L'Ayurveda è la principale Medicina Tradizionale dell'India, i cui testi scritti di riferimento sono datati 1500-1000 a.C. Lo stato di salute viene mantenuto tramite l'equilibrio di tre entità fisiologiche (dosha) denominate Vata (Principio del Movimento), Pitta (Principio della Trasformazione) e Kapha (Principio della Stabilità e Coesione), che se in squilibrio sono causa di malattia. A questo scopo vengono impiegati rimedi di origine vegetale, animale e minerale caratterizzati dal possedere qualità contrarie a quelle dello squilibrio patologico, secondo il principio del contraria contrariis curantur. Oggetto di studio della tesi sono i tailam, oli medicinali iscritti nella Farmacopea Ufficiale Ayurvedica. Trattasi di preparazioni a base di oli vegetali, per lo più di sesamo, nel cui allestimento vengono impiegate dalle 20 alle 50 erbe medicinali, seguendo procedimenti di cottura che durano diverse ore. I componenti di queste preparazioni sono una parte acquosa, costituita da uno o più decotti, una parte di droghe ridotte in pasta, una parte di sostanze grasse (olio, burro chiarificato). Se la pasta è una parte in peso, l'olio è di quattro parti e la componente acquosa è di sedici. Vi sono delle eccezioni a questi rapporti. La cottura avviene a fiamma bassa sino ad evaporazione completa del liquido. La preparazione possiede colore, odore e sapore delle droghe utillizate. I preparati vengono standardizzati tramite la determinazione dell'Indice di Rifrazione, la determinazione delle ceneri e degli oli volatili, del Valore di Acidità, del Valore di Saponificazione e di Iodio. La Farmacologia Ayurvedica è costituita soprattutto dalla conoscenza della materia e delle sue qualità; essa si basa su quattro concetti chiave: il sapore (rasa), il sapore post-digestivo (vipaka), la potenza (virya) e l'azione specifica (prabhva). Il rasa è distinto nelle sei varietà dolce, acido, salato, pungente, amaro ed aspro. La conoscenza delle combinazioni dei dosha serve a capire i sintomi di una malattia mentre la conoscenza delle combinazioni fra i sapori è utile per capire quale sostanza causi la malattia e quale possa essere impiegata in terapia. In seguito alla cottura però una sostanza può acquistare un altro sapore e diverse proprietà. I tailam vengono applicati esternamente durante il massaggio; costituiscono inoltre la base per somministrazioni oftalmiche, nasali, auricolari, per clisteri medicati e per irrigazioni vaginali. Preparazioni a base di olio e di burro medicato (ghee) sono somministrate oralmente secondo protocolli stabiliti, realizzando di fatto una oleazione interna del corpo umano. Scopo della Tesi è di indagare, attraverso lo studio di testi originali, l'utilizzo dell'oleazione come pratica clinica che impiega sostanze fortemente lipofile veicolanti principi attivi che, attraverso l'assorbimento percutaneo, giungono al circolo sistemico. Per migliorare l'assorbimento attraverso la via transdermica occorre modificare la permeabilità della barriera rappresentata dallo Strato Corneo. Le tecniche di massaggio (abhyanga) e l'applicazione di calore (svedana) proprie dell'Ayurveda causano la generazione di un gradiente che favorisce la diffusione dei lipidi nelle membrane cellulari. Si può ipotizzare che le vescicole lipidiche causino un parziale rinnovamento degli organuli cellulari e delle membrane, veicolando i metaboliti di scarto liposolubili nel flusso sanguigno per l'eliminazione attraverso fegato, polmoni e reni. Nella tesi vengono riportate due ricette tratte dal The Ayurvedic Formulary of India e sei Monografie tratte dalla Ayurvedic Pharmacopeia of India ; qui le droghe compaiono classificate in base al proprio rasa, guna (le qualità), virya, vipaka e karma (azione svolta). Appare culturalmente stimolante l'adozione di un simile sistema classificatorio anche per le droghe comunemente impiegate in Occidente, a completamento di quelli già presenti di natura botanica e chimica.
TAILAM: GLI OLI MEDICINALI DELL'AYURVEDA
MORELLO, ANDREA
2010/2011
Abstract
L'Ayurveda è la principale Medicina Tradizionale dell'India, i cui testi scritti di riferimento sono datati 1500-1000 a.C. Lo stato di salute viene mantenuto tramite l'equilibrio di tre entità fisiologiche (dosha) denominate Vata (Principio del Movimento), Pitta (Principio della Trasformazione) e Kapha (Principio della Stabilità e Coesione), che se in squilibrio sono causa di malattia. A questo scopo vengono impiegati rimedi di origine vegetale, animale e minerale caratterizzati dal possedere qualità contrarie a quelle dello squilibrio patologico, secondo il principio del contraria contrariis curantur. Oggetto di studio della tesi sono i tailam, oli medicinali iscritti nella Farmacopea Ufficiale Ayurvedica. Trattasi di preparazioni a base di oli vegetali, per lo più di sesamo, nel cui allestimento vengono impiegate dalle 20 alle 50 erbe medicinali, seguendo procedimenti di cottura che durano diverse ore. I componenti di queste preparazioni sono una parte acquosa, costituita da uno o più decotti, una parte di droghe ridotte in pasta, una parte di sostanze grasse (olio, burro chiarificato). Se la pasta è una parte in peso, l'olio è di quattro parti e la componente acquosa è di sedici. Vi sono delle eccezioni a questi rapporti. La cottura avviene a fiamma bassa sino ad evaporazione completa del liquido. La preparazione possiede colore, odore e sapore delle droghe utillizate. I preparati vengono standardizzati tramite la determinazione dell'Indice di Rifrazione, la determinazione delle ceneri e degli oli volatili, del Valore di Acidità, del Valore di Saponificazione e di Iodio. La Farmacologia Ayurvedica è costituita soprattutto dalla conoscenza della materia e delle sue qualità; essa si basa su quattro concetti chiave: il sapore (rasa), il sapore post-digestivo (vipaka), la potenza (virya) e l'azione specifica (prabhva). Il rasa è distinto nelle sei varietà dolce, acido, salato, pungente, amaro ed aspro. La conoscenza delle combinazioni dei dosha serve a capire i sintomi di una malattia mentre la conoscenza delle combinazioni fra i sapori è utile per capire quale sostanza causi la malattia e quale possa essere impiegata in terapia. In seguito alla cottura però una sostanza può acquistare un altro sapore e diverse proprietà. I tailam vengono applicati esternamente durante il massaggio; costituiscono inoltre la base per somministrazioni oftalmiche, nasali, auricolari, per clisteri medicati e per irrigazioni vaginali. Preparazioni a base di olio e di burro medicato (ghee) sono somministrate oralmente secondo protocolli stabiliti, realizzando di fatto una oleazione interna del corpo umano. Scopo della Tesi è di indagare, attraverso lo studio di testi originali, l'utilizzo dell'oleazione come pratica clinica che impiega sostanze fortemente lipofile veicolanti principi attivi che, attraverso l'assorbimento percutaneo, giungono al circolo sistemico. Per migliorare l'assorbimento attraverso la via transdermica occorre modificare la permeabilità della barriera rappresentata dallo Strato Corneo. Le tecniche di massaggio (abhyanga) e l'applicazione di calore (svedana) proprie dell'Ayurveda causano la generazione di un gradiente che favorisce la diffusione dei lipidi nelle membrane cellulari. Si può ipotizzare che le vescicole lipidiche causino un parziale rinnovamento degli organuli cellulari e delle membrane, veicolando i metaboliti di scarto liposolubili nel flusso sanguigno per l'eliminazione attraverso fegato, polmoni e reni. Nella tesi vengono riportate due ricette tratte dal The Ayurvedic Formulary of India e sei Monografie tratte dalla Ayurvedic Pharmacopeia of India ; qui le droghe compaiono classificate in base al proprio rasa, guna (le qualità), virya, vipaka e karma (azione svolta). Appare culturalmente stimolante l'adozione di un simile sistema classificatorio anche per le droghe comunemente impiegate in Occidente, a completamento di quelli già presenti di natura botanica e chimica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/72541