In natura esistono molti comportamenti stereotipati, dei veri e propri ¿riti¿, che in maniera innata, conosce ogni membro di una specie, ed eseguiti da tutti allo stesso modo, ecco, il gioco, è quanto di più diverso esista in natura, perché presenta sequenze motorie disordinate, esagerate, compiute con maggior ampiezza, maggior dispendio di energia, maggior velocità o frequenza, rispetto al contesto da cui sono state estrapolate, senza affaticamento e per lunghi periodi di tempo (Loizos, 1967; Fagen, 1981; Martin & Caro, 1985). Argomento e Scopo del lavoro Questo studio ha esaminato il comportamento ludico del Theropithecus gelada, con un particolare interesse riguardo all'asimmetria presente durante le sessioni di gioco. Lo scopo, dunque, è stato valutare il peso e le conseguenze dei comportamenti direzionali durante una sessione ludica e verificare la presenza di eventuali differenze tra le sessioni ludiche, legate sia alla tipologia dei giocatori, sia al loro ruolo attivo durante il gioco. Inoltre si è indagato sull'utilizzo e sulla funzione dei segnali in questo contesto. Risultati e Discussione I nostri risultati hanno evidenziato che nel Theropithecus gelada prevale il gioco sociale su quello solitario, in particolare quello sociale di contatto rispetto a quello sociale locomotorio. Le sessioni ludiche sono tra loro variabili, poiché gli individui non si comportano allo stesso modo. Esiste una correlazione negativa tra l'indice di asimmetria di una sessione e la lunghezza della sessione stessa, dato, che suggerisce che all'aumentare dello sbilanciamento di una sessione diminuisce la lunghezza del gioco. Gli animali mettono però in atto delle strategie per mantenere più a lungo la sessione ludica attraverso l'utilizzo di segnali visivi (play face, full play face e lipsmacking). Infatti, all'aumentare dello sbilanciamento del gioco aumenta il numero dei segnali effettuati, mentre non esiste nessuna correlazione tra la lunghezza del gioco e il numero di segnali effettuati. Dato che esclude un'aumento delle faccie da gioco in relazione all'aumento della rilassatezza dell'animale. In ogni gioco, sulla base del numero di pattern comportamentali direzionali effettuati, è possibile stabilire un ¿vincitore¿ ed un ¿perdente¿. Le analisi hanno dimostrato che è il vincitore del gioco, ovvero l'individuo con l'indice di asimmetria più alto, ad effettuare il maggior numero di segnali. La funzione dei segnali per mantenere la sessione ludica è emersa chiaramente nel momento in cui si è comparato l'indice di asimmetria e il numero di segnali effettuati, nelle diadi composte da individui appartenenti alla stessa classe d'età (matched) e in quelle composte da individui di età differente (mismatched). Nelle diadi matched non esiste nessuna correlazione tra tali fattori né nel ¿vincitore¿, né nel ¿perdente¿. In quelle mismatched invece, essendo quelle a maggior rischio di degenerazione in una situazione pericolosa, poiché gli individui non sono di egual taglia, è presente, non solo, una forte correlazione nel ¿vincitore¿ tra il numero di segnali effettuati e lo sbilanciamento del gioco a suo favore, ma compare un trend positivo anche nel perdente.

Il gioco e i suoi segnali: asimmetria e tattiche del comportamento ludico nel Theropithecus gelada

ANGIERO, MARIA LUISA
2009/2010

Abstract

In natura esistono molti comportamenti stereotipati, dei veri e propri ¿riti¿, che in maniera innata, conosce ogni membro di una specie, ed eseguiti da tutti allo stesso modo, ecco, il gioco, è quanto di più diverso esista in natura, perché presenta sequenze motorie disordinate, esagerate, compiute con maggior ampiezza, maggior dispendio di energia, maggior velocità o frequenza, rispetto al contesto da cui sono state estrapolate, senza affaticamento e per lunghi periodi di tempo (Loizos, 1967; Fagen, 1981; Martin & Caro, 1985). Argomento e Scopo del lavoro Questo studio ha esaminato il comportamento ludico del Theropithecus gelada, con un particolare interesse riguardo all'asimmetria presente durante le sessioni di gioco. Lo scopo, dunque, è stato valutare il peso e le conseguenze dei comportamenti direzionali durante una sessione ludica e verificare la presenza di eventuali differenze tra le sessioni ludiche, legate sia alla tipologia dei giocatori, sia al loro ruolo attivo durante il gioco. Inoltre si è indagato sull'utilizzo e sulla funzione dei segnali in questo contesto. Risultati e Discussione I nostri risultati hanno evidenziato che nel Theropithecus gelada prevale il gioco sociale su quello solitario, in particolare quello sociale di contatto rispetto a quello sociale locomotorio. Le sessioni ludiche sono tra loro variabili, poiché gli individui non si comportano allo stesso modo. Esiste una correlazione negativa tra l'indice di asimmetria di una sessione e la lunghezza della sessione stessa, dato, che suggerisce che all'aumentare dello sbilanciamento di una sessione diminuisce la lunghezza del gioco. Gli animali mettono però in atto delle strategie per mantenere più a lungo la sessione ludica attraverso l'utilizzo di segnali visivi (play face, full play face e lipsmacking). Infatti, all'aumentare dello sbilanciamento del gioco aumenta il numero dei segnali effettuati, mentre non esiste nessuna correlazione tra la lunghezza del gioco e il numero di segnali effettuati. Dato che esclude un'aumento delle faccie da gioco in relazione all'aumento della rilassatezza dell'animale. In ogni gioco, sulla base del numero di pattern comportamentali direzionali effettuati, è possibile stabilire un ¿vincitore¿ ed un ¿perdente¿. Le analisi hanno dimostrato che è il vincitore del gioco, ovvero l'individuo con l'indice di asimmetria più alto, ad effettuare il maggior numero di segnali. La funzione dei segnali per mantenere la sessione ludica è emersa chiaramente nel momento in cui si è comparato l'indice di asimmetria e il numero di segnali effettuati, nelle diadi composte da individui appartenenti alla stessa classe d'età (matched) e in quelle composte da individui di età differente (mismatched). Nelle diadi matched non esiste nessuna correlazione tra tali fattori né nel ¿vincitore¿, né nel ¿perdente¿. In quelle mismatched invece, essendo quelle a maggior rischio di degenerazione in una situazione pericolosa, poiché gli individui non sono di egual taglia, è presente, non solo, una forte correlazione nel ¿vincitore¿ tra il numero di segnali effettuati e lo sbilanciamento del gioco a suo favore, ma compare un trend positivo anche nel perdente.
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