Questa tesi si concentra sugli isoflavoni della soia ed in particolare sulla genisteina. Gli isoflavoni sono una delle classi più importanti di fitoestrogeni, ovvero sostanze vegetali o metaboliti in grado di indurre risposte biologiche e di mimare le azioni degli estrogeni endogeni attraverso il legame al recettore degli estrogeni. Essi si trovano in concentrazioni elevate nella soia e in quantità inferiori in molti tipi di frutta, verdure e cereali. Gli isoflavoni possono essere presenti sia in forma libera sia glicosilata e la liberazione dei metaboliti attivi (agliconi) avviene attraverso la scissione del legame glicosidico compiuta ad opera di enzimi chiamati glicosidasi, presenti abitualmente nel nostro intestino. Negli ultimi anni, sono state effettuate numerose ricerche allo scopo di studiare in modo più dettagliato tali sostanze. Evidenze epidemiologiche, studi clinici su animali e sull'uomo, hanno infatti provato che gli isoflavoni della soia, se assunti regolarmente con la dieta, sono in grado di agire nella prevenzione e/o rallentamento dell'insorgenza di alcune patologie quali vampate di calore e sintomi della menopausa, patologie cardio-vascolari, osteoporosi e tumori ormono-dipendenti. In diversi studi, sono stati presi in considerazione gli effetti degli isoflavoni, come alternativa alla terapia ormonale sostitutiva in menopausa. La terapia con isoflavoni, ha dimostrato, in numerosi casi, di ridurre i fenomeni legati alla ridotta concentrazione estrogenica in menopausa quali: secchezza dei genitali, vampate di calore, fragilità dei capelli, riduzione dell'elasticità del derma, diminuzione del pannicolo adiposo sottocutaneo a livello di viso e genitali esterni. Nuove ed approfondite ricerche, sono in corso nel tentativo di individuare forme innovative di utilizzo della genisteina. Diverse pubblicazioni hanno evidenziato come l'assunzione giornaliera di genisteina, in forma agluconica, abbia determinato una riduzione significativa del numero e dell'intensità di vampate di calore nelle donne in menopausa. Sulla base dei dati riportati in letteratura, non sono stati segnalati effetti collaterali seri associati all'uso di fitoestrogeni derivati dalla soia.

Gli isoflavoni della soia e la genisteina

SANINO, GIULIA
2010/2011

Abstract

Questa tesi si concentra sugli isoflavoni della soia ed in particolare sulla genisteina. Gli isoflavoni sono una delle classi più importanti di fitoestrogeni, ovvero sostanze vegetali o metaboliti in grado di indurre risposte biologiche e di mimare le azioni degli estrogeni endogeni attraverso il legame al recettore degli estrogeni. Essi si trovano in concentrazioni elevate nella soia e in quantità inferiori in molti tipi di frutta, verdure e cereali. Gli isoflavoni possono essere presenti sia in forma libera sia glicosilata e la liberazione dei metaboliti attivi (agliconi) avviene attraverso la scissione del legame glicosidico compiuta ad opera di enzimi chiamati glicosidasi, presenti abitualmente nel nostro intestino. Negli ultimi anni, sono state effettuate numerose ricerche allo scopo di studiare in modo più dettagliato tali sostanze. Evidenze epidemiologiche, studi clinici su animali e sull'uomo, hanno infatti provato che gli isoflavoni della soia, se assunti regolarmente con la dieta, sono in grado di agire nella prevenzione e/o rallentamento dell'insorgenza di alcune patologie quali vampate di calore e sintomi della menopausa, patologie cardio-vascolari, osteoporosi e tumori ormono-dipendenti. In diversi studi, sono stati presi in considerazione gli effetti degli isoflavoni, come alternativa alla terapia ormonale sostitutiva in menopausa. La terapia con isoflavoni, ha dimostrato, in numerosi casi, di ridurre i fenomeni legati alla ridotta concentrazione estrogenica in menopausa quali: secchezza dei genitali, vampate di calore, fragilità dei capelli, riduzione dell'elasticità del derma, diminuzione del pannicolo adiposo sottocutaneo a livello di viso e genitali esterni. Nuove ed approfondite ricerche, sono in corso nel tentativo di individuare forme innovative di utilizzo della genisteina. Diverse pubblicazioni hanno evidenziato come l'assunzione giornaliera di genisteina, in forma agluconica, abbia determinato una riduzione significativa del numero e dell'intensità di vampate di calore nelle donne in menopausa. Sulla base dei dati riportati in letteratura, non sono stati segnalati effetti collaterali seri associati all'uso di fitoestrogeni derivati dalla soia.
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