Il longevity risk, nonostante stia assumendo dimensioni elevate, e' ancora difficile da riconscere, quantificare e gestire per le compagnie di assicurazione, fondi pensione e individui. La chiave per evitare totalmente il rischio di longevita' sarebbe quella di conoscere con precisione il trend con cui la vita media attesa sta aumentando. Nonostante I modelli di stima dei tassi di mortalita' e sopravvivenza abbiano avuto successo negli anni passati, tra tutti il principale e' il modello di Lee Carter, nell'ultimo decennio il gap tra I tassi di mortalita' stimati e quelli realizzati ha assunto dimensioni sempre maggiori tanto da causare grosse perdite alle istituzioni finanziarie che fronteggiano il rischio di longevita'. La seguente tesi di laurea magistrale si presenta come uno studio sul longevity risk. La prima parte e' dedicata a una analisi sull'evoluzione della mortalita' durante gli ultimi decenni. La seconda parte consiste in una descrizione del modello Lee Carter che ancor oggi e' il modello utilizzato per la stima dei tassi di mortalita'. La terza parte consiste in una analisi dettagliata di come il rischio di longevita' possa anche essere frontegiatto con l'utilizzo dei mercati finanziari, Infine, nell'ultima parte, affronto il longevity risk con un nuovo approccio. Continuando a considerare il modello di Lee Carter approssimativamente corretto, mi concentro sull'analisi del peggior scenario che la una compagnia di assicurazione venditrice di rendite vitalizie potrebbe fronteggiare.

Un nuovo approccio al rischio di longevità'

CARZANA, ANDREA
2009/2010

Abstract

Il longevity risk, nonostante stia assumendo dimensioni elevate, e' ancora difficile da riconscere, quantificare e gestire per le compagnie di assicurazione, fondi pensione e individui. La chiave per evitare totalmente il rischio di longevita' sarebbe quella di conoscere con precisione il trend con cui la vita media attesa sta aumentando. Nonostante I modelli di stima dei tassi di mortalita' e sopravvivenza abbiano avuto successo negli anni passati, tra tutti il principale e' il modello di Lee Carter, nell'ultimo decennio il gap tra I tassi di mortalita' stimati e quelli realizzati ha assunto dimensioni sempre maggiori tanto da causare grosse perdite alle istituzioni finanziarie che fronteggiano il rischio di longevita'. La seguente tesi di laurea magistrale si presenta come uno studio sul longevity risk. La prima parte e' dedicata a una analisi sull'evoluzione della mortalita' durante gli ultimi decenni. La seconda parte consiste in una descrizione del modello Lee Carter che ancor oggi e' il modello utilizzato per la stima dei tassi di mortalita'. La terza parte consiste in una analisi dettagliata di come il rischio di longevita' possa anche essere frontegiatto con l'utilizzo dei mercati finanziari, Infine, nell'ultima parte, affronto il longevity risk con un nuovo approccio. Continuando a considerare il modello di Lee Carter approssimativamente corretto, mi concentro sull'analisi del peggior scenario che la una compagnia di assicurazione venditrice di rendite vitalizie potrebbe fronteggiare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/72661