Quando lo Sport ferisce: Violenza interpersonale negli ambienti sportivi

Sport and well-being are now two concepts that are extremely interconnected and cohesive. A growing awareness of the benefits of physical activity has been confirmed by statistics published by CONI (2022) and ISTAT (2021). The latter shows that 66.2% of Italians over the age of three have engaged in physical activity or sports. Sports practice not only provides physical benefits but also promotes social and psychological well-being, especially during school age and in team sports. Youth sports have great educational potential, but it is up to adults (coaches, parents, managers) to intentionally leverage it for this purpose. In fact, alongside the positive aspects, there are also critical issues related to sports practice. Celia Brackenridge conducted the first research on athlete harassment in the sports context, focusing on volunteer sports organizations that are poorly regulated by state norms (Brackenridge, 1994). The presence of a violence problem in sports became clear to the world following numerous complaints and statements from elite athletes like American Simone Biles and later Italian Nina Corradini. These reports, having had a significant media impact, have attracted the attention of numerous press bodies. Other associations have been founded, such as “Change the Game,” to collect data on violence in sports and to create the first reporting centers for all kinds of abuse that athletes, unfortunately, suffer. Nevertheless, interpersonal violence remains an undervalued problem, and although studies exist, they are few and insufficient. This thesis will analyze the relationship between athlete-coach-environment and, subsequently, various forms of Interpersonal Violence (IV). The methodology adopted includes the analysis of existing scientific literature and a comparison between studies conducted in different countries. For the analysis of the Italian context, the material from “Change the Game” was fundamental. Their general report on Italy compiled all the data from the first Italian research on abuse and violence in sports. The main objective of this thesis is, therefore, to examine the existing literature on the subject in order to find a definition of interpersonal violence, as well as to describe the phenomenon and its characteristics.

Sport e benessere sono ormai due concetti estremamente legati e coesi. Una consapevolezza crescente delle persone sui benefici dell'attività fisica è stata confermata da statistiche pubblicate da CONI (2022) e ISTAT (2021), quest’ultimo in particolare mostra che il 66,2% degli italiani con più di tre anni di età ha svolto attività fisica o sport. La pratica sportiva non si limita ad apportare esclusivamente benefici fisici, ma promuove anche benessere sociale e psicologico soprattutto in età scolare, e negli sport di gruppo. Lo sport giovanile ha un grande potenziale educativo, ma spetta agli adulti (allenatori, genitori, dirigenti) sfruttarlo intenzionalmente a questo scopo. Infatti, accanto agli aspetti positivi, ci sono anche delle criticità legate alla pratica sportiva. Celia Brackenridge condusse le prime ricerche sulle molestie verso gli atleti nel contesto sportivo, focalizzandosi su organizzazioni sportive di volontariato, scarsamente controllate da normative statali (Brackenridge, 1994). La presenza di un problema di violenza nello sport è chiara al mondo dopo le innumerevoli denunce e dichiarazioni da parte di atleti d’élite come la statunitense Simone Biles e successivamente da parte dell’italiana Nina Corradini, notizie che, avendo avuto un eco mediatico molto forte, hanno attirato l’attenzione di numerosi organi di stampa. Altre associazioni sono state fondate, come il “Change de Game” per raccogliere dati sulla violenza nell’ambito sportivo e per creare i primi sportelli di denuncia sugli abusi di ogni genere che gli atleti, purtroppo, subiscono. Ad ogni modo, la violenza interpersonale rimane un problema ancora poco valorizzato, e gli studi purché presenti, rimangono pochi e insufficienti. In questa tesi verrà analizzato il rapporto tra atleta-allenatore-ambiente e, successivamente, diverse forme di Interpersonal Violence (IV). La metodologia adottata prevede l’analisi della letteratura scientifica presente e una comparazione tra gli studi effettuati in diverse nazioni. Per l’analisi del contesto italiano, fondamentale è stato il materiale di “Change the game” che, con il general report Italia, ha racchiuso tutti i dati della prima ricerca italiana su abusi e violenza nello sport. L'obiettivo principale dell’elaborato è, dunque, esaminare la letteratura presente sul tema al fine di trovare una definizione di violenza interpersonale, nonché descrivere il fenomeno e le sue caratteristiche.