L'ACCERTAMENTO SINTETICO DEL REDDITO COMPLESSIVO DELLE PERSONE FISICHE Abstract ¿Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva¿. Con questa disposizione, contenuta nell'articolo 53, la Costituzione italiana introduce il dovere di solidarietà sociale di partecipazione alle spese pubbliche, ponendosi alla base dell'intero sistema tributario. L'attuale sistema di imposizione diretta è fondato sull'autotassazione da parte del contribuente: è il soggetto passivo di imposta che deve redigere la dichiarazione relativa ai redditi da lui posseduti e calcolare e versare le relative imposte. Da questo quadro, risulta evidente l'asimmetria informativa tra contribuente e fisco, in quanto solo il primo può conoscere con esattezza la consistenza del proprio reddito e, di conseguenza, l'entità della propria capacità contributiva. Per questo motivo, la problematica dell'accertamento, inteso come verifica della veridicità e correttezza della dichiarazione del contribuente, è sempre attuale, riproponendosi per tutte le forme di imposizione, soprattutto in un periodo in cui l'evasione fiscale è un fenomeno in crescita dato l'elevato grado di mobilità dei capitali. Sulla base di queste considerazioni, il presente lavoro è teso ad analizzare gli aspetti critici di uno strumento di accertamento assai dibattuto, che sta avendo proprio in questi mesi una profonda riforma: l'accertamento sintetico del reddito delle persone fisiche ai fini Irpef, con particolare attenzione al metodo del redditometro. L'aspetto interessante, che rende tale strumento del tutto peculiare rispetto agli altri, è quello di superare il problema dell'asimmetria informativa stimando il reddito del contribuente guardando alle sue spese. La logica sottostante è semplice: si tratta di osservare quali tipologie di spese il contribuente sostiene e, successivamente, collegare un reddito a disposizione dello stesso per l'acquisto e il mantenimento di quanto acquistato. In altre parole, si inverte l'iter: non si cerca di ricostruire il reddito complessivo partendo dalla fonte, bensì osservando l'impiego del reddito stesso.
L'accertamento sintetico del reddito complessivo delle persone fisiche
CABRIO, ERICA
2009/2010
Abstract
L'ACCERTAMENTO SINTETICO DEL REDDITO COMPLESSIVO DELLE PERSONE FISICHE Abstract ¿Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva¿. Con questa disposizione, contenuta nell'articolo 53, la Costituzione italiana introduce il dovere di solidarietà sociale di partecipazione alle spese pubbliche, ponendosi alla base dell'intero sistema tributario. L'attuale sistema di imposizione diretta è fondato sull'autotassazione da parte del contribuente: è il soggetto passivo di imposta che deve redigere la dichiarazione relativa ai redditi da lui posseduti e calcolare e versare le relative imposte. Da questo quadro, risulta evidente l'asimmetria informativa tra contribuente e fisco, in quanto solo il primo può conoscere con esattezza la consistenza del proprio reddito e, di conseguenza, l'entità della propria capacità contributiva. Per questo motivo, la problematica dell'accertamento, inteso come verifica della veridicità e correttezza della dichiarazione del contribuente, è sempre attuale, riproponendosi per tutte le forme di imposizione, soprattutto in un periodo in cui l'evasione fiscale è un fenomeno in crescita dato l'elevato grado di mobilità dei capitali. Sulla base di queste considerazioni, il presente lavoro è teso ad analizzare gli aspetti critici di uno strumento di accertamento assai dibattuto, che sta avendo proprio in questi mesi una profonda riforma: l'accertamento sintetico del reddito delle persone fisiche ai fini Irpef, con particolare attenzione al metodo del redditometro. L'aspetto interessante, che rende tale strumento del tutto peculiare rispetto agli altri, è quello di superare il problema dell'asimmetria informativa stimando il reddito del contribuente guardando alle sue spese. La logica sottostante è semplice: si tratta di osservare quali tipologie di spese il contribuente sostiene e, successivamente, collegare un reddito a disposizione dello stesso per l'acquisto e il mantenimento di quanto acquistato. In altre parole, si inverte l'iter: non si cerca di ricostruire il reddito complessivo partendo dalla fonte, bensì osservando l'impiego del reddito stesso.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
277888_tesifinalversion.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.24 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.24 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/72424