ED ESTRAZIONE CROMATOGRAFICA DI ACIDO OKADAICO ED ESTERE ETILICO DEL FEOFORBIDE A DALLE MICROALGHE PROROCENTRUM BELIZEANUM E PROROCENTRUM LIMA
JON, AZZURRA
2014/2015
Abstract
Gli organismi fitoplanctonici rappresentano una fonte preziosa di sostanze chimiche attraverso la produzione di metaboliti secondari, molecole organiche dotate di un potenziale biologico così importate da rappresentare per la comunità scientifica validissimi lead compounds utilizzati come punto di partenza per la progettazione di nuovi farmaci mediante la Drug Discovery.1 Le microalghe del genere dei dinoflagellati, in particolare le specie Prorocentrum belizeanum e Prorocentrum lima, producono alcuni dei più attivi e complessi metaboliti secondari presenti in natura, di cui l'acido okadaico rappresenta il composto testa di serie.2 Numerosi studi dimostrano come questa potente tossina inibisca le proteine fosfatasi responsabili della defosforilazione di serina e treonina (PSPs), classificandolo come il primo inibitore altamente selettivo per le proteine fosfatasi di tipo 1 (PP1) e di tipo 2 (PP2a) nonché un potente agente promotore tumorale in vitro3. L'acido okadaico costituisce pertanto uno strumento prezioso per approfondire gli studi dei processi cellulari regolati da questi enzimi, finalizzati al miglioramento dell'approccio terapeutico nei confronti delle patologie ad essi correlate come il diabete, l'Alzheimer, l'osteoporosi ed il cancro.4. La presente tesi di laurea illustra il lavoro svolto durante 6 mesi presso il laboratorio di Bio-Organica ¿Antonio Gonzàlez¿ (IUBO) situato a La Laguna, Tenerife, Spagna, sotto la supervisione del Dr. Manuel Norte Martìn, del Dr. Josè Javier Fernàndez Castro e della Dr.ssa Marìa Luisa Souto Suàrez. Questo lavoro descrive da una parte la coltura artificiale su larga scala di due ceppi della microalga P.belizeanum da cui sono stati ricavati due estratti cellulari (uno in acetone ed uno in metanolo), dall'altra i percorsi di separazione cromatografica a partire da due estratti di P.lima e P.belizeanum per isolare e purificare l'acido okadaico e l'estere etilico del Feoforbide A, dei quali è stata effettuata l'identificazione strutturale mediante diversi esperimenti di risonanza magnetica nucleare. 1) Blunt J.W.; Copp B.R.; Keyzers R.A.; Munro M.H.G.; Prinsep M.R., Nat. Prod, 2010, pp 27-165. 2) Fernàndez J.J; Suàrez Gòmez B.; Souto M.L.; Norte M., Nat. Prod., 2003, 66, pp 1294-1296. 3) Arteche E.; Strippoli G.; Loirand G.; Pacaund P.; Candenas M.L.; Moltò J.C.; Souto M.L.; Fernàndez J.J.; Norte M.; Martìn D.J.; Savineau J.P., J. Pharmacol. Exp. Ther. 1997, pp 282-285. 4) Boudreau R.T.M.; Hoskin D.W., International Immunopharmacology, 2005, 5, pp 1507-1518.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/73142