I fondi di ricchezza sovrani possono essere definiti come veicoli d'investimento controllati da governi centrali con il compito di investire, soprattutto in stati esteri, i capitali derivanti da surplus nella bilancia dei pagamenti ottenuti dalla vendita di materie prime e dalle esportazioni. Nonostante siano stati a lungo osteggiati a causa della scarsa trasparenza negli obiettivi, assumono, con la crisi finanziaria iniziata nel 2007, un ruolo fondamentale poiché, grazie alle enorme liquidità di cui sono dotati, riescono a salvare alcuni istituti bancari occidentali colpiti dalla crisi. Sulla base di questa premessa, il presente lavoro si propone di esaminare, seppur nelle sue linee generali, le discipline in materia di fondi sovrani dettate e dalle istituzioni internazionali e dagli stati nazionali al fine di comprendere se tali misure possano considerarsi soddisfacenti e idonee a regolare il fenomeno in questione. La ricerca è strutturata nel modo che segue: il primo capitolo fornisce un quadro generale del fenomeno soffermandosi, in particolare, sul problema della definizione, sulle tipologie, sul concetto di trasparenza e di accountability e sugli aspetti positivi e negativi legati ai fondi sovrani; il secondo capitolo esamina l'evoluzione della normativa nordamericana adottata in seguito ad alcuni tentativi di scalata da parte di soggetti esteri di imprese nazionali operanti in settori strategici; il terzo capitolo è dedicato agli interventi di alcune istituzioni internazionali, quali l'Unione Europea, il Fondo Monetario Internazionale e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico; il quarto capitolo esamina alcune legislazioni elaborate da stati nazionali e le conseguenti reazioni degli stati detentori di fondi sovrani; infine, il quinto capitolo ripercorre l'evoluzione della legislazione italiana a partire dalla ¿golden share¿ fino alla legge 56/12 che tutela le imprese operanti in alcuni settori ritenuti strategici e analizza i principali investimenti effettuati dai fondi sovrani in Italia con particolare riferimento ai trophy assets e al made in Italy.

I fondi sovrani

ANCESCHI, GAIA ROBERTA
2013/2014

Abstract

I fondi di ricchezza sovrani possono essere definiti come veicoli d'investimento controllati da governi centrali con il compito di investire, soprattutto in stati esteri, i capitali derivanti da surplus nella bilancia dei pagamenti ottenuti dalla vendita di materie prime e dalle esportazioni. Nonostante siano stati a lungo osteggiati a causa della scarsa trasparenza negli obiettivi, assumono, con la crisi finanziaria iniziata nel 2007, un ruolo fondamentale poiché, grazie alle enorme liquidità di cui sono dotati, riescono a salvare alcuni istituti bancari occidentali colpiti dalla crisi. Sulla base di questa premessa, il presente lavoro si propone di esaminare, seppur nelle sue linee generali, le discipline in materia di fondi sovrani dettate e dalle istituzioni internazionali e dagli stati nazionali al fine di comprendere se tali misure possano considerarsi soddisfacenti e idonee a regolare il fenomeno in questione. La ricerca è strutturata nel modo che segue: il primo capitolo fornisce un quadro generale del fenomeno soffermandosi, in particolare, sul problema della definizione, sulle tipologie, sul concetto di trasparenza e di accountability e sugli aspetti positivi e negativi legati ai fondi sovrani; il secondo capitolo esamina l'evoluzione della normativa nordamericana adottata in seguito ad alcuni tentativi di scalata da parte di soggetti esteri di imprese nazionali operanti in settori strategici; il terzo capitolo è dedicato agli interventi di alcune istituzioni internazionali, quali l'Unione Europea, il Fondo Monetario Internazionale e l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico; il quarto capitolo esamina alcune legislazioni elaborate da stati nazionali e le conseguenti reazioni degli stati detentori di fondi sovrani; infine, il quinto capitolo ripercorre l'evoluzione della legislazione italiana a partire dalla ¿golden share¿ fino alla legge 56/12 che tutela le imprese operanti in alcuni settori ritenuti strategici e analizza i principali investimenti effettuati dai fondi sovrani in Italia con particolare riferimento ai trophy assets e al made in Italy.
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