L'AIDS o la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita rappresenta lo stadio finale dell'infezione da virus HIV. Il nome è l'acronimo di Acquired Immune Deficiency Syndrome. Elemento caratteristico dell'AIDS è il progressivo indebolimento del sistema immunitario in quanto il virus colpisce alcuni i linfociti T-CD4+, rendendo l'individuo particolarmente sensibile a infezioni altrimenti curabili. Il quadro clinico è aggravato dall'insorgenza di alcune forme tumorali (frequente è il sarcoma di Kaposi) ed encefaliti. I dati epidemiologici relativi all'AIDS indicano un quadro allarmante di costante espansione della malattia, che attualmente è la prima causa di morte in Africa e una tra le principali a livello mondiale. Nel marzo del 2008 in Italia è stato istituito il Sistema di sorveglianza nazionale dell'infezione da HIV. Tuttavia, già da vari anni alcune regioni hanno istituito un Sistema di sorveglianza locale. Nel periodo 1985-2007, sono state riportate nelle 12 regioni/province già attive, 40.676 nuovi casi di infezione da HIV. L'incidenza dei nuovi casi di infezione da HIV ha visto un picco di segnalazioni nel 1987, per poi diminuire fino al 1998 e stabilizzarsi successivamente. Nel 2007 sono stati segnalati 1.679 nuovi casi, pari a un'incidenza di 6,0 per 100.000 residenti. Si osserva un aumento progressivo della percentuale di donne colpite, un aumento dell'età media dei nuovi infettati, nonché un cambiamento delle modalità di trasmissione. Diminuisce la proporzione di tossicodipendenti ma aumentano i casi attribuibili a trasmissione sessuale (omosessuale ed eterosessuale). I dati dei sistemi di sorveglianza rivelano che, dopo un picco di infezioni alla fine degli anni '80, vi è stata una progressiva diminuzione dei casi di infezione da HIV fino alla fine degli anni '90. Successivamente, il numero di nuove infezioni si è stabilizzato, anche se negli ultimi anni sembra aumentare in alcune zone del nostro Paese. Viceversa, l'incidenza dei casi di AIDS continua a diminuire dal 1996, attribuibile all'effetto delle nuove terapie antiretrovirali combinate. L'eradicazione dell'infezione con la sola terapia antiretrovirale richiederebbe oltre dieci anni, e non è pertanto un obiettivo realisticamente realizzabile. I farmaci attualmente in uso sono gli Inibitori della Trascrittasi Inversa (RTI) e gli Inibitori della HIV proteasi. La più recente terapia è la HAART (Higly Active Antiretroviral Therapy), che comporta l'associazione di più farmaci insieme. Oltre alla terapia, poche semplici precauzioni preventive possono ridurre, o addirittura annullare, il rischio di infezione da HIV, per impedire la trasmissione dell'infezione sia per via ematica sia per via sessuale (ad es. adottare rapporti sessuali protetti, evitare contatti con il sangue, lo sperma, liquidi vaginali e latte materno di una persona infetta, ecc.).
AIDS: UN PROBLEMA ANCORA ATTUALE
BURRJA, BESMIR
2010/2011
Abstract
L'AIDS o la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita rappresenta lo stadio finale dell'infezione da virus HIV. Il nome è l'acronimo di Acquired Immune Deficiency Syndrome. Elemento caratteristico dell'AIDS è il progressivo indebolimento del sistema immunitario in quanto il virus colpisce alcuni i linfociti T-CD4+, rendendo l'individuo particolarmente sensibile a infezioni altrimenti curabili. Il quadro clinico è aggravato dall'insorgenza di alcune forme tumorali (frequente è il sarcoma di Kaposi) ed encefaliti. I dati epidemiologici relativi all'AIDS indicano un quadro allarmante di costante espansione della malattia, che attualmente è la prima causa di morte in Africa e una tra le principali a livello mondiale. Nel marzo del 2008 in Italia è stato istituito il Sistema di sorveglianza nazionale dell'infezione da HIV. Tuttavia, già da vari anni alcune regioni hanno istituito un Sistema di sorveglianza locale. Nel periodo 1985-2007, sono state riportate nelle 12 regioni/province già attive, 40.676 nuovi casi di infezione da HIV. L'incidenza dei nuovi casi di infezione da HIV ha visto un picco di segnalazioni nel 1987, per poi diminuire fino al 1998 e stabilizzarsi successivamente. Nel 2007 sono stati segnalati 1.679 nuovi casi, pari a un'incidenza di 6,0 per 100.000 residenti. Si osserva un aumento progressivo della percentuale di donne colpite, un aumento dell'età media dei nuovi infettati, nonché un cambiamento delle modalità di trasmissione. Diminuisce la proporzione di tossicodipendenti ma aumentano i casi attribuibili a trasmissione sessuale (omosessuale ed eterosessuale). I dati dei sistemi di sorveglianza rivelano che, dopo un picco di infezioni alla fine degli anni '80, vi è stata una progressiva diminuzione dei casi di infezione da HIV fino alla fine degli anni '90. Successivamente, il numero di nuove infezioni si è stabilizzato, anche se negli ultimi anni sembra aumentare in alcune zone del nostro Paese. Viceversa, l'incidenza dei casi di AIDS continua a diminuire dal 1996, attribuibile all'effetto delle nuove terapie antiretrovirali combinate. L'eradicazione dell'infezione con la sola terapia antiretrovirale richiederebbe oltre dieci anni, e non è pertanto un obiettivo realisticamente realizzabile. I farmaci attualmente in uso sono gli Inibitori della Trascrittasi Inversa (RTI) e gli Inibitori della HIV proteasi. La più recente terapia è la HAART (Higly Active Antiretroviral Therapy), che comporta l'associazione di più farmaci insieme. Oltre alla terapia, poche semplici precauzioni preventive possono ridurre, o addirittura annullare, il rischio di infezione da HIV, per impedire la trasmissione dell'infezione sia per via ematica sia per via sessuale (ad es. adottare rapporti sessuali protetti, evitare contatti con il sangue, lo sperma, liquidi vaginali e latte materno di una persona infetta, ecc.).File | Dimensione | Formato | |
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