Major surgery is often associated with undesirable consequences such as pain, cardiovascular, infectious and thromboembolic complications, cognitive dysfunction, nausea and ileus, fatigue and prolonged hospitalization despite continuing advances in anesthesia, surgery and perioperative medicine. These consequences greatly affect the patients' quality of life in the postoperative period and lengthen hospitalization. A multimodal approach may lead to a greater reduction of undesirable consequences of the surgery stress with a faster recovery and reduced postoperative morbidity and whole costs. Radical cystectomy is suitable to be placed in an Enhanced Recovery Program (ERP), for its high risks of complications and long length of hospitalization. The study lead by the Hospital San Luigi di Orbassano is aimed at checking the impact of an ERP protocol on the outcome of these patients and evaluating the applicability to other kinds of surgery in the same hospital. It is an observational study in which two types of treatment in two groups of patients are compared. Group A is composed by patients who have undergone radical cystectomy in 2010, with "standard" protocol (without accelerated recovery protocol). Group B is made of patients who have undergone radical cystectomy from January 2011 to September 2012, to which the ERP protocol was applied. Data were gathered from 50 patients. Primary outcomes evaluated are: ability to pass stool and hospitalization days. Secondary outcomes: restored oral intake, peristalsis recovery, ability to pass gas, mobilization, and postoperative pain. The results show that the achievement of outcomes, both primary and secondary, occurs faster for the patients that underwent the ERP protocol (group B), according with literature. In terms of reduction of hospitalization length , the application of the ERP protocol effected positively only patients that underwent radical cystectomy with Bricker ileal conduit urinary diversion. No reduction of hospitalization was clearly evident for orthotopic ileal Y-shaped neobladder. In particular the average days required to regain ability to pass stool is 4.44 for group A versus 3.88 for the group B and the average days of hospitalization in patients who received Bricker diversion is 12.09 for group A versus 10.64 for group B. It is important to say that the pain control has been rather good in both groups (VAS 1.2 for group A and 1.24 for group B). This study shows that the postoperative course of patients who received ERP protocol improve quality of life in terms of an earlier removal of the nasogastric tube, the reduction of time required to regain normal bowel function, the faster restoring of oral intake as well as the pain control. Hospitalization time is a more complicated topic since surgical operations are characterized by a standard duration of surgery and especially by a standard time of postoperative staying. Therefore patients are not discharged although they potentially could be considering clinical-anesthesiological aspect.
La chirurgia maggiore, nonostante i continui progressi nel campo dell'anestesia, della chirurgia e della medicina peri-operatoria, è associata spesso a sequele indesiderabili quali dolore, complicazioni cardiovascolari, infettive e tromboemboliche, disfunzioni cognitive, nausea ed ileo, astenia e convalescenza protratta. Queste sequele influiscono enormemente sulla qualità della vita dei pazienti nel postoperatorio e allungano i tempi di ricovero. Un intervento multimodale può permettere una maggiore riduzione delle sequele indesiderate dell'insulto chirurgico con un più rapido recupero e una riduzione della morbilità postoperatoria e dei costi totali. La cistectomia radicale si presta bene ad essere inserita in un programma di recupero accelerato, per i suoi elevati rischi intrinseci di complicanze e per la durata della degenza, solitamente significativa; lo scopo dello studio, è stato quello di verificare l'impatto di un protocollo ERP sugli outcome di questi pazienti e di valutarne la fattibilità e l'eventuale applicabilità ad altri tipi di chirurgia. Si tratta di uno studio osservazionale in cui sono stati confrontati due tipi di trattamento in due gruppi di pazienti. Il gruppo A corrisponde a pazienti sottoposti a cistectomia radicale nel corso del 2010, con trattamento perioperatorio ¿standard¿ (senza protocollo di recupero accelerato). Il gruppo B corrisponde a pazienti sottoposti a cistectomia radicale nel periodo Gennaio 2011 ¿ Settembre 2012, ai quali è stato applicato il protocollo ERP. In totale sono stati raccolti i dati di 50 pazienti. Gli outcome primari valutati sono stati: canalizzazione alle feci e dimissioni. Gli outcome secondari: ripresa dell'alimentazione, comparsa peristalsi, canalizzazione ai gas, mobilizzazione e dolore postoperatorio. I risultati nei due gruppi mostrano che il raggiungimento degli outcome, sia primari che secondari, richiede tempi più brevi nel gruppo a cui è stato applicato il protocollo (gruppo B), in linea con i dati della letteratura. Per quanto riguarda la riduzione dei tempi di degenza postoperatoria, invece, si mostra evidente l'efficacia del protocollo solo nei pazienti sottoposti a cistectomia radicale con derivazione urinaria secondo Bricker. Non si è dimostrata tuttavia una riduzione di questi in caso di confezionamento di neovescica ortotopica a Y. In particolare, la media dei giorni per la canalizzazione alle feci è stata di 4,44 per il gruppo A versus 3,88 per il gruppo B e la media dei giorni di degenza, nei pazienti sottoposti a Bricker, è stata di 12,09 per il gruppo A versus 10,64 per il gruppo B. Il controllo del dolore è stato invece buono in entrambi i gruppi (VAS 1,2 per il gruppo A e 1,24 per il gruppo B). In questo studio si dimostra quindi come il decorso postoperatorio dei pazienti sia migliore per la qualità della vita, grazie alla rimozione precoce del sondino naso-gastrico, alla riduzione dei tempi di canalizzazione a feci e gas, alla più rapida ripresa dell'alimentazione e anche in termini di controllo del dolore. Si rende invece più complesso il discorso sui tempi di dimissione in quanto gli interventi chirurgici sono caratterizzati da una durata standard di sala operatoria e soprattutto da una durata standard di degenza post-operatoria; questo fa sì che spesso i pazienti non vengano dimessi, pur essendo dimissibili dal punto di vista clinico-anestesiologico.
NUOVE STRATEGIE PERIOPERATORIE: APPLICAZIONE DI UN ENHANCED RECOVERY PROGRAM NELLE CISTECTOMIE RADICALI
GALOTTI, SIMONE
2011/2012
Abstract
La chirurgia maggiore, nonostante i continui progressi nel campo dell'anestesia, della chirurgia e della medicina peri-operatoria, è associata spesso a sequele indesiderabili quali dolore, complicazioni cardiovascolari, infettive e tromboemboliche, disfunzioni cognitive, nausea ed ileo, astenia e convalescenza protratta. Queste sequele influiscono enormemente sulla qualità della vita dei pazienti nel postoperatorio e allungano i tempi di ricovero. Un intervento multimodale può permettere una maggiore riduzione delle sequele indesiderate dell'insulto chirurgico con un più rapido recupero e una riduzione della morbilità postoperatoria e dei costi totali. La cistectomia radicale si presta bene ad essere inserita in un programma di recupero accelerato, per i suoi elevati rischi intrinseci di complicanze e per la durata della degenza, solitamente significativa; lo scopo dello studio, è stato quello di verificare l'impatto di un protocollo ERP sugli outcome di questi pazienti e di valutarne la fattibilità e l'eventuale applicabilità ad altri tipi di chirurgia. Si tratta di uno studio osservazionale in cui sono stati confrontati due tipi di trattamento in due gruppi di pazienti. Il gruppo A corrisponde a pazienti sottoposti a cistectomia radicale nel corso del 2010, con trattamento perioperatorio ¿standard¿ (senza protocollo di recupero accelerato). Il gruppo B corrisponde a pazienti sottoposti a cistectomia radicale nel periodo Gennaio 2011 ¿ Settembre 2012, ai quali è stato applicato il protocollo ERP. In totale sono stati raccolti i dati di 50 pazienti. Gli outcome primari valutati sono stati: canalizzazione alle feci e dimissioni. Gli outcome secondari: ripresa dell'alimentazione, comparsa peristalsi, canalizzazione ai gas, mobilizzazione e dolore postoperatorio. I risultati nei due gruppi mostrano che il raggiungimento degli outcome, sia primari che secondari, richiede tempi più brevi nel gruppo a cui è stato applicato il protocollo (gruppo B), in linea con i dati della letteratura. Per quanto riguarda la riduzione dei tempi di degenza postoperatoria, invece, si mostra evidente l'efficacia del protocollo solo nei pazienti sottoposti a cistectomia radicale con derivazione urinaria secondo Bricker. Non si è dimostrata tuttavia una riduzione di questi in caso di confezionamento di neovescica ortotopica a Y. In particolare, la media dei giorni per la canalizzazione alle feci è stata di 4,44 per il gruppo A versus 3,88 per il gruppo B e la media dei giorni di degenza, nei pazienti sottoposti a Bricker, è stata di 12,09 per il gruppo A versus 10,64 per il gruppo B. Il controllo del dolore è stato invece buono in entrambi i gruppi (VAS 1,2 per il gruppo A e 1,24 per il gruppo B). In questo studio si dimostra quindi come il decorso postoperatorio dei pazienti sia migliore per la qualità della vita, grazie alla rimozione precoce del sondino naso-gastrico, alla riduzione dei tempi di canalizzazione a feci e gas, alla più rapida ripresa dell'alimentazione e anche in termini di controllo del dolore. Si rende invece più complesso il discorso sui tempi di dimissione in quanto gli interventi chirurgici sono caratterizzati da una durata standard di sala operatoria e soprattutto da una durata standard di degenza post-operatoria; questo fa sì che spesso i pazienti non vengano dimessi, pur essendo dimissibili dal punto di vista clinico-anestesiologico.File | Dimensione | Formato | |
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