The aim of the research was to understand if the use of chemicals compounds used to enhance latent fingerprints, might interfere with the extraction and amplification of DNA from biological samples on crime scenes. Only three methods were used: powders (black and white ones, used on non porous surfaces, and here applied only on glass), cyanoacrylate (used on non porous surfaces, and here applied on plastic, silver, plastic-coated paper, panty hose and glass too) and DFO (only used on porous surfaces and here applied on white, colored and recycled papers). The biological samples we put on surfaces included blood, saliva and fingerprints. Our finds were analyzed not only upon 24 hours, but also after 7, 30 and 60 days. ¿Untreated¿ samples have been also used as control. DNA coming from each model was quantified by using three different kinds of techniques: the first is a qualitative one (made with the amplification of the beta-globin gene) and the other two (Real Time PCR and Nano Drop) are quantitative. The obtained results from each sample (independently from the presence of chemical compounds or trace age) are very similar. Only for latent fingerprints, some differences between spectrophotometer analysis and the PCR were noticed. To resolve these ambiguities, STR amplification and mtDNA sequencing were performed. Only mtDNA sequencing could be classified as a good technique to extract DNA from a fingerprint sample.

Lo scopo di questo lavoro è verificare se l'estrazione e l'amplificazione di DNA da campioni di materiale biologico rinvenuti sulla scena del crimine possono essere ostacolate dall'utilizzo di sostanze impiegate per l'esaltazione delle impronte latenti. Le tecniche di esaltazione prese in considerazione in questo lavoro sono state: polveri bianca e nera (utilizzate per i substrati porosi e qui applicate solo su vetro), esteri cianoacrilici (utilizzate per i substrati porosi e qui applicati a vetro, plastica, alluminio, carta plastificata e calze di nylon) e DFO (utilizzato per substrati porosi, e qui applicato a carta normale, colorata e riciclata). Le tracce depositate consistevano in sangue, saliva ed impronte digitali. I reperti sono stati analizzati in triplo ed a una distanza di 24 ore, 7 giorni, 30 giorni e 60 giorni dalla deposizione. Altresì sono stati allestiti controlli ¿non trattati¿. Tutti i campioni sono stati sottoposti a quantificazione con tre metodiche differenti di cui una qualitativa (amplificazione del gene della beta-globina) e due quantitative (Real Time PCR e Nano Drop). I risultati ottenuti per campioni trattati e non trattati di saliva e sangue per le 4 diverse tempistiche sono sovrapponibili per tutte le tecniche impiegate, viceversa per le impronte digitali vi è discrepanza tra i risultati spettrofotometrici e quelli derivanti da PCR. Per chiarire queste differenze osservate per le impronte si è provveduto ad amplificazione di STR autosomici ed al sequenziamento di mtDNA, ottenendo ottimi risultati esclusivamente da quest'ultimo.

EFFETTI DELLE PIÙ COMUNI METODICHE DI ESALTAZIONE DELLE IMPRONTE DIGITALI LATENTI SULL'ESTRAZIONE DI DNA DA CAMPIONI FORENSI.

OMEDEI, MONICA
2009/2010

Abstract

Lo scopo di questo lavoro è verificare se l'estrazione e l'amplificazione di DNA da campioni di materiale biologico rinvenuti sulla scena del crimine possono essere ostacolate dall'utilizzo di sostanze impiegate per l'esaltazione delle impronte latenti. Le tecniche di esaltazione prese in considerazione in questo lavoro sono state: polveri bianca e nera (utilizzate per i substrati porosi e qui applicate solo su vetro), esteri cianoacrilici (utilizzate per i substrati porosi e qui applicati a vetro, plastica, alluminio, carta plastificata e calze di nylon) e DFO (utilizzato per substrati porosi, e qui applicato a carta normale, colorata e riciclata). Le tracce depositate consistevano in sangue, saliva ed impronte digitali. I reperti sono stati analizzati in triplo ed a una distanza di 24 ore, 7 giorni, 30 giorni e 60 giorni dalla deposizione. Altresì sono stati allestiti controlli ¿non trattati¿. Tutti i campioni sono stati sottoposti a quantificazione con tre metodiche differenti di cui una qualitativa (amplificazione del gene della beta-globina) e due quantitative (Real Time PCR e Nano Drop). I risultati ottenuti per campioni trattati e non trattati di saliva e sangue per le 4 diverse tempistiche sono sovrapponibili per tutte le tecniche impiegate, viceversa per le impronte digitali vi è discrepanza tra i risultati spettrofotometrici e quelli derivanti da PCR. Per chiarire queste differenze osservate per le impronte si è provveduto ad amplificazione di STR autosomici ed al sequenziamento di mtDNA, ottenendo ottimi risultati esclusivamente da quest'ultimo.
ITA
The aim of the research was to understand if the use of chemicals compounds used to enhance latent fingerprints, might interfere with the extraction and amplification of DNA from biological samples on crime scenes. Only three methods were used: powders (black and white ones, used on non porous surfaces, and here applied only on glass), cyanoacrylate (used on non porous surfaces, and here applied on plastic, silver, plastic-coated paper, panty hose and glass too) and DFO (only used on porous surfaces and here applied on white, colored and recycled papers). The biological samples we put on surfaces included blood, saliva and fingerprints. Our finds were analyzed not only upon 24 hours, but also after 7, 30 and 60 days. ¿Untreated¿ samples have been also used as control. DNA coming from each model was quantified by using three different kinds of techniques: the first is a qualitative one (made with the amplification of the beta-globin gene) and the other two (Real Time PCR and Nano Drop) are quantitative. The obtained results from each sample (independently from the presence of chemical compounds or trace age) are very similar. Only for latent fingerprints, some differences between spectrophotometer analysis and the PCR were noticed. To resolve these ambiguities, STR amplification and mtDNA sequencing were performed. Only mtDNA sequencing could be classified as a good technique to extract DNA from a fingerprint sample.
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