La Erytrhoxylon Coca è una pianta della famiglia delle Erythroxylacee originaria delle zone tropicali dell'America del Sud. Per un paio di secoli prima della conquista spagnola, le foglie di coca sono state ad uso quasi esclusivo delle popolazioni andine. La crescita della produzione delle foglie di coca è stata opera degli spagnoli durante i primi decenni della conquista. Nell'uso delle foglie di coca, che venivano date agli schiavi indigeni per dare loro maggiore resistenza e per ridurne la fame, essi trovarono un ottimo alleato per migliorare la produzione semischiavista nelle miniere. Solo nella seconda metà dell'800 se ne scoprì l'uso come anestetico locale. La cocaina agisce sul sistema nervoso centrale bloccando il reuptake della dopamina nei neuroni presinaptici. I principali effetti della cocaina sono euforia, riduzione della fatica e della fame, ha inoltre un'azione vasocostrittrice. La cocaina ha un tempo di emivita molto breve e parte degli effetti tossici che esplica sono in realtà dovuti ai suoi metaboliti; viene principalmente metabolizzata a livello epatico ad opera delle esterasi a benzoilecgonina ed ecgonina. Se assunta insieme ad alcool la cocaina viene trasformata in cocaetilene, che presenta gli stessi effetti della cocaina ma per un tempo maggiore.[1] Oggi proprio, per i suoi effetti negativi sull'uomo, sono stati messe a punto delle tecniche di screening per l'analisi della cocaina e dei suoi principali metaboliti su diverse matrici biologiche quali sangue, urine, capelli e saliva. Per l'analisi si usano principalmente saggi immunoenzimatici, HPLC e GC. Per scegliere il metodo di analisi appropriato bisogna tenere in considerazione il fluido biologico che si vuole utilizzare e quanto tempo è passato dall'ultima assunzione. Solitamente il primo test viene effettuato su un campione di urine, poiché è un metodo non invasivo che permette la determinazione del principale metabolita, la benzoilecgonina. Come tecnica utilizzata per la determinazione di cocaina nel sangue si utilizza la GC, metodo molto preciso e accurato, il campione di sangue però deve essere opportunamente trattato e derivatizzato.[2] La determinazione di cocaina nella saliva e nei capelli utilizza tecniche non invasive ed i risultati sono veloci ed immediati.
Dall'antichità ad oggi: tutti gli aspetti della cocaina
ANGILLETTA, ARIANNA
2010/2011
Abstract
La Erytrhoxylon Coca è una pianta della famiglia delle Erythroxylacee originaria delle zone tropicali dell'America del Sud. Per un paio di secoli prima della conquista spagnola, le foglie di coca sono state ad uso quasi esclusivo delle popolazioni andine. La crescita della produzione delle foglie di coca è stata opera degli spagnoli durante i primi decenni della conquista. Nell'uso delle foglie di coca, che venivano date agli schiavi indigeni per dare loro maggiore resistenza e per ridurne la fame, essi trovarono un ottimo alleato per migliorare la produzione semischiavista nelle miniere. Solo nella seconda metà dell'800 se ne scoprì l'uso come anestetico locale. La cocaina agisce sul sistema nervoso centrale bloccando il reuptake della dopamina nei neuroni presinaptici. I principali effetti della cocaina sono euforia, riduzione della fatica e della fame, ha inoltre un'azione vasocostrittrice. La cocaina ha un tempo di emivita molto breve e parte degli effetti tossici che esplica sono in realtà dovuti ai suoi metaboliti; viene principalmente metabolizzata a livello epatico ad opera delle esterasi a benzoilecgonina ed ecgonina. Se assunta insieme ad alcool la cocaina viene trasformata in cocaetilene, che presenta gli stessi effetti della cocaina ma per un tempo maggiore.[1] Oggi proprio, per i suoi effetti negativi sull'uomo, sono stati messe a punto delle tecniche di screening per l'analisi della cocaina e dei suoi principali metaboliti su diverse matrici biologiche quali sangue, urine, capelli e saliva. Per l'analisi si usano principalmente saggi immunoenzimatici, HPLC e GC. Per scegliere il metodo di analisi appropriato bisogna tenere in considerazione il fluido biologico che si vuole utilizzare e quanto tempo è passato dall'ultima assunzione. Solitamente il primo test viene effettuato su un campione di urine, poiché è un metodo non invasivo che permette la determinazione del principale metabolita, la benzoilecgonina. Come tecnica utilizzata per la determinazione di cocaina nel sangue si utilizza la GC, metodo molto preciso e accurato, il campione di sangue però deve essere opportunamente trattato e derivatizzato.[2] La determinazione di cocaina nella saliva e nei capelli utilizza tecniche non invasive ed i risultati sono veloci ed immediati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/72551