L'elaborato ha l'intenzione di presentare lo stato attuale della disciplina del reato di diffamazione, in particolare a mezzo stampa. L'attuale disciplina è disposta da una vetusta legge approvata nel '48, che per ovvie ragioni non tiene conto, ad esempio, delle nuove tecnologie di cui l'Informazione si avvale sempre più: una tra tutte, il web. Peraltro commina pene di rilevante entità, come la detenzione anche fino a sei anni. Forzatura che pare antica rispetto ad un ordinamento liberale che dovrebbe tendere al bilanciamento tra libertà d'espressione e diritto all'onore. Solo con il "Caso Sallusti" (ex direttore di Libero, condannato nel 2012 ad un anno e due mesi di reclusione) il Legislatore italiano ha deciso di intervenire. L'intervento legislativo bipartisan di riforma è in attesa della votazione definitiva del Senato della Repubblica. Le modifiche in corso di approvazione sono state ingenti. Alcune sicuramente positive, altre ancora fanno discutere: ad esempio l'eccessivo innalzamento delle pene pecuniarie a compensazione dell'eliminazione della pena detentiva.
La diffamazione a mezzo stampa. Problemi e prospettive
CANE, RICCARDO
2014/2015
Abstract
L'elaborato ha l'intenzione di presentare lo stato attuale della disciplina del reato di diffamazione, in particolare a mezzo stampa. L'attuale disciplina è disposta da una vetusta legge approvata nel '48, che per ovvie ragioni non tiene conto, ad esempio, delle nuove tecnologie di cui l'Informazione si avvale sempre più: una tra tutte, il web. Peraltro commina pene di rilevante entità, come la detenzione anche fino a sei anni. Forzatura che pare antica rispetto ad un ordinamento liberale che dovrebbe tendere al bilanciamento tra libertà d'espressione e diritto all'onore. Solo con il "Caso Sallusti" (ex direttore di Libero, condannato nel 2012 ad un anno e due mesi di reclusione) il Legislatore italiano ha deciso di intervenire. L'intervento legislativo bipartisan di riforma è in attesa della votazione definitiva del Senato della Repubblica. Le modifiche in corso di approvazione sono state ingenti. Alcune sicuramente positive, altre ancora fanno discutere: ad esempio l'eccessivo innalzamento delle pene pecuniarie a compensazione dell'eliminazione della pena detentiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/72080