Un Oxybar è un locale di nuova generazione, dove i drink, analcolici e/o alcolici, vengono inalati anziché bevuti; questi consistono in una miscela di ossigeno puro al 94-97% e oli essenziali, che viene servita tramite speciali pipette. La tesi nasce dal fatto che molti di questi locali sono oggi collegati a Smart shop, negozi dove facilmente si possono reperire le Smart drugs, ovvero ¿tutti quei composti sia di origine naturale che sintetica non proibiti dalle leggi vigenti sugli stupefacenti che possono contenere principi attivi con presunte o accertate proprietà psicoattive¿. La diffusa convinzione che questi prodotti, proprio perché di origine naturale siano più sicuri e meno tossici di quelli sintetici porta ad un consumo sempre più elevato delle suddette droghe. In un progetto condotto in collaborazione con la Polizia Scientifica di Torino si è indagato il fenomeno ed è emersa la necessità di costruire una banca dati adatta ad identificare gli oli essenziali di partenza di una miscela, e a verificarne eventuali sofisticazioni. Lo scopo della tesi è stato quindi lo sviluppo di una nuova libreria GC-MS a spettri di massa e indici di ritenzione per l'identificazione di composti in miscele di oli essenziali assunte per inalazione. La tossicità degli oli essenziali dipende dalla loro composizione chimica, ovvero dalla presenza di determinati componenti, che ne influenzano la sicurezza. Tali composti sono stati identificati durante il lavoro, tenendo conto delle relative normative. Circa 60 campioni di oli essenziali da specie vegetali differenti sono stati analizzati mediante gascromatografia accoppiata a spettrometria di massa (GC-MS), ponendo particolare attenzione alla ripetibilità e costanza nel tempo dei risultati. Dopo il riconoscimento dei picchi cromatografici mediante i relativi spettri di massa e indici di ritenzione, la libreria è stata costruita, inserendo, per ognuno dei 288 composti, spettri di massa, indici di ritenzione, Cas Number e formule brute. La libreria Oxybar, una volta terminata, è diventata parte integrante dei protocolli di analisi della Polizia Scientifica di Torino. Tale strumento, caricato sui software in loro possesso, sarà un ulteriore strumento per il riconoscimento degli oli essenziali che costituiscono le miscele consumate negli Oxybar.

OLI ESSENZIALI e OSSIGENO Dall'aromaterapia all'abuso Sviluppo di una nuova libreria GC-MS a spettri di massa e indici di ritenzione per l'identificazione di composti in miscele di oli essenziali assunte per inalazione.

VITULANO, ILARIA
2010/2011

Abstract

Un Oxybar è un locale di nuova generazione, dove i drink, analcolici e/o alcolici, vengono inalati anziché bevuti; questi consistono in una miscela di ossigeno puro al 94-97% e oli essenziali, che viene servita tramite speciali pipette. La tesi nasce dal fatto che molti di questi locali sono oggi collegati a Smart shop, negozi dove facilmente si possono reperire le Smart drugs, ovvero ¿tutti quei composti sia di origine naturale che sintetica non proibiti dalle leggi vigenti sugli stupefacenti che possono contenere principi attivi con presunte o accertate proprietà psicoattive¿. La diffusa convinzione che questi prodotti, proprio perché di origine naturale siano più sicuri e meno tossici di quelli sintetici porta ad un consumo sempre più elevato delle suddette droghe. In un progetto condotto in collaborazione con la Polizia Scientifica di Torino si è indagato il fenomeno ed è emersa la necessità di costruire una banca dati adatta ad identificare gli oli essenziali di partenza di una miscela, e a verificarne eventuali sofisticazioni. Lo scopo della tesi è stato quindi lo sviluppo di una nuova libreria GC-MS a spettri di massa e indici di ritenzione per l'identificazione di composti in miscele di oli essenziali assunte per inalazione. La tossicità degli oli essenziali dipende dalla loro composizione chimica, ovvero dalla presenza di determinati componenti, che ne influenzano la sicurezza. Tali composti sono stati identificati durante il lavoro, tenendo conto delle relative normative. Circa 60 campioni di oli essenziali da specie vegetali differenti sono stati analizzati mediante gascromatografia accoppiata a spettrometria di massa (GC-MS), ponendo particolare attenzione alla ripetibilità e costanza nel tempo dei risultati. Dopo il riconoscimento dei picchi cromatografici mediante i relativi spettri di massa e indici di ritenzione, la libreria è stata costruita, inserendo, per ognuno dei 288 composti, spettri di massa, indici di ritenzione, Cas Number e formule brute. La libreria Oxybar, una volta terminata, è diventata parte integrante dei protocolli di analisi della Polizia Scientifica di Torino. Tale strumento, caricato sui software in loro possesso, sarà un ulteriore strumento per il riconoscimento degli oli essenziali che costituiscono le miscele consumate negli Oxybar.
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