Il mio lavoro di tesi si articola in due fasi. La prima fase riguarda le esperienze osservative effettuate presso l'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta nell'ambito dello Studio Pilota del Progetto APACHE. Tale progetto si pone l'obiettivo di scoprire pianeti extrasolari rocciosi di taglia terrestre in transito su stelle fredde. Durante la permanenza presso tale Osservatorio ho avuto modo di apprendere il funzionamento degli strumenti scientifici disponibili e di contribuire in prima persona a portare avanti le sessioni osservative notturne per un periodo complessivo di circa tre mesi. Parallelamente ho imparato i fondamenti della riduzione delle immagini fotometriche e la loro successiva calibrazione grazie ad una pipeline sviluppata in loco. Inoltre ho sviluppato un modello di variabilita' fotometrica causata da strutture stellari superficiali (spot) che ho confrontato con i dati acquisiti presso l'Osservatorio. Inoltre ho implementato un modello astrometrico che quantifica lo spostamento del fotocentro causato della variazione delle disuniformita' della superficie stellare. Infine ho effettuato simulazioni per valutare l'impatto che la presenza di una distribuzione di spot sulla superficie stellare potra' avere sull'accuratezza attesa nelle misure di posizione della missione Gaia.
Ricerca di pianeti extasolari attorno a stelle nane M: caratterizzazione della microvariabilita' indotta da attivita' cromosferica
PERDONCIN, MATTEO
2009/2010
Abstract
Il mio lavoro di tesi si articola in due fasi. La prima fase riguarda le esperienze osservative effettuate presso l'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta nell'ambito dello Studio Pilota del Progetto APACHE. Tale progetto si pone l'obiettivo di scoprire pianeti extrasolari rocciosi di taglia terrestre in transito su stelle fredde. Durante la permanenza presso tale Osservatorio ho avuto modo di apprendere il funzionamento degli strumenti scientifici disponibili e di contribuire in prima persona a portare avanti le sessioni osservative notturne per un periodo complessivo di circa tre mesi. Parallelamente ho imparato i fondamenti della riduzione delle immagini fotometriche e la loro successiva calibrazione grazie ad una pipeline sviluppata in loco. Inoltre ho sviluppato un modello di variabilita' fotometrica causata da strutture stellari superficiali (spot) che ho confrontato con i dati acquisiti presso l'Osservatorio. Inoltre ho implementato un modello astrometrico che quantifica lo spostamento del fotocentro causato della variazione delle disuniformita' della superficie stellare. Infine ho effettuato simulazioni per valutare l'impatto che la presenza di una distribuzione di spot sulla superficie stellare potra' avere sull'accuratezza attesa nelle misure di posizione della missione Gaia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/72937