Il presente elaborato si propone di operare un' attenta analisi del complesso fenomeno della " collaborazione processuale", la quale ha avuto il merito di risultare, negli anni, uno strumento irrinunciabile a vantaggio dello Stato italiano poichè a partire dagli anni Settanta del XX secolo, esso si è trovato a dovere fronteggiare il progressivo diffondersi dei reati di criminalità organizzata idonei ad insinuarsi in misura sempre crescente nei gangli vitali della politica e della società. Si è tentato, in questa sede, di fornire una lettura quanto più completa ed esaustiva in ordine alle problematiche normative che hanno caratterizzato il fenomeno " pentitismo" , mettendone in evidenza tanto le luci quanto le ombre. Nondimeno, se da una parte il "pentito" scegliendo di collaborare con la giustizia recide l' originario vincolo associativo alla base del legame con l' organizzazione criminale di appartenenza, oramai divenuta la sua " famiglia" , tanto da risultare in concreto così unico "strumento" idoneo a consentire una comprensione delle dietrologie sottese alle logiche delle associazioni criminali dotate di strutture verticistiche e gerarchizzate, dall' altro non si può prescindere dalla valutazione del rischio insito nella possibilità che egli fornisca dichiarazioni inattendibili con l' unica finalità di fruire della legislazione premiale prevista dall' ordinamento a vantaggio dei collaboratori di giustizia.

COLLABORATORI DI GIUSTIZIA: PROFILI PROCESSUALI

PELUSO, ROBERTA
2014/2015

Abstract

Il presente elaborato si propone di operare un' attenta analisi del complesso fenomeno della " collaborazione processuale", la quale ha avuto il merito di risultare, negli anni, uno strumento irrinunciabile a vantaggio dello Stato italiano poichè a partire dagli anni Settanta del XX secolo, esso si è trovato a dovere fronteggiare il progressivo diffondersi dei reati di criminalità organizzata idonei ad insinuarsi in misura sempre crescente nei gangli vitali della politica e della società. Si è tentato, in questa sede, di fornire una lettura quanto più completa ed esaustiva in ordine alle problematiche normative che hanno caratterizzato il fenomeno " pentitismo" , mettendone in evidenza tanto le luci quanto le ombre. Nondimeno, se da una parte il "pentito" scegliendo di collaborare con la giustizia recide l' originario vincolo associativo alla base del legame con l' organizzazione criminale di appartenenza, oramai divenuta la sua " famiglia" , tanto da risultare in concreto così unico "strumento" idoneo a consentire una comprensione delle dietrologie sottese alle logiche delle associazioni criminali dotate di strutture verticistiche e gerarchizzate, dall' altro non si può prescindere dalla valutazione del rischio insito nella possibilità che egli fornisca dichiarazioni inattendibili con l' unica finalità di fruire della legislazione premiale prevista dall' ordinamento a vantaggio dei collaboratori di giustizia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/72028