L'impiego delle piante per curare le malattie rappresenta la più antica medicina utilizzata dall'uomo per trovare rimedi a problemi di salute. Nel corso dei secoli l'utilizzo delle piante e di erbe medicinali è passato da un utilizzo popolare-casalingo a una fase in cui predomina la ricerca e la sperimentazione. L'impiego delle piante medicinali, nella pratica terapeutica, viene da alcuni anni riproposto con sempre maggiore insistenza, nonostante i progressi raggiunti nel campo della farmacologia e in particolare della chimica.[2] Nel presente lavoro si è voluto soffermarsi, in particolare, su una branca della fitoterapia: la gemmoterapia. L'elemento distintivo di questa disciplina consiste nel proporre l'utilizzo di fitoderivati ottenuti esclusivamente dalla trasformazione di giovani parti vegetali. Si tratta prevalentemente di gemme (da cui ¿Gemmoterapia¿ o ¿gemmoderivati¿), ma anche di radichette, germogli, linfa o altro; la botanica definisce questi tessuti meristemi.[1] Nel lavoro di tesi si è cercato di stabilire un metodo che permettesse l'individuazione di principi attivi nelle gemme, in particolare nelle gemme di Salix alba, e in gemmoderivati. Si sono ricercati: fitormoni, fitoestrogeni, acido salicilico e salicina. Lo studio è stato condotto con l'impiego della tecnica cromatografica ad alte prestazioni e alta risoluzione interfacciata alla spettrometria di massa. Si è presa in considerazione l'applicazione di tale metodica a: fitormoni (acido abscissico, acido 3-indol acetico e gibberellina), macerati glicerici, tinture madri, gemme di Salix alba, fitoestrogeni (cumestrolo, daidzeina, genisteina). Si è condotta un'analisi iniziale su standard di fitormoni e fitoestrogeni, acido salicilico e salicina, per poi arrivare alla ricerca di tali composti in gemme fresche di Salix alba (raccolte sul nostro territorio: Val Germanasca), dopo opportuna estrazione, e in macerati glicerici. La separazione è stata condotta usando una Hiq Sil C18 reversed-phase column, con eluizione isocratica e fase mobile metanolo/acqua+0,2% acido formico (50:50 V/V).
IDENTIFICAZIONE DI PRINCIPI ATTIVI IN GEMME DI SALIX ALBA
CLEMENTE, ANTONIETTA
2011/2012
Abstract
L'impiego delle piante per curare le malattie rappresenta la più antica medicina utilizzata dall'uomo per trovare rimedi a problemi di salute. Nel corso dei secoli l'utilizzo delle piante e di erbe medicinali è passato da un utilizzo popolare-casalingo a una fase in cui predomina la ricerca e la sperimentazione. L'impiego delle piante medicinali, nella pratica terapeutica, viene da alcuni anni riproposto con sempre maggiore insistenza, nonostante i progressi raggiunti nel campo della farmacologia e in particolare della chimica.[2] Nel presente lavoro si è voluto soffermarsi, in particolare, su una branca della fitoterapia: la gemmoterapia. L'elemento distintivo di questa disciplina consiste nel proporre l'utilizzo di fitoderivati ottenuti esclusivamente dalla trasformazione di giovani parti vegetali. Si tratta prevalentemente di gemme (da cui ¿Gemmoterapia¿ o ¿gemmoderivati¿), ma anche di radichette, germogli, linfa o altro; la botanica definisce questi tessuti meristemi.[1] Nel lavoro di tesi si è cercato di stabilire un metodo che permettesse l'individuazione di principi attivi nelle gemme, in particolare nelle gemme di Salix alba, e in gemmoderivati. Si sono ricercati: fitormoni, fitoestrogeni, acido salicilico e salicina. Lo studio è stato condotto con l'impiego della tecnica cromatografica ad alte prestazioni e alta risoluzione interfacciata alla spettrometria di massa. Si è presa in considerazione l'applicazione di tale metodica a: fitormoni (acido abscissico, acido 3-indol acetico e gibberellina), macerati glicerici, tinture madri, gemme di Salix alba, fitoestrogeni (cumestrolo, daidzeina, genisteina). Si è condotta un'analisi iniziale su standard di fitormoni e fitoestrogeni, acido salicilico e salicina, per poi arrivare alla ricerca di tali composti in gemme fresche di Salix alba (raccolte sul nostro territorio: Val Germanasca), dopo opportuna estrazione, e in macerati glicerici. La separazione è stata condotta usando una Hiq Sil C18 reversed-phase column, con eluizione isocratica e fase mobile metanolo/acqua+0,2% acido formico (50:50 V/V).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/72795