In questa ricerca si è analizzato sotto il profilo ergonomico uno studio odontoiatrico. Quotidianamente il dentista e l'assistente devono affrontare numerose occasioni di rischio occupazionale legate alla professione, tra cui quelle posturali, dovute al particolare modo di stazionare vicino al paziente, quelle legate all'utilizzo di strumenti odontoiatrici, che obbligano a tenere atteggiamenti posturali incongrui e posture statiche protratte, e quelle correlate ad un'inefficace gestione e raggiungimento del benessere globale; tutto ciò si traduce in una sensazione di fatica psico-fisica e di stress. Nella presente ricerca è quindi stato analizzato l'ambiente di lavoro, le attrezzature, le postazioni, e sono state effettuate osservazioni e rilevamenti delle posture, dei movimenti effettuati in modo ripetitivo dagli operatori, nonché interviste volte a cogliere difficoltà e problematiche percepite dagli operatori stessi. L'analisi dei risultati ottenuti con i vari metodi è stata condotta al fine di far emergere le criticità proprie dell'attività lavorativa sia del medico che degli assistenti alla poltrona; in particolare si sono indagate le operazioni svolte intorno e con il così detto ¿riunito¿, ovvero la poltrona odontoiatrica e i vari strumenti ad essa associati come fulcro dell'attività, al fine di proporre interventi di miglioramento del confort e del benessere lavorativo delle diverse figure professionali coinvolte. La fase di ricerca costituita dalle interviste semi strutturate allo staff medico ha permesso di far emergere alcune criticità circa il sovraccarico di lavoro e di avanzare proposte di modifica per permettere di raggiungere un grado di soddisfazione e performance migliore degli utenti. L'osservazione dell'attività odontoiatrica circa le posture assunte e i movimenti ripetuti, permette di affermare che ci sono attività di intervento che inducono posture protratte scorrette a carico soprattutto delle braccia per il dentista e a carico di testa e polsi per tutti e tre gli operatori. In generale però queste sono assai contenute sia in relazione alla durata della singola seduta, sia nel complesso della giornata lavorativa. Anche i movimenti ripetuti hanno frequenze non elevate e vi sono ampi tempi di recupero e riposo sia interni al ciclo della singola cura, sia nel complesso dell'attività giornaliera. Il livello di dolore/fatica percepito a fine giornata è riferito solo dagli assistenti e riguarda in particolare caviglie e piedi: ciò è attribuibile al fatto che entrambi lavorano soprattutto in postura eretta ed è riscontrato soprattutto al fine settimana. Le indicazioni emerse da questa ricerca possono essere di aiuto per uno studio e un approfondimento futuro volto all'elaborazione di linee guida utili sia ai produttori di riuniti che ai dentisti per le scelte al momento dell'acquisto. E' inoltre fondamentale implementare i corsi di formazione di natura ergonomica rivolti a dentisti e assistenti i quali devono anche dedicare del tempo libero ad una sana attività fisica che possa giovare alla tonicità muscolare, alla circolazione e aiutare a prevenire e/o alleviare i disturbi muscolo scheletrici.

Approccio ergonomico allo studio dell'attività odontoiatrica.

BORELLO, SONIA
2009/2010

Abstract

In questa ricerca si è analizzato sotto il profilo ergonomico uno studio odontoiatrico. Quotidianamente il dentista e l'assistente devono affrontare numerose occasioni di rischio occupazionale legate alla professione, tra cui quelle posturali, dovute al particolare modo di stazionare vicino al paziente, quelle legate all'utilizzo di strumenti odontoiatrici, che obbligano a tenere atteggiamenti posturali incongrui e posture statiche protratte, e quelle correlate ad un'inefficace gestione e raggiungimento del benessere globale; tutto ciò si traduce in una sensazione di fatica psico-fisica e di stress. Nella presente ricerca è quindi stato analizzato l'ambiente di lavoro, le attrezzature, le postazioni, e sono state effettuate osservazioni e rilevamenti delle posture, dei movimenti effettuati in modo ripetitivo dagli operatori, nonché interviste volte a cogliere difficoltà e problematiche percepite dagli operatori stessi. L'analisi dei risultati ottenuti con i vari metodi è stata condotta al fine di far emergere le criticità proprie dell'attività lavorativa sia del medico che degli assistenti alla poltrona; in particolare si sono indagate le operazioni svolte intorno e con il così detto ¿riunito¿, ovvero la poltrona odontoiatrica e i vari strumenti ad essa associati come fulcro dell'attività, al fine di proporre interventi di miglioramento del confort e del benessere lavorativo delle diverse figure professionali coinvolte. La fase di ricerca costituita dalle interviste semi strutturate allo staff medico ha permesso di far emergere alcune criticità circa il sovraccarico di lavoro e di avanzare proposte di modifica per permettere di raggiungere un grado di soddisfazione e performance migliore degli utenti. L'osservazione dell'attività odontoiatrica circa le posture assunte e i movimenti ripetuti, permette di affermare che ci sono attività di intervento che inducono posture protratte scorrette a carico soprattutto delle braccia per il dentista e a carico di testa e polsi per tutti e tre gli operatori. In generale però queste sono assai contenute sia in relazione alla durata della singola seduta, sia nel complesso della giornata lavorativa. Anche i movimenti ripetuti hanno frequenze non elevate e vi sono ampi tempi di recupero e riposo sia interni al ciclo della singola cura, sia nel complesso dell'attività giornaliera. Il livello di dolore/fatica percepito a fine giornata è riferito solo dagli assistenti e riguarda in particolare caviglie e piedi: ciò è attribuibile al fatto che entrambi lavorano soprattutto in postura eretta ed è riscontrato soprattutto al fine settimana. Le indicazioni emerse da questa ricerca possono essere di aiuto per uno studio e un approfondimento futuro volto all'elaborazione di linee guida utili sia ai produttori di riuniti che ai dentisti per le scelte al momento dell'acquisto. E' inoltre fondamentale implementare i corsi di formazione di natura ergonomica rivolti a dentisti e assistenti i quali devono anche dedicare del tempo libero ad una sana attività fisica che possa giovare alla tonicità muscolare, alla circolazione e aiutare a prevenire e/o alleviare i disturbi muscolo scheletrici.
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