STUDY DESDIGN: systematic review with meta-analysis. OBJECTIVE: to investigate the effectiveness of the postoperative educational intervention provided to patients undergoing elective hip or knee replacement surgery on function, independence in ADL, anxiety, depression, and self-efficacy. BACKGROUND: osteoarthritis represents one of the most disabling degenerative musculoskeletal conditions in the population. This condition is the leading indication for hip and knee replacement. The success rate of this intervention is very high, but many patients may still experience chronic pain and disability. For this reason, the literature is constantly being updated from a rehabilitative perspective and recommends an active approach based not only on therapeutic exercise but also on patient education. This type of intervention is currently studied mainly in the preoperative phase, and the literature is lacking in articles that analyze the education provided in the postoperative phase. The idea to conduct this study stems from this consideration and the fact that the primary predictors of postoperative recovery are psychosocial. MATERIALS AND METHODS: a systematic literature search was conducted using PubMed, Cochrane, CINAHL, Scopus, Embase, Google Scholar, and ClinicalTrials.gov to identify, without publication date restrictions, any type of RCT published in English or Italian that met specific inclusion criteria. These criteria included articles that focused on an adult population (>18 years) with a primary diagnosis of osteoarthritis, any form of educational intervention (telehealth, face-to-face, via app) provided in the postoperative period, a control based on standard care or other treatments (if also administered in the intervention group), and that included at least one of the outcomes of interest. The selected studies were then assessed methodologically to understand their risk of bias, and finally, a meta-analysis was performed along with a qualitative discussion (when an outcome at a specific follow-up was analyzed by a single study). RESULTS: a total of 6 articles out of the 749 initially founded were included after three screening phases: removal of duplicates, reading of titles and abstracts, and full-text assessment. The meta-analyses conducted revealed that education can be effective in the short term for function in knee prosthesis patients (SMD -0.33; 95% CI -0.59, -0.08; I² 18%; p-value 0.01), particularly when delivered via applications or electronic devices (SMD -0.43; 95% CI -0.67, -0.18; I² 0%; p-value 0.0006). On the other hand, the effectiveness of educational interventions on function for hip prostheses emerged in the medium term (SMD 0.55; 95% CI 0.10, 1.00; I² 52%; p-value 0.02). Additionally, evidence of effectiveness was identified in qualitative analysis for the depression levels and self-efficacy in the medium term, for function in the long term, and for independence in ADL in the short term. However, these findings must be interpreted with caution due to the poor quality of the analyzed studies, the small number of articles included, the limited sample sizes assessed, the relatively short follow-up periods, and the heterogeneity of the educational protocols administered in the studies. CONCLUSIONS: even though postoperative education for patients with hip or knee prostheses can be a recommended intervention, further studies of higher methodological quality are needed to confirm this, to design a homogeneous educational protocol and to demonstrate the superiority of one educational intervention over others.
DISEGNO DELLO STUDIO: revisione sistematica con metanalisi. OBIETTIVO: indagare l’efficacia dell’intervento educativo post-operatorio nei pazienti sottoposti a protesizzazione elettiva d’anca o di ginocchio su funzionalità, autonomia ADL, ansia, depressione e autoefficacia. SFONDO: l’osteoartrosi rappresenta una delle condizioni muscoloscheletriche degenerative più disabilitanti nella popolazione. Questa condizione risulta essere la principale causa di indicazione ad intervento di protesizzazione d’anca e ginocchio. Il tasso di successo di questo intervento è molto alto, ma molti pazienti possono residuare dolore o disabilità cronica. La letteratura, per questo motivo è in costante aggiornamento dal punto di vista riabilitativo e raccomanda un approccio attivo basato, oltre che sulla componente di esercizio terapeutico, sull’educazione del paziente. Quest’ultimo tipo di intervento, ad oggi, è studiato principalmente nella fase preoperatoria e la letteratura risulta essere povera di articoli che analizzino l’educazione erogata nel post-operatorio. L’idea di effettuare questo studio nasce da questa considerazione e dal fatto che i principali predittori di recupero post-operatori sono di natura psicosociale. MATERIALI E METODI: è stata condotta una ricerca in letteratura su Pubmed, Cochrane, Cinahl, Scopus, Embase, Google Scholar e ClinicalTrials.gov per identificare, senza limiti in base alla data di pubblicazione, qualsiasi tipo di RCT, in lingua inglese o italiana, che rispondesse ai seguenti criteri di inclusione: popolazione maggiorenne (>18 anni) e con principale diagnosi di osteoartrosi, intervento educativo di qualsiasi modalità (telematico, face-to-face, via app, purché eseguito nel post-operatorio), controllo basato sulle cure standard o altri trattamenti (se eseguiti anche nel gruppo di intervento) e infine, valutazione di almeno uno degli outcomes di interesse. Gli studi selezionati sono poi stati valutati per comprenderne il rischio di bias e infine, sono state eseguite una metanalisi e una discussione qualitativa (qualora un outcome a un determinato follow up fosse stato analizzato da un singolo studio). RISULTATI: sono stati inclusi, dopo rimozione dei duplicati, lettura di titolo/abstract e full text, 6 articoli, di fronte ai 749 inizialmente individuati, con un totale di 503 pazienti. Dalle metanalisi è emerso che l’educazione può essere efficace nel breve termine per la funzionalità nei pazienti protesizzati di ginocchio (SMD -0.33; IC -0.59, -0.08; I2 18%; p-value 0.01), soprattutto quando erogata tramite applicazioni o dispositivi elettronici (SMD -0.43; IC -0.67, -0.18; I2 0%; p-value 0.0006). Nelle protesi d’anca, l’efficacia dell’intervento educativo sulla funzionalità è emersa a medio termine (SMD 0.55; IC 0.10, 1.00; I2 52%; p-value 0.02). Sono state infine individuate prove di efficacia, tramite analisi qualitativa, per i livelli di depressione e autoefficacia a medio termine, per la funzionalità a lungo termine e per l’autonomia nelle ADL a breve termine. Tuttavia, questi riscontri sono da interpretare con cautela per via della scarsa qualità degli studi analizzati, del basso numero di articoli inclusi, delle ridotte numerosità campionarie valutate, dei periodi di follow up brevi e dell’eterogeneità dei protocolli educativi somministrati. CONCLUSIONI: nonostante l’educazione post-operatoria, nei pazienti protesizzati di anca o di ginocchio possa esser consigliata, sono necessari ulteriori studi di qualità superiore per poterlo confermare, per ideare un protocollo educativo omogeneo e poter dimostrare la superiorità di un intervento educazionale rispetto agli altri.
L'intervento educativo post-operatorio sulla funzionalità e sull'autonomia nelle ADL nei pazienti sottoposti a protesizzazione elettiva di anca o di ginocchio: una revisione sistematica con metanalisi
GIOIA, LEANDRO FRANCESCO
2023/2024
Abstract
DISEGNO DELLO STUDIO: revisione sistematica con metanalisi. OBIETTIVO: indagare l’efficacia dell’intervento educativo post-operatorio nei pazienti sottoposti a protesizzazione elettiva d’anca o di ginocchio su funzionalità, autonomia ADL, ansia, depressione e autoefficacia. SFONDO: l’osteoartrosi rappresenta una delle condizioni muscoloscheletriche degenerative più disabilitanti nella popolazione. Questa condizione risulta essere la principale causa di indicazione ad intervento di protesizzazione d’anca e ginocchio. Il tasso di successo di questo intervento è molto alto, ma molti pazienti possono residuare dolore o disabilità cronica. La letteratura, per questo motivo è in costante aggiornamento dal punto di vista riabilitativo e raccomanda un approccio attivo basato, oltre che sulla componente di esercizio terapeutico, sull’educazione del paziente. Quest’ultimo tipo di intervento, ad oggi, è studiato principalmente nella fase preoperatoria e la letteratura risulta essere povera di articoli che analizzino l’educazione erogata nel post-operatorio. L’idea di effettuare questo studio nasce da questa considerazione e dal fatto che i principali predittori di recupero post-operatori sono di natura psicosociale. MATERIALI E METODI: è stata condotta una ricerca in letteratura su Pubmed, Cochrane, Cinahl, Scopus, Embase, Google Scholar e ClinicalTrials.gov per identificare, senza limiti in base alla data di pubblicazione, qualsiasi tipo di RCT, in lingua inglese o italiana, che rispondesse ai seguenti criteri di inclusione: popolazione maggiorenne (>18 anni) e con principale diagnosi di osteoartrosi, intervento educativo di qualsiasi modalità (telematico, face-to-face, via app, purché eseguito nel post-operatorio), controllo basato sulle cure standard o altri trattamenti (se eseguiti anche nel gruppo di intervento) e infine, valutazione di almeno uno degli outcomes di interesse. Gli studi selezionati sono poi stati valutati per comprenderne il rischio di bias e infine, sono state eseguite una metanalisi e una discussione qualitativa (qualora un outcome a un determinato follow up fosse stato analizzato da un singolo studio). RISULTATI: sono stati inclusi, dopo rimozione dei duplicati, lettura di titolo/abstract e full text, 6 articoli, di fronte ai 749 inizialmente individuati, con un totale di 503 pazienti. Dalle metanalisi è emerso che l’educazione può essere efficace nel breve termine per la funzionalità nei pazienti protesizzati di ginocchio (SMD -0.33; IC -0.59, -0.08; I2 18%; p-value 0.01), soprattutto quando erogata tramite applicazioni o dispositivi elettronici (SMD -0.43; IC -0.67, -0.18; I2 0%; p-value 0.0006). Nelle protesi d’anca, l’efficacia dell’intervento educativo sulla funzionalità è emersa a medio termine (SMD 0.55; IC 0.10, 1.00; I2 52%; p-value 0.02). Sono state infine individuate prove di efficacia, tramite analisi qualitativa, per i livelli di depressione e autoefficacia a medio termine, per la funzionalità a lungo termine e per l’autonomia nelle ADL a breve termine. Tuttavia, questi riscontri sono da interpretare con cautela per via della scarsa qualità degli studi analizzati, del basso numero di articoli inclusi, delle ridotte numerosità campionarie valutate, dei periodi di follow up brevi e dell’eterogeneità dei protocolli educativi somministrati. CONCLUSIONI: nonostante l’educazione post-operatoria, nei pazienti protesizzati di anca o di ginocchio possa esser consigliata, sono necessari ulteriori studi di qualità superiore per poterlo confermare, per ideare un protocollo educativo omogeneo e poter dimostrare la superiorità di un intervento educazionale rispetto agli altri.File | Dimensione | Formato | |
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