L'espressione renale del recettore istaminergico H4 è stata relativamente poco studiata. Sebbene questo recettore sia principalmente espresso su cellule immunitarie, quali monociti/macrofagi, eosinofili, cellule dendritiche, linfociti T e cellule natural killer (Zampelli E, 2009), recenti studi ne hanno permesso l'identificazione nel colon, nel fegato, nella milza e nella pelle del ratto e dell'uomo, indicando una distribuzione di questo recettore più ampia di quanto ritenuto precedentemente (Eisenschenk MNC, 2011). In particolare, esperimenti di RT-PCR, non confermati però dalle analisi tramite Northern blot, dimostrano l'espressione del gene che codifica H4 nel rene, suggerendo che l'espressione di questo recettore a livello renale sia confinata ad una popolazione cellulare minore (Nakamura T, 2000). Pertanto ulteriori studi che prevedano un'identificazione immunoistochimica potrebbero fornire evidenze più convincenti sulla presenza del recettore H4 nel rene. Un primo scopo di questa tesi è stato quindi quello di verificare, sia attraverso RT-PCR che immunoistochimica, l'espressione renale del recettore H4 nel ratto. Inoltre, poiché è riportato che nel rene di ratti diabetici i livelli di istamina sono significativamente maggiori rispetto ai controlli sani (Gill DS, 1988), un ulteriore obiettivo della tesi è stato valutare la modulazione dell'espressione renale del recettore H4 in ratti diabetici utilizzando un modello di diabete da streptozotocina (STZ). Per verificare se l'espressione di H4 è limitata ad una popolazione cellulare infiltrativa, o residente, sono stati effettuati studi di colocalizzazione in immunoistochimica, utilizzando marker specifici delle cellule renali. Infine, i risultati ottenuti dal modello diabetico, ovvero un modello di danno renale cronico, sono stati confrontati con quelli ottenuti da un modello di danno renale acuto, quale l'ischemia/riperfusione (I/R) renale. I risultati ottenuti dimostrano che l'espressione renale del gene che codifica per il recettore H4 è ai limiti della rilevabilità; questo potrebbe spiegare l'assenza di segnale da noi osservata in immunoistochimica. Nel rene diabetico l'espressione del recettore H4 è risultata significativamente aumentata, sia a livello genico che proteico, ma mostrando una selettiva distribuzione: corteccia < medulla < papilla. Questi dati hanno portato ad ipotizzare una localizzazione tubulare: esperimenti di colocalizzazione condotti con due marker selettivi per l'ansa di Henle, l'acquaporina (AQP1; marker del tratto discendente sottile dell'ansa di Henle) e la glicoproteina Tamm-Horsfall (THP; marker del tratto ascendente spesso dell'ansa di Henle) hanno dimostrato la colocalizzazione del recettore H4 con THP. Nel modello di I/R non è stata osservata nessuna modulazione dell'espressione di H4. In conclusione, i dati ottenuti dimostrano che il recettore H4, espresso in quantità ai limiti della rilevabilità nei controlli sani, risulta sovraespresso nel rene di ratti diabetici, con una precisa localizzazione a livello del tratto ascendente spesso dell'ansa di Henle. Lo stesso aumento di espressione non si è verificato in seguito a I/R. Questi dati quindi suggeriscono che l'aumento dell'espressione del recettore H4 possa essere un evento specifico della patologia diabetica. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi che confrontino modelli diversi di danno renale cronico, così come rimane da definire il significato funzionale della localizzazione del recettore a li
Espressione del recettore H4 nel rene diabetico
ALFONSO, ALICE
2010/2011
Abstract
L'espressione renale del recettore istaminergico H4 è stata relativamente poco studiata. Sebbene questo recettore sia principalmente espresso su cellule immunitarie, quali monociti/macrofagi, eosinofili, cellule dendritiche, linfociti T e cellule natural killer (Zampelli E, 2009), recenti studi ne hanno permesso l'identificazione nel colon, nel fegato, nella milza e nella pelle del ratto e dell'uomo, indicando una distribuzione di questo recettore più ampia di quanto ritenuto precedentemente (Eisenschenk MNC, 2011). In particolare, esperimenti di RT-PCR, non confermati però dalle analisi tramite Northern blot, dimostrano l'espressione del gene che codifica H4 nel rene, suggerendo che l'espressione di questo recettore a livello renale sia confinata ad una popolazione cellulare minore (Nakamura T, 2000). Pertanto ulteriori studi che prevedano un'identificazione immunoistochimica potrebbero fornire evidenze più convincenti sulla presenza del recettore H4 nel rene. Un primo scopo di questa tesi è stato quindi quello di verificare, sia attraverso RT-PCR che immunoistochimica, l'espressione renale del recettore H4 nel ratto. Inoltre, poiché è riportato che nel rene di ratti diabetici i livelli di istamina sono significativamente maggiori rispetto ai controlli sani (Gill DS, 1988), un ulteriore obiettivo della tesi è stato valutare la modulazione dell'espressione renale del recettore H4 in ratti diabetici utilizzando un modello di diabete da streptozotocina (STZ). Per verificare se l'espressione di H4 è limitata ad una popolazione cellulare infiltrativa, o residente, sono stati effettuati studi di colocalizzazione in immunoistochimica, utilizzando marker specifici delle cellule renali. Infine, i risultati ottenuti dal modello diabetico, ovvero un modello di danno renale cronico, sono stati confrontati con quelli ottenuti da un modello di danno renale acuto, quale l'ischemia/riperfusione (I/R) renale. I risultati ottenuti dimostrano che l'espressione renale del gene che codifica per il recettore H4 è ai limiti della rilevabilità; questo potrebbe spiegare l'assenza di segnale da noi osservata in immunoistochimica. Nel rene diabetico l'espressione del recettore H4 è risultata significativamente aumentata, sia a livello genico che proteico, ma mostrando una selettiva distribuzione: corteccia < medulla < papilla. Questi dati hanno portato ad ipotizzare una localizzazione tubulare: esperimenti di colocalizzazione condotti con due marker selettivi per l'ansa di Henle, l'acquaporina (AQP1; marker del tratto discendente sottile dell'ansa di Henle) e la glicoproteina Tamm-Horsfall (THP; marker del tratto ascendente spesso dell'ansa di Henle) hanno dimostrato la colocalizzazione del recettore H4 con THP. Nel modello di I/R non è stata osservata nessuna modulazione dell'espressione di H4. In conclusione, i dati ottenuti dimostrano che il recettore H4, espresso in quantità ai limiti della rilevabilità nei controlli sani, risulta sovraespresso nel rene di ratti diabetici, con una precisa localizzazione a livello del tratto ascendente spesso dell'ansa di Henle. Lo stesso aumento di espressione non si è verificato in seguito a I/R. Questi dati quindi suggeriscono che l'aumento dell'espressione del recettore H4 possa essere un evento specifico della patologia diabetica. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi che confrontino modelli diversi di danno renale cronico, così come rimane da definire il significato funzionale della localizzazione del recettore a liFile | Dimensione | Formato | |
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