La pubblicità ci circonda, ci bombarda di proposte e ragionamenti finalizzati all'acquisto o per lo meno alla dimostrazione della convenienza di certi prodotti. Per questo motivo, per questa intrusione costante in quello spazio che dovrebbe essere riservato ai nostri pensieri o al silenzio, mi sono posta degli interrogativi riguardanti uno degli aspetti tecnici della pubblicità, quello cioè che riguarda il testo. Mi sono chiesta con che criterio venissero scritti certi slogan, che rapporto ci fosse tra la parola e l'immagine, e tra la retorica e la persuasione, e come questo potesse in qualche modo derivare dalla letteratura, prendendone effettivamente le mosse sotto certi aspetti, o meglio, per certe tecniche discorsive.
I giochi di parole nelle pubblicità italiane e francesi
MARTINI, SERENA
2009/2010
Abstract
La pubblicità ci circonda, ci bombarda di proposte e ragionamenti finalizzati all'acquisto o per lo meno alla dimostrazione della convenienza di certi prodotti. Per questo motivo, per questa intrusione costante in quello spazio che dovrebbe essere riservato ai nostri pensieri o al silenzio, mi sono posta degli interrogativi riguardanti uno degli aspetti tecnici della pubblicità, quello cioè che riguarda il testo. Mi sono chiesta con che criterio venissero scritti certi slogan, che rapporto ci fosse tra la parola e l'immagine, e tra la retorica e la persuasione, e come questo potesse in qualche modo derivare dalla letteratura, prendendone effettivamente le mosse sotto certi aspetti, o meglio, per certe tecniche discorsive.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/72184