Le cellule endoteliali rappresentano uno dei principali siti di replicazione produttiva disseminazione sistemica e persistenza nell'ospite del virus citomegalico umano (HCMV). Svolgono inoltre un importante ruolo nello sviluppo delle malattie vascolari associate all'infezione da HCMV. Sebbene sia stata osservata la presenza di antigeni e del DNA virale in tessuti linfonodali, la capacità di HCMV di infettare cellule endoteliali linfatiche (LEC) non è stata ancora analizzata a causa della mancanza di un apposito sistema colturale in vitro. La messa a punto di una metodologia che prevede due passaggi consecutivi di selezione immunomagnetica, ci ha permesso di ottenere popolazioni omogenee di LEC (purezza del 98%) a partire da linfonodi normali. Le LEC così purificate sono state espanse in presenza di fattori di crescita endoteliali e del fattore specifico per le cellule endoteliali linfatiche VEGF-C (Vascular Epithelial Growth Factor C). Con l'utilizzo di queste popolazioni di LEC è stato possibile dimostrare che un isolato clinico di HCMV, il ceppo VR1814, che mantiene il suo naturale endoteliotropismo, è in grado di infettare in maniera produttiva le LEC e di alterare l'espressione di diversi geni cellulari coinvolti nella risposta infiammatoria associata al processo infettivo. Lo sviluppo del ciclo replicativo virale è stato monitorato nel tempo attraverso la ricerca di antigeni virali immediati precoci (IE), precoci (UL44) e tardivi (UL99) in cellule LEC infettate a diverse MOI (Multiplicity of infection). Successive analisi qualitative e quantitative mediante cytokine antibody arrays dei sovranatanti prodotti da LEC infettate hanno rivelato che l'infezione citomegalica induce la secrezione di diverse citochine, chemochine e fattori di crescita, molti dei quali sono coinvolti nella regolazione di diverse proprietà fisiologiche delle cellule endoteliali quali la migrazione e la differenziazione. Saggi funzionali, infatti, hanno dimostrato che il secretoma prodotto da LEC infettate con HCMV è in grado di stimolare l'angiogenesi sia nelle cellule endoteliali linfatiche ( LEC) sia in quelle del circolo sanguigno (BEC). In seguito mediante l'utilizzo di anticorpi monoclonali neutralizzanti è stato possibile dimostrare le attività di IL-6 e di GM-CSF, due tra le citochine più abbondanti presenti nel secretoma di LEC infettate da HCMV e maggiormente indotte dall'infezione virale, sono necessarie per conferite proprietà angiogeniche al secretoma HCMV -indotto. Il ruolo di IL-6 e GM-CSF nell'angiogenesi mediata da HCMV è stato poi ulteriormente confermato mediante l'utilizzo delle due citochine in forma ricombinante che hanno riprodotto, quando aggiunte al secretoma di LEC non infettate con HCMV, l'effetto angiogenico del secretoma HCMV-indotto. Nel loro insieme i risultati di questa tesi di laurea hanno permesso di dimostrare: 1) la permissività delle cellule LEC alla replicazione produttiva di HCMV; 2) l'induzione di un secretoma virus-mediato in grado di stimolare sia l'ematoangiogenesi che la linfoangiogenesi; 3) l'induzione della secrezione virus-dipendente di IL-6 e GM-CSF quale meccanismo principale della risposta angiogenica indiretta delle cellule endoteliali al secretoma derivato da cellule infettate con HCMV.
Il secretoma di cellule endoteliali infettate con il virus citomegalico umano stimola angiogenesi e linfoangiogenesi
BORTOLINI, CRISTIAN
2009/2010
Abstract
Le cellule endoteliali rappresentano uno dei principali siti di replicazione produttiva disseminazione sistemica e persistenza nell'ospite del virus citomegalico umano (HCMV). Svolgono inoltre un importante ruolo nello sviluppo delle malattie vascolari associate all'infezione da HCMV. Sebbene sia stata osservata la presenza di antigeni e del DNA virale in tessuti linfonodali, la capacità di HCMV di infettare cellule endoteliali linfatiche (LEC) non è stata ancora analizzata a causa della mancanza di un apposito sistema colturale in vitro. La messa a punto di una metodologia che prevede due passaggi consecutivi di selezione immunomagnetica, ci ha permesso di ottenere popolazioni omogenee di LEC (purezza del 98%) a partire da linfonodi normali. Le LEC così purificate sono state espanse in presenza di fattori di crescita endoteliali e del fattore specifico per le cellule endoteliali linfatiche VEGF-C (Vascular Epithelial Growth Factor C). Con l'utilizzo di queste popolazioni di LEC è stato possibile dimostrare che un isolato clinico di HCMV, il ceppo VR1814, che mantiene il suo naturale endoteliotropismo, è in grado di infettare in maniera produttiva le LEC e di alterare l'espressione di diversi geni cellulari coinvolti nella risposta infiammatoria associata al processo infettivo. Lo sviluppo del ciclo replicativo virale è stato monitorato nel tempo attraverso la ricerca di antigeni virali immediati precoci (IE), precoci (UL44) e tardivi (UL99) in cellule LEC infettate a diverse MOI (Multiplicity of infection). Successive analisi qualitative e quantitative mediante cytokine antibody arrays dei sovranatanti prodotti da LEC infettate hanno rivelato che l'infezione citomegalica induce la secrezione di diverse citochine, chemochine e fattori di crescita, molti dei quali sono coinvolti nella regolazione di diverse proprietà fisiologiche delle cellule endoteliali quali la migrazione e la differenziazione. Saggi funzionali, infatti, hanno dimostrato che il secretoma prodotto da LEC infettate con HCMV è in grado di stimolare l'angiogenesi sia nelle cellule endoteliali linfatiche ( LEC) sia in quelle del circolo sanguigno (BEC). In seguito mediante l'utilizzo di anticorpi monoclonali neutralizzanti è stato possibile dimostrare le attività di IL-6 e di GM-CSF, due tra le citochine più abbondanti presenti nel secretoma di LEC infettate da HCMV e maggiormente indotte dall'infezione virale, sono necessarie per conferite proprietà angiogeniche al secretoma HCMV -indotto. Il ruolo di IL-6 e GM-CSF nell'angiogenesi mediata da HCMV è stato poi ulteriormente confermato mediante l'utilizzo delle due citochine in forma ricombinante che hanno riprodotto, quando aggiunte al secretoma di LEC non infettate con HCMV, l'effetto angiogenico del secretoma HCMV-indotto. Nel loro insieme i risultati di questa tesi di laurea hanno permesso di dimostrare: 1) la permissività delle cellule LEC alla replicazione produttiva di HCMV; 2) l'induzione di un secretoma virus-mediato in grado di stimolare sia l'ematoangiogenesi che la linfoangiogenesi; 3) l'induzione della secrezione virus-dipendente di IL-6 e GM-CSF quale meccanismo principale della risposta angiogenica indiretta delle cellule endoteliali al secretoma derivato da cellule infettate con HCMV.File | Dimensione | Formato | |
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