Nel corso della storia l'ordinamento giuridico degli Stati Uniti è andato sempre più differenziandosi rispetto a quelli europei. Uno degli aspetti più peculiari è la presenza di una pluralità di meccanismi di selezione dei giudici. I giudici federali e quelli dei singoli Stati, infatti, non sono reclutati mediante concorso pubblico, ma attraverso varie metodologie. È possibile raggrupparle in non meno di cinque categorie diverse: partisan e nonpartisan elections, nomina governativa, nomina legislativa, merit plan. L'analisi di ciascuno di questi metodi selettivi, specie nella loro applicazione concreta in alcuni importanti Stati americani, ha consentito di individuarne i pregi e i difetti. Le ragioni di tanta varietà e contraddittorietà sono da ricercarsi nella diversità delle scelte filosofiche e politiche. Ai vari metodi selettivi corrispondono interpretazioni diverse del ruolo del giudice e idee contrastanti circa le garanzie che ad esso devono essere assicurate. I vari meccanismi di selezione, infatti, tentano tutti di bilanciare, nel modo ritenuto più appropriato, due esigenze apparentemente contrapposte: l'indipendenza dei giudici e la loro responsabilità verso il popolo. Quest'ultima è un caposaldo dell'ideologia jacksoniana che, essendo ancora oggi piuttosto radicata, porta la società americana a distinguersi profondamente da quella europea. È, infatti, proprio l'importanza maggiore o minore rivestita da tale idea jacksoniana a influire sulla scelta finale del metodo selettivo utilizzato nei vari Stati.

I meccanismi di selezione dei giudici statunitensi tra nomina ed elezione

TIZZANI, VICTOR FELICE
2009/2010

Abstract

Nel corso della storia l'ordinamento giuridico degli Stati Uniti è andato sempre più differenziandosi rispetto a quelli europei. Uno degli aspetti più peculiari è la presenza di una pluralità di meccanismi di selezione dei giudici. I giudici federali e quelli dei singoli Stati, infatti, non sono reclutati mediante concorso pubblico, ma attraverso varie metodologie. È possibile raggrupparle in non meno di cinque categorie diverse: partisan e nonpartisan elections, nomina governativa, nomina legislativa, merit plan. L'analisi di ciascuno di questi metodi selettivi, specie nella loro applicazione concreta in alcuni importanti Stati americani, ha consentito di individuarne i pregi e i difetti. Le ragioni di tanta varietà e contraddittorietà sono da ricercarsi nella diversità delle scelte filosofiche e politiche. Ai vari metodi selettivi corrispondono interpretazioni diverse del ruolo del giudice e idee contrastanti circa le garanzie che ad esso devono essere assicurate. I vari meccanismi di selezione, infatti, tentano tutti di bilanciare, nel modo ritenuto più appropriato, due esigenze apparentemente contrapposte: l'indipendenza dei giudici e la loro responsabilità verso il popolo. Quest'ultima è un caposaldo dell'ideologia jacksoniana che, essendo ancora oggi piuttosto radicata, porta la società americana a distinguersi profondamente da quella europea. È, infatti, proprio l'importanza maggiore o minore rivestita da tale idea jacksoniana a influire sulla scelta finale del metodo selettivo utilizzato nei vari Stati.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/72232