L'adolescenza è un periodo della vita caratterizzato da profondi cambiamenti, fisici, psicologici e sociali, che possono rappresentare per il giovane una sfida, ma anche un momento di crisi, tanto da portare al desiderio di togliersi la vita, pur di non portare avanti un'esistenza considerata ormai intollerabile. Il suicidio a questa età è un fenomeno difficile da comprendere ed è pressoché impossibile individuarne le reali cause; eppure possono essere rintracciati i fattori di rischio individuali, familiari e sociali che, combinandosi tra loro, possono spingere un ragazzo, in un momento di particolare disperazione, a mettere in atto un comportamento autodistruttivo. E' importante riuscire a prevenire questo gesto estremo, attraverso una maggiore informazione ed il miglioramento della qualità della vita, ma anche arrivando ad anticipare l'atto con l'individuazione dei primi segnali d'allarme e dei giovani a rischio suicidario, che andranno indirizzati verso una consultazione specialistica; un ruolo fondamentale in questo processo è quello svolto da tutte le persone che vivono a stretto contatto con gli adolescenti, in particolare i familiari, gli insegnanti e gli amici. Quando un ragazzo sopravvive al suicidio, è necessario che venga inizialmente sottoposto ad un trattamento per superare lo stato di crisi in cui si trova e per evitare eventuali ricadute, e che prosegua in seguito con una terapia non più basata sull'urgenza; non bisogna dimenticare inoltre di prestare aiuto anche ai suoi familiari, che possono altresì diventare un'utile risorsa all'interno di un intervento congiunto.

Adesso me ne vado. Il suicidio in adolescenza

GIORDANINO, ELENA
2009/2010

Abstract

L'adolescenza è un periodo della vita caratterizzato da profondi cambiamenti, fisici, psicologici e sociali, che possono rappresentare per il giovane una sfida, ma anche un momento di crisi, tanto da portare al desiderio di togliersi la vita, pur di non portare avanti un'esistenza considerata ormai intollerabile. Il suicidio a questa età è un fenomeno difficile da comprendere ed è pressoché impossibile individuarne le reali cause; eppure possono essere rintracciati i fattori di rischio individuali, familiari e sociali che, combinandosi tra loro, possono spingere un ragazzo, in un momento di particolare disperazione, a mettere in atto un comportamento autodistruttivo. E' importante riuscire a prevenire questo gesto estremo, attraverso una maggiore informazione ed il miglioramento della qualità della vita, ma anche arrivando ad anticipare l'atto con l'individuazione dei primi segnali d'allarme e dei giovani a rischio suicidario, che andranno indirizzati verso una consultazione specialistica; un ruolo fondamentale in questo processo è quello svolto da tutte le persone che vivono a stretto contatto con gli adolescenti, in particolare i familiari, gli insegnanti e gli amici. Quando un ragazzo sopravvive al suicidio, è necessario che venga inizialmente sottoposto ad un trattamento per superare lo stato di crisi in cui si trova e per evitare eventuali ricadute, e che prosegua in seguito con una terapia non più basata sull'urgenza; non bisogna dimenticare inoltre di prestare aiuto anche ai suoi familiari, che possono altresì diventare un'utile risorsa all'interno di un intervento congiunto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/72470