Rights and law speaks in the most diverse contexts, in the internal dialogue with national and international institutions, in trading venues, in the social debate, in legal discourse. Very often in order to counter, to legitimize public policies, again request intervention, defend and spread interests, values, principles, reference is made to the rights. Many social demands are presented in terms of a law: human, important, person, individual or collective, simply a "right", a new law demanded or an old law violated. If you think about it, the very fact of making an application as a "law" gives it greater strength, turns into a claim that is assumed established for all persons belonging to a particular group or community. It becomes almost a something due, to which correspond the obligations of someone. The mere fact attest to a request or a claim as a right gives it a social legitimacy to which it is very difficult to escape. It may be wondering why it has such a legitimizing force. The main reason may lie in the fact that rights are a tool against the interest policies, or against the policies adopted to meet the needs of only a part of the community, and not of all its members, and with whom therefore they defend both the fundamental values ​​of the person and of society and the needs that takes the form of human right. However, the definition of law is not unique, it may be different if you change some variables. In the research subject of this thesis, they have interviewed the students attending the first year of Law - and therefore belonging to the external legal culture as yet ignorant of technical notions of formal positive law - requiring them to give the definition of law and a jurist. The purpose of the analysis is to verify whether variables such as age, gender and level of education, whether or not they have some influence on the definitions that respondents of law damage and jurist

Di diritti e diritto si parla nei più diversi contesti, nel dialogo interno alle istituzioni nazionali e internazionali, nelle sedi di contrattazioni, nel dibattito sociale, nel discorso giuridico. Molto spesso al fine di contrastare, legittimare politiche pubbliche, sollecitare nuovamente interventi, difendere e diffondere interessi, valori, principi, si fa riferimento ai diritti. Molte rivendicazioni sociali si presentano nei termini di un diritto: umano, fondamentale, della persona, individuale o collettivo, semplicemente un ¿diritto¿, un nuovo diritto preteso o un vecchio diritto violato. Se ci si pensa bene, il fatto stesso di presentare una richiesta come ¿diritto¿ le conferisce maggiore forza, la trasforma in una rivendicazione che si assume fondata per tutte le persone che appartengono ad un determinato gruppo o comunità. Diventa quasi un qualcosa di dovuto, a cui corrispondono degli obblighi di qualcuno. Il solo fatto di attestare una richiesta o una rivendicazione come un diritto le dona una legittimazione sociale alla quale risulta davvero difficile sottrarsi. Ci si potrebbe chiedere perché abbia tale forza legittimante. La principale motivazione potrebbe trovarsi nel fatto che i diritti rappresentano uno strumento contro le politiche degli interessi, ovvero contro le politiche adottate per soddisfare solamente i bisogni di una parte della comunità, e non di tutti i suoi membri, e con il quale pertanto si tutelano sia i valori fondamentali della persona e della società, sia i bisogni che assume la forma di diritto umano. Tuttavia, la definizione di diritto non è univoca, può essere diversa se cambiano alcune variabili. Nella ricerca oggetto della presente tesi, si sono intervistati degli studenti frequentanti il primo anno di Giurisprudenza ¿ e pertanto appartenenti alla cultura giuridica esterna in quanto ancora digiuni di nozioni tecniche di diritto positivo formale ¿ richiedendo loro di dare la definizione di diritto e di giurista. Lo scopo dell'analisi è verificare se variabili quali età, genere e titolo di studio, abbiano o meno una qualche influenza sulle definizioni che gli intervistati danno di diritto e di giurista.

"Che cos'è il diritto e cosa fa il giurista? Una ricerca sugli studenti di Giurisprudenza dell'Università di Torino"

FAVATA, ALBERTO
2015/2016

Abstract

Di diritti e diritto si parla nei più diversi contesti, nel dialogo interno alle istituzioni nazionali e internazionali, nelle sedi di contrattazioni, nel dibattito sociale, nel discorso giuridico. Molto spesso al fine di contrastare, legittimare politiche pubbliche, sollecitare nuovamente interventi, difendere e diffondere interessi, valori, principi, si fa riferimento ai diritti. Molte rivendicazioni sociali si presentano nei termini di un diritto: umano, fondamentale, della persona, individuale o collettivo, semplicemente un ¿diritto¿, un nuovo diritto preteso o un vecchio diritto violato. Se ci si pensa bene, il fatto stesso di presentare una richiesta come ¿diritto¿ le conferisce maggiore forza, la trasforma in una rivendicazione che si assume fondata per tutte le persone che appartengono ad un determinato gruppo o comunità. Diventa quasi un qualcosa di dovuto, a cui corrispondono degli obblighi di qualcuno. Il solo fatto di attestare una richiesta o una rivendicazione come un diritto le dona una legittimazione sociale alla quale risulta davvero difficile sottrarsi. Ci si potrebbe chiedere perché abbia tale forza legittimante. La principale motivazione potrebbe trovarsi nel fatto che i diritti rappresentano uno strumento contro le politiche degli interessi, ovvero contro le politiche adottate per soddisfare solamente i bisogni di una parte della comunità, e non di tutti i suoi membri, e con il quale pertanto si tutelano sia i valori fondamentali della persona e della società, sia i bisogni che assume la forma di diritto umano. Tuttavia, la definizione di diritto non è univoca, può essere diversa se cambiano alcune variabili. Nella ricerca oggetto della presente tesi, si sono intervistati degli studenti frequentanti il primo anno di Giurisprudenza ¿ e pertanto appartenenti alla cultura giuridica esterna in quanto ancora digiuni di nozioni tecniche di diritto positivo formale ¿ richiedendo loro di dare la definizione di diritto e di giurista. Lo scopo dell'analisi è verificare se variabili quali età, genere e titolo di studio, abbiano o meno una qualche influenza sulle definizioni che gli intervistati danno di diritto e di giurista.
ITA
Rights and law speaks in the most diverse contexts, in the internal dialogue with national and international institutions, in trading venues, in the social debate, in legal discourse. Very often in order to counter, to legitimize public policies, again request intervention, defend and spread interests, values, principles, reference is made to the rights. Many social demands are presented in terms of a law: human, important, person, individual or collective, simply a "right", a new law demanded or an old law violated. If you think about it, the very fact of making an application as a "law" gives it greater strength, turns into a claim that is assumed established for all persons belonging to a particular group or community. It becomes almost a something due, to which correspond the obligations of someone. The mere fact attest to a request or a claim as a right gives it a social legitimacy to which it is very difficult to escape. It may be wondering why it has such a legitimizing force. The main reason may lie in the fact that rights are a tool against the interest policies, or against the policies adopted to meet the needs of only a part of the community, and not of all its members, and with whom therefore they defend both the fundamental values ​​of the person and of society and the needs that takes the form of human right. However, the definition of law is not unique, it may be different if you change some variables. In the research subject of this thesis, they have interviewed the students attending the first year of Law - and therefore belonging to the external legal culture as yet ignorant of technical notions of formal positive law - requiring them to give the definition of law and a jurist. The purpose of the analysis is to verify whether variables such as age, gender and level of education, whether or not they have some influence on the definitions that respondents of law damage and jurist
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/73125