Il clima relazionale presente in famiglia forma i suoi membri all'incontro con l'altro e con il mondo esterno. Un adeguato sviluppo dovrebbe costituire un diritto inalienabile di ogni bambino, ma in realtà questo è spesso violato a causa della patologia che caratterizza alcuni genitori. Ferenczi e Boszormenyi-Nagy, anche se appartenenti a orientamenti teorici differenti, hanno entrambi riscontrato che spesso i bambini portano sulle loro spalle il peso della sofferenza familiare che in passato non è stata elaborata. Gli autori hanno individuato una trasmissione trasgenerazionale della patologia che inevitabilmente è tramandata in assenza di un cambiamento relazionale, il quale può essere favorito dalla psicoterapia. La criticità delle problematiche relazionali si riflette a livello individuale in termini di mancata individuazione o deficit nell'integrità della personalità. Inoltre, anche se spesso l'attenzione è rivolta al singolo paziente, ritenuto dalla famiglia l'unico bisognoso di cure, Ferenczi e Boszormenyi-Nagy ampliano la prospettiva includendo le problematiche relazionali familiari che lo possono aver condotto alla patologia. Infatti, nelle esperienze cliniche dei due terapeuti appena citati, emerge che determinati individui non sono accettati dai loro familiari oppure lo sono, ma solo a determinate condizioni che impongono loro di immedesimarsi in un dato ruolo, "funzionale" alla famiglia. Il costo che l'individuo paga per l'amore e la lealtà nei confronti della famiglia è costituito dall'impossibilità di individuazione, poiché questo deteriorerebbe il precario equilibrio familiare che si poggia sulla patologia del singolo paziente. Ferenczi e Boszormenyi-Nagy trasmettono ai loro pazienti un insegnamento che ritengono fondamentale: ossia il rispetto per l'altro, tale rispetto comporta che ognuno sia libero di vivere la propria esistenza, in assenza di indentificazioni patogene che potrebbero determinare il non sentirsi protagonisti della propria vita. Infine, entrambi gli Autori ritengono che è attraverso un comportamento rispettoso e responsabile che si ottiene la fiducia dei pazienti, la quale è indispensabile per imboccare la via della guarigione, per tale ragione hanno molto a cuore la formazione del terapeuta per il quale è indispensabile una maturità personale.
Riflessioni sull'ambiente familiare confrontando il pensiero di Sàndor Ferenczi e il pensiero di Ivan Boszormenyi-Nagy
GENTILESCA, GIULIA
2008/2009
Abstract
Il clima relazionale presente in famiglia forma i suoi membri all'incontro con l'altro e con il mondo esterno. Un adeguato sviluppo dovrebbe costituire un diritto inalienabile di ogni bambino, ma in realtà questo è spesso violato a causa della patologia che caratterizza alcuni genitori. Ferenczi e Boszormenyi-Nagy, anche se appartenenti a orientamenti teorici differenti, hanno entrambi riscontrato che spesso i bambini portano sulle loro spalle il peso della sofferenza familiare che in passato non è stata elaborata. Gli autori hanno individuato una trasmissione trasgenerazionale della patologia che inevitabilmente è tramandata in assenza di un cambiamento relazionale, il quale può essere favorito dalla psicoterapia. La criticità delle problematiche relazionali si riflette a livello individuale in termini di mancata individuazione o deficit nell'integrità della personalità. Inoltre, anche se spesso l'attenzione è rivolta al singolo paziente, ritenuto dalla famiglia l'unico bisognoso di cure, Ferenczi e Boszormenyi-Nagy ampliano la prospettiva includendo le problematiche relazionali familiari che lo possono aver condotto alla patologia. Infatti, nelle esperienze cliniche dei due terapeuti appena citati, emerge che determinati individui non sono accettati dai loro familiari oppure lo sono, ma solo a determinate condizioni che impongono loro di immedesimarsi in un dato ruolo, "funzionale" alla famiglia. Il costo che l'individuo paga per l'amore e la lealtà nei confronti della famiglia è costituito dall'impossibilità di individuazione, poiché questo deteriorerebbe il precario equilibrio familiare che si poggia sulla patologia del singolo paziente. Ferenczi e Boszormenyi-Nagy trasmettono ai loro pazienti un insegnamento che ritengono fondamentale: ossia il rispetto per l'altro, tale rispetto comporta che ognuno sia libero di vivere la propria esistenza, in assenza di indentificazioni patogene che potrebbero determinare il non sentirsi protagonisti della propria vita. Infine, entrambi gli Autori ritengono che è attraverso un comportamento rispettoso e responsabile che si ottiene la fiducia dei pazienti, la quale è indispensabile per imboccare la via della guarigione, per tale ragione hanno molto a cuore la formazione del terapeuta per il quale è indispensabile una maturità personale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/73070