L'elaborato intende fornire una panoramica sull'apparato normativo di lotta al fenomeno corruttivo andato delineandosi sin dagli anni Settanta, in considerazione delle iniziative adottate sia a livello sovranazionale che interno. Con l'intensificarsi delle attività commerciali globali, valutare il fenomeno dal solo punto di vista degli ordinamenti interni risulta sicuramente riduttivo: in ragione del collegamento che esiste tra la globalizzazione economica e quella del reato, la corruzione ha assunto dimensioni tali da superare i confini del paese direttamente interessato e non esaurire più i suoi effetti su scala meramente nazionale, ma risultando destabilizzante per l'intera comunità internazionale. Il progressivo ampliamento degli spazi di realizzazione della condotta corruttiva ha determinato manifestazioni del fenomeno dalle proporzioni più estese, sino a qualificarlo come un fenomeno di criminalità internazionale. Si parla, in tal senso, di corruzione internazionale, in cui vi rientrano i casi nei quali vengono dati o promessi denaro, o altre utilità, ad un pubblico ufficiale straniero, al fine di ottenere un atto a vantaggio di un ente che ha la sede, od opera, in uno Stato diverso da quello di appartenenza del pubblico ufficiale. Principali protagoniste del quadro così delineatosi sono le imprese multinazionali, la cui influenza deriva soprattutto dalla facilità con cui esse riescono a trasferire beni, servizi e capitali in tutto il mondo, grazie anche all'eliminazione delle barriere: le imprese multinazionali possono, in questo modo, indirizzare le proprie attività in luoghi dove vi siano le condizioni più favorevoli in termini di investimenti e rendimenti, sfruttando le opportunità economiche che quest'ampia flessibilità consente. Per tali motivi, è di fondamentale importanza l'intervento anticorruttivo posto in essere dalle maggiori organizzazioni internazionali, secondo cui le regole di responsabilità delle imprese multinazionali risultino efficaci solo se integrate in un quadro normativo, preventivo e repressivo, ¿multi-livello¿¿ nazionale, sovranazionale, regionale e internazionale ¿ in cui vi operino una pluralità di centri di produzione giuridica. In questo senso, sono fortemente significative le risposte normative provenienti da realtà a carattere universale, quali le Nazioni Unite e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, nonché da quelle a carattere regionale, quali l'Organizzazione degli Stati Americani, l'Unione europea e il Consiglio d'Europa. Nel delineare questo complesso sistema di lotta alla corruzione, non può essere tralasciato il riferimento alle azioni poste in essere a livello statale e, in particolare, ai più rilevanti aspetti attuativi che caratterizzano il rapporto tra le fonti internazionali e quelle elaborate a livello nazionale. Sotto quest'ultimo profilo, di notevole interesse è l'analisi effettuata sui due documenti che, ad oggi, rappresentano gli sforzi normativi di maggior rilievo compiuti nel contesto nazionale, frutto delle esperienze statunitense e inglese: il Foreign Corrupt Practices Act (USA) e il Bribery Act (UK).

Attuazione delle fonti internazionali a livello nazionale in ambito di anticorruzione

RANDAZZO, ELISABETTA
2013/2014

Abstract

L'elaborato intende fornire una panoramica sull'apparato normativo di lotta al fenomeno corruttivo andato delineandosi sin dagli anni Settanta, in considerazione delle iniziative adottate sia a livello sovranazionale che interno. Con l'intensificarsi delle attività commerciali globali, valutare il fenomeno dal solo punto di vista degli ordinamenti interni risulta sicuramente riduttivo: in ragione del collegamento che esiste tra la globalizzazione economica e quella del reato, la corruzione ha assunto dimensioni tali da superare i confini del paese direttamente interessato e non esaurire più i suoi effetti su scala meramente nazionale, ma risultando destabilizzante per l'intera comunità internazionale. Il progressivo ampliamento degli spazi di realizzazione della condotta corruttiva ha determinato manifestazioni del fenomeno dalle proporzioni più estese, sino a qualificarlo come un fenomeno di criminalità internazionale. Si parla, in tal senso, di corruzione internazionale, in cui vi rientrano i casi nei quali vengono dati o promessi denaro, o altre utilità, ad un pubblico ufficiale straniero, al fine di ottenere un atto a vantaggio di un ente che ha la sede, od opera, in uno Stato diverso da quello di appartenenza del pubblico ufficiale. Principali protagoniste del quadro così delineatosi sono le imprese multinazionali, la cui influenza deriva soprattutto dalla facilità con cui esse riescono a trasferire beni, servizi e capitali in tutto il mondo, grazie anche all'eliminazione delle barriere: le imprese multinazionali possono, in questo modo, indirizzare le proprie attività in luoghi dove vi siano le condizioni più favorevoli in termini di investimenti e rendimenti, sfruttando le opportunità economiche che quest'ampia flessibilità consente. Per tali motivi, è di fondamentale importanza l'intervento anticorruttivo posto in essere dalle maggiori organizzazioni internazionali, secondo cui le regole di responsabilità delle imprese multinazionali risultino efficaci solo se integrate in un quadro normativo, preventivo e repressivo, ¿multi-livello¿¿ nazionale, sovranazionale, regionale e internazionale ¿ in cui vi operino una pluralità di centri di produzione giuridica. In questo senso, sono fortemente significative le risposte normative provenienti da realtà a carattere universale, quali le Nazioni Unite e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, nonché da quelle a carattere regionale, quali l'Organizzazione degli Stati Americani, l'Unione europea e il Consiglio d'Europa. Nel delineare questo complesso sistema di lotta alla corruzione, non può essere tralasciato il riferimento alle azioni poste in essere a livello statale e, in particolare, ai più rilevanti aspetti attuativi che caratterizzano il rapporto tra le fonti internazionali e quelle elaborate a livello nazionale. Sotto quest'ultimo profilo, di notevole interesse è l'analisi effettuata sui due documenti che, ad oggi, rappresentano gli sforzi normativi di maggior rilievo compiuti nel contesto nazionale, frutto delle esperienze statunitense e inglese: il Foreign Corrupt Practices Act (USA) e il Bribery Act (UK).
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