La tesi si inserisce all'interno di un progetto, condotto in collaborazione con la S. C. Oncologia Medica 1 e la Farmacia Ospedaliera dell'Ospedale Molinette di Torino, che ha lo scopo di verificare l'efficacia del counseling condotto dal gruppo multidisciplinare medico-infermiere-farmacista-psiconcologo nell'ambito di terapie oncologiche orali. Negli ultimi anni, infatti, anche in campo oncologico si è assistito all'introduzione di farmaci orali. La somministrazione orale presenta numerosi vantaggi: ben accetta dal paziente, non invasiva, comoda, non richiede l'intervento di personale specializzato. Accanto a questi aspetti positivi è sorta una problematica: l'aderenza terapeutica, cioè l'attenersi alla terapia da parte del paziente. I medicinali, infatti, sono affidati al paziente e spetterà a lui seguire in modo scrupoloso la prescrizione. Vi è il rischio che il paziente non assuma, consapevolmente o inconsapevolmente, i medicinali in modo corretto e questo atteggiamento di solito peggiora in caso di terapie prolungate con conseguenze tali da inficiare l'esito della terapia stessa. Inoltre quando la terapia è a base di farmaci antitumorali, che hanno costi elevati, vi saranno anche ripercussioni economiche per la struttura sanitaria. Per massimizzare l'aderenza terapeutica nei trattamenti oncologici orali, sono state studiate diverse tecniche, una di queste consiste nel seguire il paziente attraverso un counseling, una fase di comunicazione, effettuata non solo dal medico e dall'infermiere, ma anche da un farmacista di reparto e da uno psiconcologo. Per valutare l'aderenza terapeutica si è scelto di utilizzare una metodica oggettiva: il dosamento del farmaco nel plasma dei pazienti in occasione delle visite di controllo, per verificare se la concentrazione è costante nel tempo (buona aderenza) o varia nel corso delle diverse visite (scarsa aderenza). Sono reclutabili pazienti sottoposti a terapie con Sorafenib, Erlotinib o Sunitinib. I pazienti vengono randomizzati, in cieco, in un braccio sperimentale, in cui viene eseguito il counseling dal gruppo multidisciplinare, ed un braccio di controllo, dove il counseling è gestito esclusivamente da medico ed infermiere. Ogni braccio include 8 pazienti per ogni farmaco, quindi 24 per ogni braccio, per un totale di 48 pazienti. Lo scopo della tesi è la messa a punto delle metodiche di estrazione e di determinazione analitica per verificare la concentrazione plasmatica dei tre farmaci e riscontrare l'applicabilità sui primi pazienti reclutati. Per Erlotinib e Sorafenib si è ottimizzata la metodica illustrata da Blanchet (1), per il Sunitinib quella descritta da Izzedine (2, 3). Le tecniche prevedono un'estrazione con solvente e l'analisi tramite HPLC-UV. Per ognuno dei farmaci è stata costruita una retta di taratura e l'analisi è stata applicata ai primi pazienti reclutati. I metodi analitici si sono dimostrati efficaci ed applicabili ai prelievi ematici dei primi pazienti reclutati. Per il momento non si possono trarre conclusioni circa l'efficacia del counseling multidisciplinare nel migliorare l'aderenza terapeutica, poichè il reclutamento è appena iniziato ed i dati sono raccolti in cieco: lo studio infatti verrà aperto solo quando sarà terminato. Finora sono stati reclutati sette pazienti, tre in cura con Sorafenib e quattro con Erlotinib, il reclutamento proseguirà fino al raggiungimento del numero totale di pazienti affinché vi siano dati sufficienti per trarre le opportune conclusioni.
Verifica dell'aderenza terapeutica, mediante misurazione della concentrazione plasmatica, in pazienti oncologici sottoposti a terapia orale.
BORRIONE, SILVIA
2010/2011
Abstract
La tesi si inserisce all'interno di un progetto, condotto in collaborazione con la S. C. Oncologia Medica 1 e la Farmacia Ospedaliera dell'Ospedale Molinette di Torino, che ha lo scopo di verificare l'efficacia del counseling condotto dal gruppo multidisciplinare medico-infermiere-farmacista-psiconcologo nell'ambito di terapie oncologiche orali. Negli ultimi anni, infatti, anche in campo oncologico si è assistito all'introduzione di farmaci orali. La somministrazione orale presenta numerosi vantaggi: ben accetta dal paziente, non invasiva, comoda, non richiede l'intervento di personale specializzato. Accanto a questi aspetti positivi è sorta una problematica: l'aderenza terapeutica, cioè l'attenersi alla terapia da parte del paziente. I medicinali, infatti, sono affidati al paziente e spetterà a lui seguire in modo scrupoloso la prescrizione. Vi è il rischio che il paziente non assuma, consapevolmente o inconsapevolmente, i medicinali in modo corretto e questo atteggiamento di solito peggiora in caso di terapie prolungate con conseguenze tali da inficiare l'esito della terapia stessa. Inoltre quando la terapia è a base di farmaci antitumorali, che hanno costi elevati, vi saranno anche ripercussioni economiche per la struttura sanitaria. Per massimizzare l'aderenza terapeutica nei trattamenti oncologici orali, sono state studiate diverse tecniche, una di queste consiste nel seguire il paziente attraverso un counseling, una fase di comunicazione, effettuata non solo dal medico e dall'infermiere, ma anche da un farmacista di reparto e da uno psiconcologo. Per valutare l'aderenza terapeutica si è scelto di utilizzare una metodica oggettiva: il dosamento del farmaco nel plasma dei pazienti in occasione delle visite di controllo, per verificare se la concentrazione è costante nel tempo (buona aderenza) o varia nel corso delle diverse visite (scarsa aderenza). Sono reclutabili pazienti sottoposti a terapie con Sorafenib, Erlotinib o Sunitinib. I pazienti vengono randomizzati, in cieco, in un braccio sperimentale, in cui viene eseguito il counseling dal gruppo multidisciplinare, ed un braccio di controllo, dove il counseling è gestito esclusivamente da medico ed infermiere. Ogni braccio include 8 pazienti per ogni farmaco, quindi 24 per ogni braccio, per un totale di 48 pazienti. Lo scopo della tesi è la messa a punto delle metodiche di estrazione e di determinazione analitica per verificare la concentrazione plasmatica dei tre farmaci e riscontrare l'applicabilità sui primi pazienti reclutati. Per Erlotinib e Sorafenib si è ottimizzata la metodica illustrata da Blanchet (1), per il Sunitinib quella descritta da Izzedine (2, 3). Le tecniche prevedono un'estrazione con solvente e l'analisi tramite HPLC-UV. Per ognuno dei farmaci è stata costruita una retta di taratura e l'analisi è stata applicata ai primi pazienti reclutati. I metodi analitici si sono dimostrati efficaci ed applicabili ai prelievi ematici dei primi pazienti reclutati. Per il momento non si possono trarre conclusioni circa l'efficacia del counseling multidisciplinare nel migliorare l'aderenza terapeutica, poichè il reclutamento è appena iniziato ed i dati sono raccolti in cieco: lo studio infatti verrà aperto solo quando sarà terminato. Finora sono stati reclutati sette pazienti, tre in cura con Sorafenib e quattro con Erlotinib, il reclutamento proseguirà fino al raggiungimento del numero totale di pazienti affinché vi siano dati sufficienti per trarre le opportune conclusioni.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
259032_tesi_silvia_borrione.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
982.25 kB
Formato
Adobe PDF
|
982.25 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/72514