Questa tesi si propone di fornire una prima analisi e traduzione in italiano dell'Inno agli Asclepiadi di Elio Aristide. L'inno costituisce l'elogio in prosa di Podalirio e Macaone, divinità non di spicco del pantheon greco e figli di Asclepio, dio della medicina. È sembrato opportuno fornire, in primo luogo, una breve trattazione sulla struttura degli inni in onore degli dei, seguendo la descrizione delle tecniche raccomandate e codificate dai trattatisti antichi. Quindi è stato osservato il caso specifico dell'inno agli Asclepiadi per capire se la partizione e i topoi adottati dall'oratore siano coerenti con la prassi innologica. È stata poi esaminata ogni sezione dell'inno, mettendo in rilievo l'uso delle fonti da parte di Aristide, la scelta del lessico, le peculiarità della lingua e l'uso delle citazioni. In particolare si segnala l'importanza del tema del sogno ispiratore ai fini della composizione dell'inno e l'uso per connotare i laudandi della metafora corale, che potrebbe dare indizi per l'occasione della performance dell'inno. Segue la traduzione preceduta dai problemi testuali che sono stati riscontrati nel corso dell'analisi del testo tràdito. In conclusione è stata acclusa una breve appendice che raccoglie le ricorrenze degli Asclepiadi nell'Iliade di Omero e nella Biblioteca dello Pseudo-Apollodoro.
Diventare athanatoi heroes: l'Inno agli Asclepiadi di Elio Aristide
LUGLI, FRANCESCA
2009/2010
Abstract
Questa tesi si propone di fornire una prima analisi e traduzione in italiano dell'Inno agli Asclepiadi di Elio Aristide. L'inno costituisce l'elogio in prosa di Podalirio e Macaone, divinità non di spicco del pantheon greco e figli di Asclepio, dio della medicina. È sembrato opportuno fornire, in primo luogo, una breve trattazione sulla struttura degli inni in onore degli dei, seguendo la descrizione delle tecniche raccomandate e codificate dai trattatisti antichi. Quindi è stato osservato il caso specifico dell'inno agli Asclepiadi per capire se la partizione e i topoi adottati dall'oratore siano coerenti con la prassi innologica. È stata poi esaminata ogni sezione dell'inno, mettendo in rilievo l'uso delle fonti da parte di Aristide, la scelta del lessico, le peculiarità della lingua e l'uso delle citazioni. In particolare si segnala l'importanza del tema del sogno ispiratore ai fini della composizione dell'inno e l'uso per connotare i laudandi della metafora corale, che potrebbe dare indizi per l'occasione della performance dell'inno. Segue la traduzione preceduta dai problemi testuali che sono stati riscontrati nel corso dell'analisi del testo tràdito. In conclusione è stata acclusa una breve appendice che raccoglie le ricorrenze degli Asclepiadi nell'Iliade di Omero e nella Biblioteca dello Pseudo-Apollodoro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/72291